Ancora una volta ero davanti al grande edificio bianco.
L'aria gelida di dicembre e le canzoni natalizie che si sentivano in lontananza non aiutavano a calmarmi.
Le persone entravano e uscivano dalla grande porta portando con loro regali impacchettati e buste. Mancavano pochi giorni al Natale, questo era ormai evidente. Dopo un grosso respiro mi avvicina il all'entrata a passi svelti.
-C'è la farai Tobio.-
Camminai per i corridoi per cinque minuti buoni.
Finalmente arrivai a destinazione con un senso di dejavu nel corpo. Avevo molta paura di vedere in che condizioni era Hinata. Tsukishima mi aveva detto che era peggiorato in soli due giorni e che ora non riusciva nemmeno a muoversi bene.
Presi un po di coraggio e bussai.
un piccolo "entrate" si sentì dall'altro lato della porta.
Presi la maniglia tra le mani e la abbassai di colpo.Un piccolo Hinata, seduto sul letto, con ancora un po di luce sbiadita negli occhi guardava fuori dalla finestra.
Sotto la felpa che gli andava fin troppo grande si notava che ormai era quasi tutto pelle ossa, mi ricordava un po Sugawara.
Mi avvicina a lui incredulo di essere li, di averlo ancora una volta davanti ai miei occhi.
Lui passò da osservare il paesaggio fuori dall'ospedale ai miei occhi, Aimé, molto meno belli e luccicanti dei suoi.
Ancora una volta riuscii a vedere il suo sorriso.
E in quel momento pensai senza accorgermene "cavolo, quanto mi piace".
Rimproverai me stesso per questo pensiero e allungati una mano verso di lui.
Era lì davanti a me, per davvero.
Allungati il mio braccio e lui fece lo stesso, fino a quando le nostre mani non si toccarono.
Intrecciammo le nostre dita, sorridendo anche con il cuore.
Ancora ora sono più che certo che in quel momento non eravamo due semplici ragazzi in una stanza d'ospedale. Noi eravamo molto di più in quel momento, si percepivano le nostre anime.
Decisamente uno dei momento migliori della mia vita, probabilmente solo perché vissuto con Shoyou.Non parlammo.
I nostri sguardi parlavano tra loro e si capivano alla perfezione.-Shoyou?-
-Si?-
-Ho qualcosa per te.-
Presi dalla tasca il piccolo pacchetto che incartai il giorno prima in modo impacciato.
-Ecco, tieni-
gli misi la scatolina addobbata con nastri di tutti i colori e lui guardò prima me, poi il regalo. Andò avanti così per qualche minuto e non riuscivo a capire cosa c'era che non andava.
-Beh... Se non ti piace posso cambiarlo e prendere qualcos'altro...-
lui scosse la testa.
-No. Qualunque cosa sia non la cambierò mai. Per nessun motivo al mondo. Grazie Kageyama, era da tanto che non ricevevo un regalo di Natale... Solo... Che viste le condizioni non potrò prenderne uno a te...-
finalmente ero un po sollevato.
-Non preoccuparti, non fa niente. Ogni anno non ricevo molti regali, ne oggi ne a Natale.-
lui scosse la testa
-Perché proprio oggi dovrebbero farti un regalo e non direttamente a Natale?-
ora che ci riflettevo, a lui non avevo detto nulla riguardo questo.
-Oggi è il mio compleanno, è il 22 dicembre...-Gli occhi di Hinata si illuminarono di gioia.
-Kageyama! Perché non l'hai detto prima?! È un giorno importantissimo, cosa ci fai qui?!-
ero alquanto confuso. Era solo il mio compleanno, cosa dovrebbe essere così speciale?
-È solo uno stupido compleanno, ormai non ci faccio nemmeno caso.-
Shoyou arricciò il naso e gonfiò le guance.
-Scherzi vero? Dobbiamo assolutamente festeggiare, vieni Kageyama! Andiamo a chiamare gli altri!-
Ancora una volta sul suo volto si formò un enorme sorriso che mi fece pensare che ero la persona più fortunata al mondo per averlo visto ancora una volta.Aiutai Hinata a scendere dal letto, e mi fece male vederlo così. Era molto più debole di prima e per camminare doveva reggersi alla sua flebo.
Feci finta di nulla e andammo a chiamare Yamaguchi, sugawara, Oikawa e iwazumi che si era fermato più tempo per visitare Oikawa di Tsukishima e Daichi.
Hinata gli costrinse uno a uno a venire nella sua camera, dicendo che era molto importante.
Alla fine, anche se erano tutti un po insicuri, Shoyou convinse tutti a seguirlo.
-ehy, Kageyama... Sono felice che tu sia qui, Hinata quando ci sei tu è totalmente un'altra persona.-
Yamaguchi mi prese da parte e con gli occhi che vagavano da una parte all'altra mi disse quello che pensava.
