Capitolo 2

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Sarah's pov
Ho dato appuntamento a Beth e agli altri a casa mia per le 16:00. Mi sono fatta una doccia e mi sono vestita in modo semplice: un jeans un po' strappato a vita alta, un top nero a maniche lunghe e un paio di Vans, ho lasciato i miei capelli sciolti e mi sono messa un filo di mascara e un po' di burro cacao.
È ora. Sono triste al pensiero di lasciarli ma so che manterremo buoni rapporti, almeno spero. Suonano al campanello e li lascio entrare, c'erano Beth, Alex, Josh e Katy, li faccio sedere sui divanetti in salotto e porto qualche cosa da mangiare. C'era un silenzio assordante e stavo pensando a come formulare il discorso quando Josh interruppe i miei pensieri:
"Allora, hai detto che volevi parlarci Sa, dicci pure, ci fai preoccupare così hahaha."
Risposi con un sorriso e cominciai a parlare:
"Non so come iniziare, però, fin quando non finisco non interrompetemi."
Annuirono tutti così continuai:
"I miei genitori ieri mi hanno detto che il Ministero li vuole a Londra per il lavoro, così siamo 'costretti' a trasferirci lì, prima che diciate qualcosa, dovrò cambiare scuola e andrò ad Hogwarts e ragazzi credetemi, vorrei tanto restare ma..."
Beth mi interruppe:
"Aspetta, è uno scherzo o cose del genere...?"
Tutti si erano rattristati alle mie parole e non sapevo cosa dire per rassicurarli. Katy fu l'unica a reagire:
"Mi manchi già." Disse buttandosi su di me per abbracciarmi mentre una lacrima le rigava il viso.
Intervenne Alex:
"Io non so bene cosa dire ma una cosa è certa Johnson, nessuno in questa stanza si dimenticherà di te, ci mancherai ma sappiamo che non hai scelto tu, l'unica cosa che possiamo fare è scriverci, e conta sul fatto che ti tartasseremo tutti i giorni." A queste parole sorrisi ed abbracciai tutti.
Passiamo il pomeriggio ridendo e ricordando tutti i nostri momenti più belli, dimenticandoci quasi di quel fatto.
Li salutai tutti con un caloroso abbraccio e già sentivo che mi mancavano.
La parte più brutta però doveva ancora arrivare. Quella sera, quella maledetta sera, avrei lasciato Richard e non sapevo ancora cosa dirgli.
Dopo cena sono salita sopra a controllare di aver preparato tutto per la partenza, finito di mettere le ultime cose in valigia mi dirigo in giardino dove Richard mi aspetta. Lo vedo lì, ad aspettarmi sotto il gazebo seduto su una sedia, sempre sorridente, con quei suoi occhi verdi ed i capelli castani, mi piace davvero tanto ed ora tutto si sarebbe rovinato.
Lo saluto, lui si alza e mi da un bacio a stampo, poi ci sediamo uno affianco all'altro. Richard, conoscendomi bene, d'altronde stiamo insieme da 6 mesi, notò che ero un po' nervosa:
"Ei tutto bene?"
Contai fino a tre e poi gli risposi:
"Sisi solo che dovevo parlarti di quella cosa." Lui annuì e continuai:
"Non so come dirtelo ma...dovrò trasferirmi a Londra."
Lui mi scrutò un attimo e poi realizzò:
"A Londra!?"
"Eh lo so che è lontano ma i miei genitori sono stati contattati dal lavoro e li vogliono lì, domani già saremo a Londra." Lo informo.
Si schiarisce la gola e con voce un po' tremolante mi risponde:
"Quindi...vuoi lasciarmi." Gli scese una lacrima e lo abbracciai, ero così triste ma era l'unica cosa giusta da fare.
"Lo so che non è una cosa bella ma è andata così, io ci tengo tanto a te e spero che mi scriverai ogni tanto." Dico sorridendo.
Lui si tranquillizza e annuisce.
Passiamo un'altra mezz'ora a parlare e dopo ci salutiamo.
Non potevo credere che in un paio di giorni tutto era cambiato in questo modo.
Rientrai in casa ed io e i miei genitori eravamo pronti a partire. Mi informarono che avremmo vissuto nella periferia di Londra, in una villa molto simile alla nostra.
Mi presero per mano e ci smaterializzammo nella nostra nuova casa.

The boy who had a choice ~Draco Malfoy~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora