Capitolo 11

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Festività

Kendra attese con agitazione l'arrivo della festa del quindici agosto, forse Duncan avrebbe fatto lì la sua rivelazione, annunciando a tutti che aveva deciso di dare una possibilità a quell'alleanza. O forse avrebbe fatto il contrario...

I tre giorni parvero volare e il quindici agosto arrivò veloce. Per sorpresa di Kendra, la festa iniziò subito dopo pranzo invece che la sera, come solitamente accadeva a Gruasa. Mentre le sue dame la aiutavano a sistemarsi per l'occasione, la principessa decise di indossare al dito l'anello con lo stemma dei Diarmen, nel caso in cui il re avesse voluto firmare quel patto. Scelse un abito leggero: la gonna era composta da vari veli color pesca e gialli, fissati sotto il seno con una cintura dorata che le stringeva il petto, mettendo in risalto la scollatura. Un abito molto provocante per i canoni a cui era abituata, visto che nella corte dei Renuad era vietato apparire. 

Non aveva mai sentito così caldo in vita sua: erano in pieno agosto e la temperatura doveva essere molto elevata, perché la giovane maga sudava in continuazione. Le ancelle che si occupavano di lei le consigliavano di bere maggiormente, perché nel regno di Calien le temperature raggiungevano altissimi livelli e non era difficile svenire per disidratazione.

Una volta scesa nella sala principale venne scortata fuori dal palazzo dove li attendeva una carrozza che l'avrebbe condotta in città. Dopo essersi accomodata al suo interno, venne raggiunta da Duncan e Niklas.

«Siete splendida, Altezza» sorrise Niklas. Accanto a lui si era seduta una bellissima donna più o meno della stessa età del giovane: capelli biondo cenere e occhi marroni. Indossava una veste azzurra abbastanza scollata sulla schiena e un leggero velo posato sui capelli.

«Vi posso presentare mia moglie, Aurora» la donna sorrise e chinò la testa in segno di saluto.

«È un piacere fare la vostra conoscenza» aveva una voce pacata e dolce.

«Il piacere è tutto mio, Altezza» sorrise Kendra in risposta. «Mio Signore, dove si terrà questa festa?» Chiese rivolgendosi a Duncan.

«Oggi è la Giornata del Riposo, una festa popolare che ha preso così tanto piede da influenzare anche gli alti ranghi della società. Si terrà nell'arena della città: non avete mai partecipato a un torneo?» Domandò il re.

«No, a Gruasa non si celebra questa festività e il sovrano preferisce non avere contatti con il popolo» secondo Kendra, Sven odiava le persone che non rientravano nella nobiltà, perché raramente si mostrava alla gente o partecipava a grandi eventi pubblici .

«È un vero peccato, vorrà dire che questo sarà il vostro primo torneo» sorrise il sovrano.

Attraversarono la città dirigendosi nella parte ovest e, non appena arrivarono davanti all'arena, i Cavalieri d'Ambra aiutarono le due dame a scendere dalla carrozza.

L'arena si elevava su una base a ellisse, le pareti si innalzavano in modo leggermente perpendicolare al supporto, dando alla struttura un aspetto quasi a cono. I reali entrarono da un'entrata riservata solo a loro e, una volta risalita una lunga scalinata, si ritrovarono su un palco rialzato dove erano state sistemate delle comode sedie imbottite. Grazie a una grande tela avevano anche un riparo dal sole.

Tutt'attorno avevano gli spalti dove sedeva il resto della popolazione. Accanto a loro vi erano le persone più influenti della città, e man mano che si saliva il rango degli spettatori diminuiva fino ad arrivare agli ultimi posti, i più vicini al perimetro finale delle mura dell'arena.

Al loro ingresso, la folla scoppiò in grandiosi applausi, fischi e grida di gioia. Duncan si sporse leggermente dal parapetto della balconata per sollevare una mano, la folla si zittì lentamente.

Le Cronache di Mizar - il diario di MerakDove le storie prendono vita. Scoprilo ora