IL PRIMO CONTATTO CON PORTIMAO

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Arrivò presto anche Capodanno. Si riunirono tutti sempre nella casa in campagna di Eloyse per festeggiare. Era più però una festa tra amici, a differenza del compleanno con tutti quegli invitati. Non presero impegni particolari, bensì rimasero molto sul semplice: ogni persona portò qualcosa da mangiare e da bere a scelta, erano presenti degli alcolici e un po' di musica da una cassa portata da Matt. Oltre a loro erano presenti anche Francis, il migliore amico di Eloyse e Ed, amico di vecchia data di tutto il gruppo, che per questioni di lavoro, dato che il padre viaggiava molto, era sempre in giro con lui. Un giorno, l'azienda di famiglia tessile sarebbe diventata sua, ed era importante che imparasse il mestiere dirigenziale ed amministrativo del padre.

''Tu devi essere Matt'' disse Francis presentandosi

''Precisamente, è un piacere incontrarti, dov'eri tutto questo tempo?''

''Studio, tirocinio, un po' ovunque e da nessuna parte. Eloyse mi ha parlato molto di te. Sono felice abbia trovato qualcuno finalmente con la testa dove si deve. Penso che di questo passo diventeremo ottimi amici''

''Lo spero, anche perchè almeno per i primi periodi avrò qualcuno che mi aiuterà nei regali'' ironizzò Matt

''Vieni, ti presento Ed''

''Heylà! Piacere, io sono Ed!''

''Ciao, sono Matt, piacere mio''

''Avevano detto che eri un bel fusto, e posso confermarlo!''

''E riservo tante altre sorprese!'' buttò sulla battuta Matt

I due si misero a ridere e continuare a parlare mentre Andrew girava con Asia e Alex parlando dell'imminente campionato. Era piuttosto irrequieto, non si sentiva a suo agio quella sera. Quel posto gli ricordava il compleanno e ciò che accadde e cercò di stare sempre all'erta onde evitare problemi al suo amico. Tutto fortunatamente procedette bene e anche quel giorno passò velocemente.

Gennaio, Febbraio, i mesi, o meglio i giorni, passarono allo stesso modo tra allenamenti vari, Cross, Flat Track, palestra, studio e quant'altro, ad eccezione dell'ultima settimana di Febbraio che tutti passarono nella Factory a lavorare sugli ultimi aspetti e sulle livree.

''Oh sì'' -disse Matt- ''Spacca la moto''

''Non è meglio se questo colore lo mettessimo così? Ian potresti caricare la seconda livrea per piacere? Ecco, mettiamo questo colore qua, quello sponsor lo metterei qua sotto, il logo leggermente visibile in contrasto eeeee ECCOLA!''

''Andrew, questa non è una moto, è un capolavoro!''

I due alla vista della livrea al Pc iniziarono ad avere delle scariche lungo la schiena di adrenalina. Iniziarono poi a lavorare sulla tuta: colori simili alla livrea, calcolata al millimetro nei pinti di contatto tra la moto e pilota, facendo sì che le linee della tuta fossero un prolungamento della moto stessa, come un corpo unico. Giunse il momento del casco e del numero, importantissimo. Entrambi i caschi erano differenti: Matt decise di tirare fuori tutto il suo estro scegliendo colori scuri incrociati a colori luminosi e sagome molto ricercate stile Tribale. Andrew andò sul classico, con linee colorate in contrasto con il colore scuro di base del casco. Scelto il numero non restò che aspettare a metà Marzo per vedere il risultato finale in pista.

''Alex, come stai? Sei pronto?'' disse Matt al telefono con l'amico

''Io sono sempre pronto, e voi?''

''Ci stiamo lavorando. La moto?''

''Promettente come sempre, e la vostra?''

''In grado di darti da dire''

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