Sei solo geloso

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Bellamy era seduto in disparte. Non era un'amante delle feste, e soprattutto non quelle di quel genere. La musica a palla, gli alcolici e gli abiti eleganti non facevano per lui. Da poche ore erano atterrati su quella luna incredibilmente abitata e ben organizzata, ma nonostante l'ospitalità non si fidava ancora di nessuno, e difficilmente l'avrebbe fatto.
Si guardó intorno, vide Murphy ed Emori ballare un lento, sembravano felici. Raven e Madi stavano chiacchierando con Jordan e una ragazza accanto il bancone degli analcolici. La gente intorno a lui ballava spensierata con il proprio partner, sorseggiando qualche strano drink caratteristico del luogo. Tutto sembrava tranquillo, provò a rilassarsi davanti quel cocktail all'arancia, almeno fin quando i suoi occhi caddero all'ingresso dell'edificio e la sua attenzione fu attirata da qualla chioma bionda scintillante che avrebbe riconosciuto ovunque. La principessa.
Era bellissima, la squadrò dalla testa ai piedi con un sorriso da ebete stampato in faccia. Indossava un vestito blu che contrastava con la sua pelle candida, corto fino all'altezza del ginocchio con una gonna ampia. Si fermò sulla scollatura a V del corpetto e socchiuse le labbra. Il suo sguardo cambiò quando la vide dirigersi verso la pista e avvicinarsi ad un uomo a lui sconosciuto. Chi era? E soprattutto cosa voleva da Clarke?
Si irrigidì quando lo vide posare le mani sui fianchi della bionda, una vicinanza che a Bellamy diede molto fastidio. Clarke gli mise le braccia intorno al collo e Bellamy sentì una pugnalata al cuore, perché lo stava facendo?
Erano arrivati da poche ore, come poteva fidarsi di un uomo qualsiasi? Non era da Clarke agire in quella maniera, fidarsi così ciecamente delle persone, c'era qualcosa sotto.. qualcosa che Bellamy doveva scoprire.
Fece per dirigersi verso di loro, quando una ragazza più bassa di lui, e abbastanza ubriaca, si buttò fra le sue braccia facendolo indietreggiare.
<< Balla con me. >> Chiese con un sorriso sornione stampato in volto. Bellamy staccò gli occhi di dosso a Clarke per guardare la ragazza tra le sue braccia e, proprio in quel momento, la bionda lo guardò mentre ballava appoggiata a Cillian, si soffermò sulla faciulla che teneva tra le braccia e il suo viso si incupì di tristezza, di nuovo.
Ella si strinse maggiormente a Cillian cercando di reprimere la gelosia che la stava consumando. Almeno fin quando non sobbalzò sentendo la mano sua mano scendere lungo la sua spina dorsale e Bellamy dirigersi come una furia verso di loro.

Bellamy staccò la ragazza e la mandò via, non era in vena di festeggiare in quel modo, non con una ragazza qualsiasi, non con una che non fosse Clarke. Ridedicò le attenzioni a quest'ultima, controllando che andasse tutto bene, quando all'improvviso vide la mano di Cillian muoversi lungo la schiena di Clarke, fino ad arrivare quasi al fondo schiena.
Prima che potesse toccarla, spinse tutta la gente che intralciava il suo percorso,
<< Signorina si sposti! >>

Lo strantonò via da lei e gli diede un pugno in pieno volto facendolo svenire sanguinante.
Tutti erano troppo annebbiati dall'alcol per rendersi conto di quanto accaduto, tutti tranne due guardie che lo presero e lo portarono fuori lanciando un'occhiataccia a Bellamy. Il giovane Blake prese la mano di Clarke ancora incredula, e la trascinò fuori dal locale, portandola davanti il lago di Sanctum, finalmente soli.

