LE PRIME EMOZIONI

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''Scusate il ritardo'' - disse Eloyse- '' E' da parecchio che aspettate per caso?''

''No no, in verità siamo arrivato giusto qualche minuto fa'' rispose Rose

''Ah perfetto, siamo tutti?''

''Si, possiamo andare''

Matt non riusciva a smettere di fissarla.

Mentre passava per il solito giro dei saluti con il classico abbraccio, quando arrivò da Matt si trattenne.

''E' bello vederti, stai bene?''

''Fa piacere anche a me rivederti. Si grazie, meglio dell'ultima volta in ospedale''

''Beh certo, era appena successo l'incidente'' intervenne Jade

''Si è vero'' -disse Matt- ''Però intendo quando è venuta da sola a trovarmi''

Al sentir di ciò sul volto di Jade calò il gelo

''Ah, no non lo sapevo effettivamente. Grazie per la notizia, almeno non eri da solo''

''Eh già, un po' di compagnia ci vuole ogni tanto nella vita di qualcuno'' disse Matt guardandola

Eloyse arrosì

''Stai molto bene vestita così, perfetta per un Venerdì sera a Misano''

''Non come voi due'' - disse Alex- '' che siete usciti dal Truck con una tuta. Sembravate dei cazzo di Russi''

Si misero tutti a ridere, ma Eloyse non disse una parola a riguardo di ciò che Matt disse.

Andrew intuì qualcosa, e mentre camminavano verso il primo Bar iniziò a tenere sott'occhio il suo amico. Era quasi geloso, forse, ma del resto sembrava tutto regolare in quel momento. Decise di allentare la presa quando si sedettero al Locale e iniziò a parlare con Asia

''Ci sono stato poche volte a Misano. E tutte quante, ero con Matt a girare al Misanino con i Go-Kart. Non si smette mai di essere piccoli quando si sale su uno di quei cosi ''

''Già, sono divertenti'' rispose fredda Asia

''Beh, se ti va, un domani, potremmo andarci insieme. Nel senso, tutti quanti insieme dico ''

''Si, perchè no, in fondo stiamo allargando il gruppo, sarebbe carino''

Andrew non sapeva dove prenderla. Era come parlare ad un muro di cemento armato. Continuò a parlare dunque in maniera meno diretta con lei e più coinvolgendo il gruppo.

Per quanto riguarda Matt, lui ed Eloyse si erano seduti a due sedie di differenza e non potevano vedersi, ma cercava comunque di attirare l'attenzione su di se raccontando storie e frammenti di vita passati con il suo amico.

Addirittura raccontò loro di quella volta in cui entrambi passarono l'intera estate chiusi in casa a giocare a uno stupido videogioco solo per vincere la macchina più potente del suddetto.

Era divertente però ascoltarlo, aveva una voglia matta di farsi conoscere e di raccontare qualsiasi cosa, esperienza, momento, che nel modo in cui lo faceva, seppur brutto l'accaduto, lo faceva con leggerezza rendendo la questione più divertente. Voleva forse far capire qualcosa, tramite qualche messaggio nascosto dietro a quelle parole, come un grido di aiuto che apparentemente nessuno sapeva cogliere. O forse, qualcuno si.

Stranamente, Eloyse, pareva cogliere qualche segnale, qualche dettaglio tra le sue parole, che iniziarono a far strada nella sua mente lasciandola con il dubbio.

Quando arrivò da bere si alzò per andare in bagno e notò subito che Matt stranamente, per un qualsiasi motivo, non la stava guardando. Non la stava cercando. Eppure qualche giorno addietro le chiese di venire a Misano per stare con lui. Eh si, lei capì che il messaggio che le mandò era strettamente personale, per cui decise di organizzarsi con la sua amica Jade senza dire niente del loro incontro per non far strane figure con lei o con gli altri ragazzi. Nemmeno lei credeva nell'amore che arriva in un solo secondo, per cui, come Matt, si tolse dalla testa quel pensiero e rimase con il cuore incollato al petto. Non poteva permettersi una cosa simile, era ancora legata, in qualche modo, al suo ex ragazzo: il classico cazzone motociclista da strada che ti convince di amarti e di amarlo trattandoti male e prendendoti in braccio quando iniziavi a stancarti della situazione. La loro era una storia fatta di soli tira e molla continui. 

COME LA LUCE DELLE STELLEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora