The breath of trees (Hunger Games spin off) #Wattys2023

Prologo

Emeraude scintillò dal fodero che penzolava dalla cintura, quando lei si sporse di lato cercando di vedere meglio. La sua mano destra raggiunse immediatamente l'elsa del pugnale. Ormai, era come un'estensione del suo braccio.

La strinse saldamente, era talmente accecata dalla rabbia e in balia dell'ira, che avrebbe benissimo potuto compiere un gesto estremo. Ciò a cui aveva assistito, non poteva rimanere impunito.

Il freddo metallo le dava sempre una sensazione di sicurezza.

‹‹Fermati! Ti prego!›› gridò la donna a terra contro la figura scura che si stagliava davanti a lei. ‹‹È soltanto una bambina!›› continuò cercando di proteggere qualcuno col suo corpo. Era così buio che non si riusciva a vedere ad un palmo dal naso.

‹‹Non mi interessa!›› esclamò la voce maschile alzando un braccio.

Da dietro l'albero dove si stava nascondendo poteva sentire tutto. Quando la vista si abituò alla scarsità di luce, scorse meglio la scena. Un uomo alto torreggiava minaccioso davanti ad una donna dai lunghi capelli ramati. Lei, tentava di proteggere dietro di sé una bambina con una chioma uguale alla sua.

Gli ingranaggi della sua mente ruotavano all'impazzata in cerca di una soluzione, ma nessuna di quelle che individuò sembrò appropriata. L'uomo dalle spalle ampie alzò la spada che scintillò nel buio. Prima che potesse affondare il colpo però, lei si gettò in avanti uscendo dal nascondiglio. 

Non poteva permettere che altro sangue fosse versato, così sfoderando Emeraude, si frappose tra di loro.

Una pozza cremisi si allargò andando a macchiare le rocce del pavimento della piazza.

L'uomo urlò, sia per il dolore che per la sorpresa, ma lei non si lasciò distrarre e lo spinse a terra con freddezza.

I suoi sensi smisero di recepire l'ambiente esterno. L'unica cosa che riusciva a percepire era la rabbia che le ribolliva nelle vene come fuoco. C'era sangue ovunque: su di lui, sulle rocce della piazza, su di lei.

Le lacrime iniziarono a sgorgarle sulle guance incontrollatamente.

Chiuse gli occhi gonfi di rancore e si rese conto della realtà.

Era diventata il mostro che tanto temeva.

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