<< Si può sapere che cosa ti è saltato in mente, Clarke?! >>
Lei lo guardò stupita, << Potrei farti la stessa identica domanda. >> Lui sbuffò e si passò una mano tra i capelli,
<< Siamo qui da neanche un giorno e già ti fidi di tutti loro? Chi diavolo è quel tizio?! >> Lei lo guardò incuriosita, non si aspettava quella reazione.
<< Onestamente.. non lo so. Si chiama Cillian. >> Bellamy la guardò sbalordito, non aveva la minima idea di chi fosse quel tipo e lui, in pista, stava già per andare oltre.
<< Non ci posso credere.. >> mormorò incredulo, << Clarke ma cosa ti prende? >>

Lei si irrigidì a quella domanda, non poteva dire la verità. Non poteva rivelare di star cercando una distrazione dal pensare ripetutamente a lui, ogni giorno e ogni ora. Così decise di dargli ancora fastidio stuzzicandolo e si avvicinò a lui.
<< Io niente.. mi stavo solo divertendo. Mentre tu.. >> Lo prese per la camicia e lo attirò a se, i loro nasi non si sfioravano per pochi millimetri, << Sei solo geloso. >>
Sentì il fiato di Clarke sulle labbra e lei parlò con un timbro di voce che stordì Bellamy, gli fece girare la testa e per poco non perse l'equilibrio quando lei lo spinse indietro scherzosamente. La vide saltellare sulla riva del lago, come se provasse gusto a confonderlo, era la prima volta che Bellamy la vedeva in quel modo, ma gli piaceva anzi lo faceva impazzire. Così decise di stare al suo gioco.
La raggiunse e le prese la mano facendole fare una giravolta a ritmo della leggera musica che proveniva da dentro il castello. << Ti stavi 'solo divertendo', Principessa? >>
Lei alzò gli occhi al cielo sentendo quel soprannome ed annuì ridendo, ricambiando quei movimenti.
<< Invece tu? >> La guardò confuso.
<< Come va la tua gelosia? >>
Lui scosse la testa divertito, era incredibile quella ragazza, il modo in cui riusciva sempre a prendere il controllo delle conversazioni e stravolgerle, riusciva così tanto a confonderlo.
Calcolò un movimento ben preciso e la fece indietraggiare come se volesse buttarla in acqua e lei spalancò gli occhi notando che se Bellamy l'avesse lasciata sarebbe caduta nel lago, lo guardò spaventata. Lui cercò di non ridere di fronte alla sua espressione terrorizzata e a quel punto si avvicinò a lei,
<< Io non sono geloso. >> Rimase fermo in attesa di una risposta, più vicino che mai. Clarke per uscire da quella situazione ed evitare di bagnarsi completamente d'acqua annuì sconfitta. << Va bene, non lo sei. >>
Bellamy non era molto convinto, infondo era veramente geloso, ma la lasciò andare rimettendola in piedi. Si voltò soddisfatto e ricominciò a camminare nella speranza che lei non si fosse stancata e se ne volesse andare, che volesse ritornare tra le braccia di quell'idiota. Ormai era affascinato e travolto da quel tira e molla che si era creato, avrebbe passato l'intera notte a giocare con lei.
Clarke lo guardò ferma nello stesso punto, lui sentiva il suo sguardo addosso, non poteva dargliela vinta, non poteva accontentarlo così. Infatti, sorrise furbamente e corse per raggiungerlo, si alzò in punta di piedi dietro di lui e gli sussurrò all'orecchio, << Comunque in realtà lo sei. >> Bellamy sobbalzò e la guardò scioccato, mentre scappava ridendo per cercare un nascondiglio. Lui la inseguì, doveva vendicarsi, finirono per correre intorno al castello e tra le case mentre tutti erano ancora alla festa. Clarke si nascose dietro la parete di una casa sbirciando dall'angolo la posizione di Bellamy, si allarmò quando non lo vide.
<< Eccoti! >> Clarke is girò e se lo ritrovò davanti, urlò spaventata mentre lui rideva di gusto. Non riuscì ad acchiapparla che lei scappò di nuovo, ma lui era più veloce e quella volta sarebbe riuscito a prenderla. La bionda entrò correndo dentro la sua capanna, Bellamy la seguì a sua volta e Clarke capì di non avere più via di scampo, infatti in un secondo, Bellamy la prese e la buttò sul letto. Si sedette sul materasso e iniziò a farle il solletico, mentre lei si contorceva tra le mani di Bellamy che si insinuavano tra le sue curve ridacchiando.
Lei iniziò a ridere senza sosta, una risata cristallina che riempì tutta la stanza, lo pregò di smettere, ma Bellamy era troppo impegnato a godersi quel sorriso e orgoglioso per averla divertita. Dopo un paio di secondi, Bellamy si avvicinò e passò dai fianchi sino al collo, dove continuò a solleticarla senza darle un attimo di sosta.

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