Mi svegliai dopo un brutto sogno, il solito.
I ragazzi della mia scuola che si allontanavano, io che rimanevo solo, le risate, le urla di disperazione, insomma il solito.
Anzi, quasi il solito.
Alla fine del sogno, al contrario di tutte le altre volte, ho visto qualcosa di diverso.
E quella è stata la cosa più spaventosa.
Ho sognato Hinata.
Era strano, diceva cose senza senso.
AlAppena lo vidi cercai di muovermi, di andare da lui, ma nulla. Come sempre i miei piedi erano incollati al pavimento.
Iniziai ad urlare, Hinata continuava a parlare, chiedeva aiuto.
Gridavo, volevo assolutamente andare da lui, dire che andava tutto bene.
Ma non potevo.
Alla fine Shoyou cadde a terra e da lì silenzio.
Le lacrime che scendevano, il dolore al petto, era tutto totalmente insopportabile.
"shhh shhh va tutto bene... Sono qui... Tutto bene..."
Mi svegliai di colpo, imperlato di sudore e con le lacrime che uscivano copiose.
Hinata era seduto affianco a me, era già mattina.
La sua piccola e dolce mano appoggiata sulla mia guancia, ad asciugarmi le lacrime, io ero paralizzato da tutto quel l'orribile sogno è lui che sorrideva dolcemente, come per dire "io sono qui".
Ed era così. Ogni volta che facevo un incubo mi risvegliato nella mia stanza, completamente al buio e soprattutto solo. E così mi asciugavo le lacrime, pensando a come facesse male non avere qualcuno su cui contare sempre, qualcuno pronto ad rallegrarti quando sei triste, una persona che nel bene e nel male sia sempre con te, quella persona con cui ti allontani dalla realtà, sentendoti finalmente te stesso. E invece no, mi svegliavo ed ero solo.
E questo faceva così male...
Ma ora, che avevo lui davanti, era tutto diverso. Finalmente provavo quella sensazione di pura gioia.
Di colpo alzati il busto e mi giarai a guardare Hinata. Lui staccò la mano dal mio viso e ci guardammo per un po.
Le lacrime continuavano ad uscire e io mormorai un "grazie..." che Hinata sentì e sorrise. Poi si avvicinò a me è mi abbracciò.
-grazie... grazie... grazie...-
-Tobio, è tutto okay, non c'è bisogno di dire grazie, sono qui per te.-
La gioia nel mio cuore è stata raddoppiata.
Nonostante le lacrime, ora di gioia, stringi più forte a me Hinata e sorrisi.
Ora rimpiango il fatto di aver lasciato ad Hinata il tempo di consolarmi, preoccuparsi per me, di rendermi felice e soprattutto di farmi a casa, di avermi fatto provare quei sentimenti, di avermi fatto guarire da tutto quello che mi faceva stare male. Ed io invece non ho fatto nulla, e non potevo fare nulla. Non perdonerò mai me stesso per essere stato terribile con lui.
Ora piangevo ancora più forte e shoyou si preoccupò.
-Kageyama... Kageyama... È tutto ok, ci sono io, va bene? Va tutto bene...Me ne vuoi parlare, magari tu senti meglio.-
Mi rialzai.
-No, non voglio. Voglio solo dimenticare tutto. Grazie per tutto, davvero.Mi hai seriamente aiutato, ora me ne vado-
Presi le stampelle e scappai letteralmente dalla stanza di Hinata mentre lo sentivo gridare di tornare indietro. continuavo a camminare per i corridoi dell'ospedale, ignorando tutto e tutti, fino a quando una persona non mi venne incontro e mi prese per le braccia.
-oi kageyama! Cosa succede, hai pianto non è vero?
età sugawara.
-No, Suga. Non è successo nulla non preoccuparti.-
Cercai di andarmene ma Suga mi prese per la maglietta.
-Tobio, cosa succede? È per Hinata?-
il suo sguardo dolce mi disse che con lui potevo confidarmi.
-Suga... Si, è per Shoyou...-
Il grigio mi accompagnò alla sua stanza, dove stranamente, non c'era Daichi e mi fece sedere sul suo letto.
-Allora... Cosa è successo, avete litigato?-
poggiati le stampelle al lato del letto e vidi Koushi sedersi di fianco a me.
Mi guardava con sguardo dolce e accennava un sorriso per farmi sentire protetto.
-No, non abbiamo litigato. Sta notte ho dormito nella sua stanza e-
-KAGEYAMA NON MI DIRE CHE AVETE FATTO CERTE COSE?! PER DI PIÙ IN OSPEDALE?! LO SAI CHE È PERICOLOSO FARE CERTE COSA PER HINATA, POTEVA ANCHE-
-SUGA! NON ABBIAMO FATTO NULLA DEL GENERE, CALMATI!-
il mio rossore era al massimo e cercavo di nasconderlo...
-oh, okay. In effetti sei responsabile, non avresti mai fatto una cosa del genere ahah, scusami, Kageyama.-
-tranquillo...-
-allora, cosa è successo?-
Ora ero più serio che mai.
-Ho fatto un sogno... o meglio, un incubo... -
così raccontai tutto il sogno, le sensazioni, quello che provavo verso di me e verso Hinata, parlai del mio passato, e lui mi ascoltò senza battere ciglio. Ogni tanto qualche lacrima scendeva, ma mi ha fatto più che bene parlare con qualcuno.
-Okay, Kageyama. Comprendo tutto quello che hai detto. Mi dispiace un mondo per tutto il dolore che hai provato e che evidentemente provi ancora. Ma ora non sei solo. Ora hai tutti noi. Quindi stai tranquillo-
sorrisi appena.
-Grazie, Koushi...-
-Bene! Ora c'è una cosa che devi fare! Devi assolutamente chiedere scusa ad Hinata e chiarire con lui. Devi almeno provarci, anche se sarà difficile e pericoloso per entrambi.-Ragionai sulle parole di Suga per tutto il giorno.
Poi decidi che dovevo fare qualcosa alla scelta, avevo una possibilità e non andava sprecata.ciau.
Dai questo capitolo mi piace.
vabbè, come state? spero bene.
vi invito a lasciare una stellina e un commento se il capitolo vi è piaciuto.
Se ne avete, datemi qualche Consiglio sulla storia, modo di scrivere ecc.
si si ora me ne vado:)
Elliot.
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Get out alive-kagehina-
FanfictionHinata è un ragazzo di 16 anni che ha passato più tempo in ospedale che a casa sua. È da ormai sette anni che sa di avere la fibrosi cistica polmonare ed è da altrettanti sette anni che cerca un modo per curarla. Kageyama è anche lui un ragazzo sedi...