Capitolo 5

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A caccia

Il sole splendeva alto sul campo, picchiava violentemente sulle schiene nude degli schiavi che camminavano uno dietro l'altro, legati tra di loro per essere condotti a lavoro. I Radiani incaricati della sorveglianza proseguivano in parallelo, con le armi in mano pronti a intervenire per qualsiasi problema. Una fila di persone venne divisa dalla principale e i Radiani spinsero dentro un'officina gli uomini. All'interno di quella struttura in pietra era stata allestita un'acciaieria, dove i maghi venivano impiegati per lavorare le armi e miscelare l'acciaio alla Pietra d'Argento fusa.

Mentre una parte di loro si concentrava sulla lavorazione delle armi, un'altra venne inviata nei campi: centinaia di ettari di terra in cui cresceva il cotone. I maghi trascorrevano le loro giornate seminando, raccogliendo e raffinando.

I Radiani a guardia li seguivano a dorso di cavalli e, nel caso uno avesse rallentato la marcia, si fosse alzato per riposare o qualsiasi altra azione non permessa, sarebbe stato colpito con dei lunghi nerbi, rinforzati da strisce di cuoio intrecciate tra loro. Un colpo di quell'arma lasciava incise sulla schiena profonde ferite e abrasioni.

Adrian osservò la fila i prigionieri allontanarsi. Non sapeva quantificare i numeri degli schiavi, ma lui stesso aveva notato che durante quella sfiancante e soleggiata estate molti maghi erano periti a causa delle precarie condizioni e del caldo. Era certo che i raccolti non sarebbero terminati nei tempi prestabiliti.

«Cambio!» Il comando risuonò chiaro nell'aria. Due soldati presero il suo posto e quello dell'altro commilitone, lasciando libero Adrian di tornare alla sua principale mansione.
Trovò Idrees seduto alla loro tenda, pronto per le registrazione. Per Adrian fu una giornata molto impegnativa, sotto le sue mani passarono molti giovani che non possedevano nessun requisito richiesto dall'accampamento; vedendosi così costretto a segnare quei ragazzi e ragazze con un cartello rosso.

Un soldato fece il suo ingresso e avvertì i due che il capitano Leib li aveva convocati alle porte dell'accampamento, armati e vestiti da viaggio.

Adrian sospirò, finendo di chiudere tutti i lucchetti delle catene: percepì lo stomaco ribaltarsi al pensiero di quello che avrebbero dovuto fare da lì a poco. Sapeva che all'ingresso del campi li attendeva un grosso carro rinforzato da sbarre di ferro. Andavano a caccia.

Era andato molte volte nella sua vita a scovare i covi dei maghi, rovistando nelle case di sospettati, cercando grotte nascoste nelle montagne o catturando delle persone che per anni si erano spacciati Radiani, mentendo sulla loro identità.

Insieme a Idrees raggiunsero il punto prestabilito dove trovarono già degli uomini e donne pronti a partire.

Prima di cominciare però, come al solito, Leib intavolò il suo classico discorso per incoraggiare i Cacciatori del Corvo.

«Cacciatori del Corvo, miei fratelli» cominciò, facendosi strada tra le persone e creando attorno a sé un cerchio. «So che per alcuni di voi, appena arruolati in questo ordine, sarà difficile affrontare ciò che vedrete oggi, ma dovete ricordare una sola cosa: loro non sono come noi! I maghi non sono affatto persone, sono dei mostri!» gridò, e il suo grido venne seguito da un urlo di approvazione. «Sono dei difetti della società, l'incarnazione del male, capaci di sfruttare al peggio i loro poteri per schiacciarci e sottometterci. Ma noi non glielo permetteremo, difenderemo ciò che è nostro, le nostre famiglie e il nostro popolo!» altre urla di acclamazione lo circondarono. «Non lasciatevi abbindolare dalle loro preghiere e pianti, vi farebbero del male se decideste di risparmiare loro la vita. Appena girerete le spalle vi attaccherebbero con la magia, senza lasciarvi scampo» Leib salì sul suo cavallo e alzò il pugno al cielo. «Andiamo a stanare quei bastardi, li colpiremo come una tempesta e non gli lasceremo scampo!» i Cacciatori del Corvo esultarono all'unisono. Alcuni salirono sui destrieri, guidando il gruppo: i restanti cominciarono a incamminarsi intonando canzoni sulla distruzione dei maghi.

Le Cronache di Mizar - il diario di MerakDove le storie prendono vita. Scoprilo ora