Capitolo 10 : Pensatoio

306 11 2
                                    

-Siamo tutti ... morti?- chiese James per la terza volta.
-Si- rispose ancora Harry.

Il silenzio aveva invaso la stanza, ognuno cercava di assimilare come meglio poteva quello che aveva appena sentito. Lily fu la prima a muoversi, inciampando sui propri piedi, abbracciò di slancio Harry. In un primo momento rimase spaesato, poi lentamente avvolse la sue braccia attorno alle spalle della donna. Limpide lacrime solcarono le guance di Lily mentre riceveva per la prima volta un abbraccio dal suo bambino. Lo stesso che aveva perso, lo stesso che in quel mondo era sopravvissuto, ma senza nessuno di loro.

James si avvicinò cauto aggiungendosi all'abbraccio mormorando:-Spero almeno di averti cresciuto con tutto l'affetto possibile-

Harry si irrigidì, e lentamente allontanò entrambi guardandoli negli occhi, per la prima volta il suo sguardo non era indifferente, ma pieno di insicurezza e dolore.

-Ormai hai iniziato su diglielo- disse Helen, con un sorriso cattivo in volto, quella situazione la stava divertendo, come poteva? Come poteva ridere? L'ordine si scandalizzò e iniziò ad odiare quella donna, come poteva divertirsi?

Harry rimise su la sua maschera di indifferenza e guardò i suoi genitori degli occhi.

-Io non vi ho mai conosciuti-

Lily cadde in ginocchio prendendo le mani del figlio, scoppiando in lacrime.

-Mi dispiace così tanto, così tanto!- continuando a piangere sulle gambe del figlio. James non riusciva a capire.

Harry fissò Helen, lei lo guardò, comprendendolo e distogliendo lo sguardo.

Poi si inginocchiò davanti a sua madre prendendole dolcemente il viso:

-Perché dovresti scusarti proprio tu? Mi hai dato la vita, mi hai permesso di salvare le persone che amo, mi hai concesso una famiglia, mi hai dato la possibilità di scrivere un finale diverso a questa storia...Sono io a doverti chiedere scusa.-  quelle parole non vennero comprese da tutti, infondo non sapevano ancora niente. Helen fissò per la prima volta Lily, la conosceva, se la ricordava, quell' esserino patetico dal cuore grande...Come poteva dimenticarsi di quegli occhi.

Sirius si alzò di scatto dalla sedia:-Allora io? ci sarò sicuramente stato per te! Non ti avrei abbandonato per nessuna ragione al mondo!-

-Oh si, tu sei statu utilissimo- Disse Helen facendo un risolino, senza guardarlo negli occhi, quegli occhi invece li detestava.

Sirius la guardò pieno di astio, quella donna, lo infastidiva.

-Cosa hai detto?- si rivolse a lei cercando di mantenere la calma.

-Ho detto, che sei bravo ad abbandonare le persone- disse lei.

-Ma come ti permetti!- urlò andando verso di lei stringendo i pugni. Venne afferrato dalla vita da Marlene.- Siamo tutti scioccati, ma tu dovresti avere un po' più di cuore!- si rivolse alla donna odiandola dal profondo del cuore, come d'altro conto l'aveva sempre odiata.

-Cuore- disse solo Helen sbuffando.

-Una cosa del tutto inutile-

-Tu sei un essere spregevole!- continuò Marlene.

Harry si era alzato di scatto fissando Marlene facendola tacere.

-Tu non rivolgerti in questo modo a lei!- sbraitò.

L'ordine lo fissò, come poteva proteggerla quando si stava beffando di tutta la sua famiglia? Cosa diavolo era successo in quella dimensione che aveva portato Harry ad avere un legame cn quel mostro?

-Tu per favore cerca di contenerti, te lo chiedo da amico- si rivolse a Helen dolcemente.

Si risedette portando due sedie al suo fianco facendo sedere Lily che non voleva lasciarli la mano, e James che gli mise un mano sulla spalla. Aspettando che parlasse.

Harry Potter e la sfera Wroods (Opposite Future)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora