𝘔𝘺 𝘮𝘺𝘴𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘶𝘴 𝘯𝘦𝘪𝘨𝘩𝘣𝘰𝘳 [𝗝𝗲𝗼𝗻 𝗝𝘂𝗻𝗴𝗸𝗼𝗼𝗸]

Capitolo 35

Amelia's POV

Apro gli occhi. È un risveglio diverso dagli altri. Oggi compio 18 anni. Cavolo, sento già tutta la responsabilità addosso.

Nemmeno il tempo di scendere dal letto che il mio telefono viene invaso da notifiche e chiamate di auguri.

La prima chiamata ovviamente è del mio ragazzo.

A: «Amore~» dico con la voce ancora impastata dal sonno.

J: «Amore mio, tanti auguri piccola maggiorenne♡»

A: «Haha grazie amore, mi manchi tanto.»

J: «Resisti solo fino a stasera, poi sarò tutto tuo.» tanto lo so che in questo momento ha un sorrisetto stampato in faccia.

A: «Aaaa non vedo l'ora, sono in ansia.»

J: «Non devi. Te l'ho detto, farò di tutto pur di rendere questo tuo giorno il più speciale di tutti. Ci vediamo stasera, ti amo♡»

A: «Ti amo anche io, a stasera♡»

Sono davvero emozionata, non so proprio cosa abbiano tramato i ragazzi.

La seconda telefonata è ovviamente da parte della mia migliore amica, quella riccia pazzoide che adoro tanto tanto.

S: «ALLORA SIGNORINA MAGGIORENNE, TANTISSIMI AUGURIII!!»

A: «Yah pabo! Che urliii haha, grazieee.»

S: «Bene bella addormentata, inizia a prepararti psicologicamente a questa fantastica e strepitosa giornata.»

A: «Haha sei più euforica di me.»

S: «La mia migliore amica sta crescendo così in fretta, come potrei non esserlo? Ah comunque qui c'è Tae che vuole darti gli auguri, te lo passo.»

A: «Uh, va bene.»

T: «Hey Amy, auguroni.» dice anche lui con una voce più bassa del solito.

A: «A quanto pare non sono l'unica che si è svegliata da poco haha, grazie Tae.»

T: «Stavo dormendo così bene, ma la personcina qui presente ha deciso di svegliarmi in un modo non tanto dolce.»

E qui partono le risate.

S: «Dovevo fare in modo che fossimo i primi a darti gli auguri.» dice Sharon riprendendosi il telefono.

A: «Hahaha immaginavo, ma mi dispiace informarvi che non siete stati i primi.»

S: «Aish, un cuscino buttato in faccia a Taehyung inutilmente.»

A: «Povero haha. Comunque già, Jungkook vi ha preceduti.»

S: «Dovevo aspettarmelo. Quel ragazzo non si fa battere da nessuno. Comunque mi raccomando stasera, cerca di non svenire appena lo vedi.» mi avverte con una risatina.