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Il resto della giornata era andata come al solito. Lui sempre per conto suo, mentre che gli altri continuavano a deridergli. Ma Stre nonostante i continui maltrattamenti da quella gente, fingeva di star bene.

Finalmente erano finiti l'orari di scuola e poteva tornare a casa, almeno lì stava bene, beh più o meno. Sua madre era molto dura con lui, ma non gli aveva mai dimostrato di disprezzarlo. Lei non sapeva nulla del suo orientamento, Stre aveva implorato ai professori che non parlassero di questo con la madre, lo avrebbe fatto lui prima o poi, ma aveva bisogno di tempo e coraggio.

Però ormai erano passati due anni, doveva dirglielo, infondo cosa poteva andare storto? Al massimo l'avrebbe odiato ma non poteva cacciarlo di casa era ancora minorenne. Quindi meglio dirglielo almeno si sarebbe tolto un peso di dosso, e prima lo faceva meglio era, no?

-sono a casa....- annunciò entrando in casa.

Sentì dei passi avvicinarsi verso di lui, sospirò amareggiato. Quando la madre non rispondeva voleva dire solo una cosa, che avrebbe avuto una strillata per qualcosa. Anche se a dirla tutta non aveva fatto nulla di male.

-mamma?- titubante anche lui avanzò verso quei passi, ma non appena raggiunse l'angolo intravide la bellissima capigliatura bionda di sua madre e assieme un bel sorriso stampato sul volto.

-stre tesoro mio!!- disse la donna con tutto di abbraccio -com'é andata a scuola?-

Ma cosa stava succedendo? Come mai tutta quella gioia? sospetto.

-hai fame?- domandò ignorando il fatto che le precedenti domande non erano state risposte.

-un pochino....- avanzò verso di lei -è successo qualcosa?-

Lei lo guardò come era solita guardarlo. Stre per un momento ebbe la gola chiusa, forse aveva sbagliato a domandare? Quel dubbio scomparve immediatamente, quando la donna prese la mano del figlio e lo trascinò verso una stanza, subito dopo si accorse che fosse il salotto. come mai lo aveva portato lì?

-Ma ciao stre..- quella voce.. così famigliare... così.. in quel piccolo momento ogni suo vecchio ricordo si fece strada nella sua testa. Sembrava quasi un treno in corsa, pieno di tutte le sue emozioni. Non poteva essere vero che fosse tornato.

-Mario!!!- con le lacrime agli occhi, corse verso il ragazzo, e senza neanche lasciare che l'altro potesse fare alcun movimento, Stre si lanciò tra le sue abbraccia, lasciando che le sensazioni, di quel momento, potessero prendere il totale controllo del suo corpo.

Mario dal suo canto, sorrise soltanto aspettandosi una reazione di questo genere da parte del più piccolo. -quanto tempo è passato!! sei cresciuto così tanto che ora non ti riconosco più- prese il suo viso tra le mani ammirando la tale bellezza di Stre. -non sei più quel piccolo bambino indifeso... quindi non piangere stellina-

Stre sorrise annuendo. -mi sei mancato tantissimo- disse a mala pena. Per quanto volesse smettere di piangere non poteva, Mario era stato una delle persone più importanti nella sua vita. l'aveva aiutato a superare la morte del padre, ed era stato il primo a sapere del suo orientamento sessuale già affermato all'età di dodici anni. Ovviamente Mario era all'oscuro di quello che succedeva a scuola, essendo che lui si era ritirato per partire in America ed iniziare a lavorare. Stre si era sempre chiesto del perchè di quella scelta, ma alla fine era quello, una scelta presa dal suo migliore amico.

-anche tu stellina.. ma smettila di piangere mi fai addolcire il cuore in questo modo..- sussurrò nel suo orecchio.

Dei piccoli brividi percorsero la sua schiena, era così strano, non era da lui uscirsene con certi atteggiamenti , eppure lo stava facendo. cosa era successo a Mario durante tutto questo tempo?

-cosa st-

-dai Stre adesso lascia Mario sicuramente è stanco- lo interruppe.

Nel viso di Mario si formò un sorriso quando lo vide completamente in imbarazzo. Per era cosí, la frase di Mario aveva imbarazzato in modo violento a Stre.

***

-avanti!-

La porta di camera sua si aprì facendo spazio al giovane ragazzo dai capelli neri, che face la sua entrata. -hey Stre...- era strano, troppo strano. Non sembrava il solito Mario aveva un qualcosa di diverso, probabilmente era per il fatto che erano stati lontani per tanto tempo.

-vieni qui...- indicò il suo letto -siediti con me- non diede caso a tutti quei dubbi che giravano nella sua testa, semplicemente ignorò tutto, alla fine era il suo migliore amico, perchè rovinare tutto per qualche insulso dubbio?

-Stre ascoltami ti devo dire delle cose...- era completamente diverso, la sua voce, il suo comportamento, tutto era cambiato.

-Mario lo so cosa vuoi chiedermi... ti rispondo subito, quello che mi hai detto in salotto mi ha fatto un leggero imbarazzo, ma tranquillo non fa niente- sorrise -d'altronde non potevi percepire come avrei reagito, probabilmente era solo un impulso no?-

Mario distolse lo sguardo puntandolo sul pavimento, l'espressione di prima scomparve e al suo posto una cupa e pensierosa. Cosa lo turbava?

-Mario?- titubò -tutto bene?- perchè si comportava in quel modo tanto ambiguo?

Il silenzio si fece presente tra loro. La stessa sensazione che sentiva a scuola ora era lì con Mario, ed era così brutto, non voleva che tra loro ci fosse quella tensione. -Mar..-

-Stre perchè pensi io sia tornato?- ma che stava succedendo... -come pensavo... non ne hai la minima idea... ma tranquillo ti rispondo subito.- sospirò alzando finalmente la testa e incrociando il suo guardo con lui.

-Mario io..-

-ascoltami attentamente...- prese le sue mani -quando eravamo ragazzini e tu mi hai confessato il tuo segreto...- si morse il labbro inferiore -quel giorno erano cambiate molte cose ma non te lo davo a vedere...- prese un respiro profondo -perchè non volevo che tu ti accorgessi dei miei sentimenti.... ho cercato in ogni modo di dimenticare ciò che provavo per te ma non ci riuscivo, per questo me ne sono andato..... ma me ne pento..ci ripenso sempre e alla fine sono arrivato ad una conclusione...- Stre rimase un momento impietrito -vedi io ti voglio... e sono tornato per stare con te..-

-Mario... anche io voglio stare con te- sorrise -sei il mio migliore amico e voglio che rimaniamo sempre insieme- lo tirò verso di lui per abbracciarlo, ma fu bloccato.

-non hai capito vero?- la mano che poco prima reggeva la sua, si posizionò sulla sua guancia. -Stre io ti amo- il nominato non ebbe tempo di rispondere perchè le labbra del ragazzo dai capelli neri, si unirono alle sue iniziando così, un caldo ed innocente, bacio...

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