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...un caldo ed innocente, bacio.

***
Se non fosse per il fatto che erano migliori amici, molto probabilmente avrebbe accettato ed avrebbe ricambiato quel bacio. D'altronde Mario era anche un ragazzo molto carino e chiunque avrebbe avuto la fortuna di averlo al proprio fianco, sicuramente non avrebbe rifiutato un suo avance. Ma Stre nonostante questo, lo stava facendo, lo stava rifiutando.

-No.... fermati- lo allontanò spingendolo leggermente con le mani. -Mario non possiamo.....-

Il ragazzo dai capelli neri si fermò, alzò lo sguardo incrociandolo con quello di Stre, e come se fosse un film tutti i ricordi di loro due insieme gli passarono davanti, e realizzò che veramente si era innamorato. -Cosa c'è stellina?- accarezzò la sua guancia destra.

Stre dal suo canto, non sentiva niente per lui, certo forse in un passato aveva avuto una certa cotta per Mario, ma era passato e ormai era cresciuto con quel pensiero, che erano solo amici e dovevano rimanere tali. -Mario io...-

-Senti Stre...- ansia. -prima che tu mi dica qualcosa, voglio rivelarti il vero motivo delle mie azioni, anche se praticamente te l'avevo già detto....- sospiro -Stre io ti amo... E non posso negare un sentimento così forte nei tuoi confronti.... L'avevo fatto partendo e andando via, ma la verità è che ho peggiorato le cose..... Questi anni passati lontani mi ha fatto riflette tanto e nonostante cercasi di levarti dalla mia testa....io non potevo.... Sei sempre lì, un pensiero fisso, e anche nel mio cuore....- gli prese la mano appoggiandola sul petto sinistro -questo ti appartiene.... Per favore non farlo a pezzi, sei l'unica cosa che mi rende felice in questa vita....-silenzio -Dammi una possibilità....-

Non sapeva più cosa dire. Quelle parole toccavano il suo cuore. Lui non voleva, non era pronto per una relazione, e non voleva innamorarsi, per ora. -Mario....- i suoi occhi continuavano a scrutarlo, odiava la sensazione di colpa che si stava creando dentro di sé. Perché doveva essere così difficile dire di no? -io...- avrebbe voluto sparire nel buio, voleva scappare da quelle emozioni. -io...- doveva solo dire di no tutto sarebbe andando per il verso giusto, no? E poi non era sbagliato rifiutare una persona che non ami, perché era quello Stre non lo amava, non voleva avere nulla con lui, preferiva stare da solo. Però era così brutto essere soli. -.....va bene... Proviamoci-

Mario lo tirò verso di sé scontrando nuovamente le loro labbra. Stre doveva sentirsi felice, perché almeno non lo aveva fatto soffrire.

Ma la verità era che dentro di sé voleva piangere, volevo sparire, voleva morire. Non amava per nulla Mario, e avrebbe voluto rifiutare, però il senso di colpa che avrebbe sentito dopo lo aveva frenato e aveva preso il sopravvento. Se solo non fosse così complicato il suo cuore.




Il giorno seguente Mario l'aveva accompagnato a scuola con la macchina, e come ogni fidanzato fa con la sua ragazza, gli aveva lasciato un bacio sulle labbra per salutarlo.

A Stre non piaceva tutto questo, perché era già troppo, il fatto che a scuola lo deridevano per il suo orientamento e ora stava succedendo pure questo? Non avrebbe sopportare a lungo.

Con il cuore in mano e grande sforzo, entrò nella sua aula. Fortuna vuole che non ci fosse nessuno, almeno avrebbe avuto un momento per risistemare tutti i suoi pensieri. Anche se non c'era nulla da sistemare, aveva fatto tutto lui, aveva deciso da solo, aveva lasciato, ancora una volta, il controllo alla sua testa. Quindi ora non poteva più risolvere nulla, ormai era fatta.

-sei un ragazzo mattiniero da come vedo!-

-oh~ buongiorno professor Tobbi- non ci voleva.

-usi ancora il formale con me? Ti ho già detto che non serve puoi chiamarmi per nome, Stre-

Il suo cuore cominciò a battere velocemente. Era strano il modo in cui reagiva. Quando aveva la cotta per Mario, non faceva così era solo la sua testa a farsi film mentali su come sarebbero stati bene assieme. Però ora stavano insieme, eppure era neutrale nei suoi confronti.

-Hey?? Stai bene?- riprendendosi dai suoi pensieri, si ritrovò il suo professore troppo vicino, e ora molto probabilmente era diventato rosso. -hai la febbre Stre?- ora toccava la sua fronte. Cosa cavolo succedeva? Perché non reagiva? -Stre sei caldo... Meglio chiamare i tuoi-

-No prof-Cico.... Sto bene....- sorrise.

-no sembra.. sei tutto rosso in viso e sei caldo.... Per favore andiamo a chiamare- prese la sua mano trascinandolo quasi fuori dalla stanza.

-No!- Cico si bloccó di colpo. Stre aveva alzato la voce.- Scusa... Non volevo..- abbassò la testa -è che davvero.... Sto bene non c'è bisogno di disturbare mia madre....- era ancora immobile, dandogli le spalle. Stre non sentendo ancora nessuna risposta si preoccupó ed alzò la testa. E vide che ancora il suo professore era fermo e non si girava -Scusami... Non aveva intenzione di alzare la voce..- una risatina.

Sentì una risatina. -Come sei carino quando fai il broncio-

Stre arrossì nuovamente. Era una cosa incredibile, come reagiva, in modo violento, tutto il suo corpo.

-D'accordo non chiamerò tua madre... Ma promettimi che quando tornerai a casa ti prenderai cura di te...- prese le sue spalle. -va bene?-

Perché si preoccupava così tanto per lui? Che poi non si conoscevano neanche così bene. Il loro primo incontro era stato solo ieri. Sbuffò.

-Stre?? Ancora nel mondo dei sogni?-

-Scusami....- cercò di sorridere. -mi controllerò appena torno a casa.-

Cico gli sorrise per poi dopo guardarlo negli occhi e perdersi completamente in essi. -sei....- inghiottì rumorosamente. Cosa voleva dirgli? Perché lo guardava così? Perché ora non sorrideva più? E se...

Rumori nel corridoio li fece riprendere. Entrambi si misero al proprio posto e nell'aula fecero la loro entrata gli altri alunni, riempendo essa con tante voci.

Ma Stre era sovrappensiero. Ripensava a ciò che era successo e soprattutto a cosa gli stava per dire Cico. Quella parola gli era rimasta impressa tutto il giorno ed ora la curiosità stava cominciando a fare la sua parte.

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