Ero felice che la pensasse così, voleva dire che Hinata teneva tanto a me.
Enrammo in camera tutti quanti e Shoyou si mise sul letto.
-Ragazzi! Grazie di essere qui, ora vi vorrei dire il motivo per cui vo ho chiamato.-
Tutti lo guardarono incuriositi.
-Oggi è il compleanno di Kageyama! Dobbiamo festeggiare!-
un -eeeeh?!- generale riempì la stanza. Tutti si girarono verso di me e iniziarono a chiedermi spiegazioni del tipo -perché non l'hai detto?!-La serata andava bene, avevamo messo su un po di musica e chiacchieravamo tra noi giocando a carte.
Una festa in ospedale non era un granché ma era da tanto che non festeggiamo il mio compleanno, specialmente con degli amici, quindi mi andava bene così.
A metà serata Hinata balzò in piedi, con un po di fatica, e si diresse verso di me.
Ora ero seduto a gambe incrociate sul pavimento e avevo Hinata difronte a me che mi tendeva una mano. Ero confuso e non capivo che fare.
-Kageyama, balliamo!-
spalancati gli occhi, ballare?
-A-aspetta, Hinata, ma come ballare?-
si avvicinò di più a me
-Ballare vuol dire ballare! Dai, alzati!-
Mi prese la mano e mi trascinò al centro della stanza, sommessa dalle risate degli altri che facevano il tifo per me.
In quel momento arrosii e non poco. Un po per Hinata che mi teneva la mano, un po per il fatto che non avevo mai ballato prima e farlo ora davanti a tutti e soprattutto con Shoyou mi aveva reso troppo nervoso.
Hinata con un po di fatica camminò portandosi dietro la flebo e mi sorrise come per rassicurarmi.
afferrò il suo cellulare sul tavolino e cambiò canzone.
Mi prese entrambe le mani
-Allora, tu metti una mano sul mio fianco e io la metto sulla tua spalla, ok?-
in modo molto impacciato feci ciò che mi disse.
La canzone partì e Hinata iniziò a muoversi a piccoli passi, sia per non affaticarsi sia per non far cadere la flebo.
Sorrise ancora guardandomi.
-È una bella canzone vero?-
solo in quel momento distolsi finalmente lo sguardo dal suo volto per poi chiudere gli occhi e ascoltare quella melodia stringendo ancora di più la mano a Shoyou.\\I met her by chance//
guardai Shoyou. In effetti l'ho incontrato per sbaglio per davvero...
\\I said, "I really like your pants"
I know you got a man//-oooh vai Kageyama!-
sentivo Oikawa gridare.\\Gimme your hand (Fuck it)//
-Kageyama?-
guardai di nuovo Hinata negli occhi.
Risplendevano, un po come sempre.
-mh?-
-Avrei tanto voluto farti un regalo ma non sapevo fosse oggi il tuo compleanno e poi, in queste condizioni, non penso sarebbe stato possibile. Però ho deciso di farti un regalo non proprio materiale. Credo però che lo faccia più a me stesso che a te...Spero che ti possa piacere comunque...-
Hinata era davvero dolce, ma non riuscivo a seguire il suo discorso, cosa stava dicendo?
-Hinata veramente, non c'è bisogno di un regalo, solo che non capisco-
-Kageyama, chiudi solo gli occhi, per favore.-ci misi qualche secondo per realizzare tutto quanto. Hinata si era messo sulle punte, aveva entrambe le mani sulle mie spalle e in modo impacciato aveva appoggiato le sue labbra sulle mie.
\\teen romance//
l'adrenalina nel mio corpo mi fece tremare. Mi trovavo di nuovo come in una nuova dimensione, dove c'eravamo solo io e Shoyou.
Ogni passo, ogni tocco, tutto sembrava il più surreale possibile.
Durante quel contatto riuscivo a pensare migliaia di cose tutte insieme, il mio cervello era come se fosse impazzito.
Poi Hinata si staccò da me è mi guardò con la faccia rossa.
Sentivo le urla ovattate degli altri ragazzi presenti nella stanza che gridavano di gioia.
Sorrisi e una lacrima mi scese sulla guancia.
-Ti amo, Shoyou-ALLORAAAA
è stato un parto, ma ecco qui dopo 5 CAXXO DI GIORNI D'ASSENZAAAA
anyway, mi piace ma non mi piace questo capitolo, voi che ne dite?comunque grazie per tutte le visualizzazioni e le stelline che avete lasciato❤❤❤
se vi interessa la canzone si chiama teen romance di lil peep :3
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Get out alive-kagehina-
Fiksi PenggemarHinata è un ragazzo di 16 anni che ha passato più tempo in ospedale che a casa sua. È da ormai sette anni che sa di avere la fibrosi cistica polmonare ed è da altrettanti sette anni che cerca un modo per curarla. Kageyama è anche lui un ragazzo sedi...