''LA DELUSIONE PORTA IL MIO NOME''

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La domenica della gara passò. Alex diventò campione per la seconda volta consecutiva, ma il titolo non fu facile da vincere questa volta. Prima ancora di partire per la prima gara Alex era triste, mogio, con uno sguardo ferreo e serrato. Durante la gara non ci fu nulla che Matt potesse fare per salire sul gradino più alto e confermarsi quel talento che in tanti si aspettavano di vedere brillare. Si sentì deluso da sé stesso, rimarcava il fatto di aver fallito in un qualcosa in cui credeva e nemmeno le parole di conforto dei novi amici e del migliore amico lo motivò a vedere in grande per la stagione successiva. Ci provò, invano, alla seconda gara, ma Alex si rifiutava di farlo passare tirando staccate e controsorpassi a livelli troppo agonistici, sicuro di ciò che stava facendo. Parve a tutti però che stesse correndo non più per lui, ma per terzi. Come se ci fosse una causa maggiore a spronarlo a fare quel tutto per tutto, quell'All-In che sì, faceva sempre, ma non con quello sguardo, con quella precisione e quella voglia di vincere dettata da una strana aria spaesata, persa, rammaricata, vuota. A livello di costanza la Yamaha Factory Racing vinse il titolo, per quel che vale, di miglior casa motociclistica del Cev ma ciò non bastò per nulla. Non bastò a Matt che dopo un secondo e terzo posto in quel di Misano si rinchiuse nel Truck deluso. Andrew si preoccupò, specialmente perché l'amico si rifiutò di prendere il trofeo per il secondo posto in campionato, portandolo al Truck all'amico, invano.

''Andrew vai via, voglio riposare da solo e magari seppellirmi sotto una cenere di vergogna''

''Matt...ti rendi conto di quello che hai fatto? Nemmeno un anno che siamo qua e già sei vice campione cazzo! Come puoi mandare a fottere tutto quanto così? Solo perché non sei diventato il campione? Ti tira così tanto il culo? Siamo e sono tutti fieri e felici per te e tu torni a fare così? E' dai tempi delle elementari che non ti comporti in questo modo''

Matt aprì la porta rabbioso e in lacrime

''Sai cosa sarebbe potuto significare per me e per chi come me crede in un sogno poter portare a casa qualcosa di concreto alla fine di un percorso? No, non credo. Tieniti quel trofeo di merda, ne ho abbastanza. Ho fallito, mi ritiro''

Andrew provò a tirarlo su di morale sdrammatizzando il tutto

''Beh, ora...ti ritiri...non è che sei un pilota da 20 anni con 10 titoli mondiali''

Matt prese il trofeo, lo gettò giù dalla scalinata dell'ingresso al loro Truck e chiuse la porta

''Ok, non ha funzionato...POSSO AVERE ALMENO LE MIE COSE? VADO A FARE LA DOCCIA DA ALEX''

Dopo pochi secondi Matt lanciò dei vestiti fuori dal finestrotto

''GRAZIE, se posso dirlo...''

Andrew raccolse il trofeo danneggiato, i vestiti e si diresse verso il Truck di Alex ed Elia ma incrociò per strada Eloyse

''Andrew, Matt dov'è?''

''Ti conviene non andare, nemmeno io sono riuscito a farlo ragionare''

''Non sei la sua ragazza''

''Se non ci riesco io, dubito tu possa fare qualcosa. Forza, vieni, ti accompagno dalle ragazze''

''Dici che si riprenderà?''

''Spero, anche perché ha detto che si ritirerà...''

''E tu cu credi?'' disse lei fermandosi stupita

''Non lo so, ma se lo conosco bene è capace di farlo''

''Oh Dio...''

Quando lasciò Eloyse da Jade tornò indietro e bussò alla porta del Truck di Alex ed Elia e fu subito accolto dai due

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