Lo strano e la pazza

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-Perché ci stai mettendo così tan...- chiede Lucy apparendo dal nulla accanto a me. 

Con le braccia incrociate davanti al petto molto probabilmente esasperata dal mio ritardo si blocca di scatto non appena mi vede. 

Mezzo nudo, davanti ai suoi occhi. –nto? – conclude la frase mettendosi di scatto le mani davanti alla faccia.

-Forse perché sto cercando di vestirmi? – chiedo ironico. 

Le lezioni sono finite da poco e per rimanere a ripetere il piano con Juvia sono arrivato in ritardo nello spogliatoio a cambiarmi, anche se, dal momento che i ragazzi venuti per il provino si sono vestiti alla velocità della luce, indipendentemente dal fatto che fossi arrivato puntuale oppure no sarei rimasto da solo comunque.

-Copriti- mi esorta con un urletto.
-Lo sto facendo- puntualizzo continuando a infilarmi i pantaloncini della tuta –e poi che ti aspettavi? – le chiedo notando con la coda dell'occhio che ha divaricato le dita e mi sta guardando di sottecchi -sei apparsa nello spogliatoio maschile, qui dentro non ci trovi mica tette-

-Beh non mi aspettavo nemmeno cazzi- urla.

-Indossavo i boxer- ribatto.

-Almeno quelli- esclama togliendo le mani una volta che ho legato il nodo del davanti del indumento –non sembri imbarazzato- costata.

-Ormai mi ha visto così tanta gente mezzo nudo che non ci faccio più tanto caso- dico togliendo dal mio zaino anche la t-shirt rossa.

-Sei un esibizionista per caso? – chiede sorpresa.

-Nope, ma di solito voi fantasmi siete impareggiabili quando si tratta di apparire nei momenti meno opportuni- affermo infilandomi la maglietta –e poi se vogliamo parlare di esibizionismo tuo fratello non lo batte nessuno-

-Ottima osservazione – commenta abbassando lo sguardo.

-A proposito- dico voltandomi –che fine hai fatto prima? –

-Dici a lezione? –

-Yup-

-Dovevo solo controllare l'esito di una piccola scommessa, niente di che- dice evasiva. 

Alzando un sopracciglio mi soffermo a guardarla. –Davvero- esclama –non è niente di cui preoccuparsi, ma nel caso, puoi togliere il nome di Erza dalla lista, sempre se c'è l'hai ancora-

-Non ci serve più la lista per ora- ribatto sedendomi sulla panca per cambiarmi le scarpe –per adesso in pole position c'è Juvia, ma se nel caso ritrovo il foglio nei meandri del mio zaino cancellerò il nome di Erza- concludo facendo spallucce.

-Grazie- afferma contenta –sei pronto? – chiede mentre ripongo il mio zaino nell'armadietto e le mie altre scarpe sotto la panca.

-Mai stato più pronto di così! –dico voltandomi e incamminandomi verso il corridoio con Lucy al seguito, che per la prima volta invece di svanire e riapparirmi di fronte all'improvviso attraversa semplicemente la porta.

Varcata la soglia dello spogliatoio vedo Puffetta in tuta ovviamente e rigorosamente blu che in silenzio se ne sta appoggiata contro la parete a fissarsi le scarpe. 

Se ci ripenso è assurdo che in tre giorni di scuola non avessi minimamente notato la sua presenza, voglio dire, non è una che passa inosservata tra il suo colore di capelli e il suo gusto nel vestire, la ragazza è appariscente come un semaforo, eppure, è talmente tanto sfuggente da non essere mai vista. 

-Sei pronta? – chiedo attirando la sua attenzione.

-Juvia è pronta-

-Andiamo? –

Un increscioso incidenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora