-STRE!- il ragazzo sospirò. Non riconobbe la voce, pensava fosse un altro dei suoi compagni che voleva prenderlo in giro. Così semplicemente abbassò la testa e si girò. -ma cosa fai?- ora la voce era più morbida. Una mano si posizionò sotto il suo mento e lo alzò. -perché guardi in basso-. Stre non riusciva a parlare. L'azione di Cico lo aveva messo in imbarazzo. -hey? Stre stai b-
-TU LASCIALO IN PACE!-
Stre cadde a terra. Chiuse gli occhi, per l'atterraggio poco delicato, ma li riaprì velocemente sentendo delle urla.
-COSA GLI STAVI FACENDO?- la scena che gli si presentò davanti lo lasciò sotto shock. Mario aveva preso Cico dal colletto della camicia, mentre lo fissava in modo minaccioso. Ma una cosa lo lasciò di più impietrito, ed era la freddezza del suo professore. Non diceva nulla e non aveva alcuna espressione sul volto, anche quando Mario gli urlava contro.
Stre non sapeva cosa fare, però doveva intervenire o qualcuno si sarebbe fatto male. Provò ad alzarsi ma un forte dolore alla caviglia glielo impedì. E ora? Come avrebbe fermato Mario? Non riusciva neanche a dire una parola, forse perché attorno ci stavano i suoi compagni?
-RISPONDI! CHE COSA VOLEVI FARGLI È?- Mario era sempre più irritato. Non sarebbe finita bene. -COSA CREDI? CHE LUI NON ABBIA NESSUNO CHE LO PROTEGGA? PECCATO PER TE CHE CI SONO IO- doveva fermarlo. Mario strinse di più la stretta e quando Stre abbassò lo sguardo vide che il suo attuale ragazzo aveva un pugno pronto. Aveva intenzione di colpire Cico?
Stre cercò nuovamente di alzarsi o almeno di proferir parola, ma qualcosa lo bloccava. Perché?
-ALLORA? NON RISPONDERAI? BENE ALLORA!- pronto a sferrare un pugno, ma fu bloccato.
-SMETTILA!- Mario si bloccó e Stre riaprì gli occhi.
Il silenzio si fece presente nell'ambiente, e quando Mario alzò lo sguardo verso il ragazzo sembrava ipnotizzato. -C-CHI SEI TU?- Nessuna risposta solo sguardi.
Stre si approfittò della situazione ed accennò a Cico di scappare, dato che la presa sul colletto ora era diminuita, ma Cico andò direttamente verso di lui.
Mario ed il ragazzo, invece, non reagivano più. Entrambi continuavano a fissarsi e nessuno dei due aveva intenzione di dire nulla, era come se stessero parlando solo con gli occhi. Intanto i ragazzi attorno a loro, cominciavano ad andarsene via. Ma cosa stava succedendo?
-Vieni Stre ti aiuto- sussurrò Cico nel suo orecchio. Evidentemente aveva notato che Stre si era slogato una caviglia.
-Aspetta ma Mar-
-Niente ma~ andiamo all'ospedale a farti controllare- sussurrò ancora.
Stre non disse più nulla e si fece aiutare, circondando le sue braccia attorno al collo del suo professore, così che quest'ultimo potesse alzarlo.
-Ora ti sollevo ma tu non devi emettere alcuno suono ci siamo intesi?- Cosa? Lo avrebbe portato in braccio? -strecatto hai capito?-
-s..si- balbettò. Cico a quel punto lo sollevò e cominciò ad uscire dalla scuola. Intanto Stre guardava Mario ed il ragazzo davanti, che ancora erano intenti a fissarsi e a non dire nulla. Fino a quando....
-Mi chiamo Stefano..- fu l'ultima parola che sentì per poi vedere buio.
***
-Secondo lei si riprenderà?- sussurri.
-si non si preoccupi. Lei è il padre?-....
-No sono un suo amico perché?- era la voce di Cico?
-Allora mi spiace non possiamo darle informazioni sulla salute del paziente- Stre aprì di poco gli occhi, giusto quel poco per vedere che cosa stava accadendo. Cico era perplesso.
-la prego ho bisogno di sapere come sta...-
-Mi spiace come abbiamo detto, serve un famigliare non possiamo dare informazioni. Arrivederci- senza aggiungere altro il dottore uscì dalla stanza.
Sentì un sospiro da parte di Cico. Stre voleva alzarsi, ma qualcosa glielo impediva, forse per la presenza del suo professore?
-Stre....- il ragazzo richiuse gli occhi. I passi di Cico si avvicinavano sempre di più verso di lui. -che cosa ti sarà mai successo.....spero nulla di grave...- il lato sinistro del suo lettino sprofondò di poco. -e dire che ti conosco solo da due giorni.... eppure è come se...- un altro sospiro -no smettila Cico! È solo un ragazzino-
Come solo un ragazzino.... Quindi era così? Era solo un ragazzino? Anche lui la pensava allo stesso modo degli altri?....
-Peró.....- però cosa? Non è bastato già quel 'ragazzino'? -più lo guardo e più sento di doverlo proteggere......- ma cosa stava dicendo....
Ormai stufo di dover fingere di star dormendo, cominciò a muoversi come per dare impressione che si stesse per svegliare.
-Stre?!- la voce di Cico risuonavano nelle sue orecchie, semplice musica.
-Cico ma cosa ci fai qui?.... cos'è successo- bugia.
-Sei svenuto mentre ti portavo qui per il controllo alla caviglia....come ti senti?- Stre abbassò lo sguardo. Dopo quelle parole, non sapeva neanche più come reagire.
-S..sto bene- perché balbettava? Perché era tutto così strano? -vorrei solo sapere cosa mi è successo...- un'altra bugia.
-vado a chiamare il dottore allora- si avvicinò. Gli alzò il mento -non guardare in basso quando parli con me va bene?-
Dopo quell'azione Cico uscì e Stre non si mosse neanche un po'. Era come bloccato. Perché si sentiva in quel modo quando stava con Cico? Non lo conosceva neanche, eppure sentiva che non era così. Cosa doveva fare adesso? Lasciare tutto così, ed ignorare quelle sensazioni? Oppure provare ad ascoltarle? Probabilmente doveva farlo. Ma c'era solo un problema... Mario.
Cosa avrebbe dovuto fare con lui, lasciarlo? No, dopo non voleva sentirsi in colpa. Era meglio lasciar perdere tutto, anche se sarebbe stato difficile. Ma alla fine era così, e non poteva farci nulla.
Almeno per adesso.
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RICORDAMI |Strecico|
Fanfiction-Il dolere fisico era tollerante, ma quello che colpisce da dentro non lo sarà mai. Fa male essere illusi in quel modo ma una cosa era certa, che prima o poi il destino sarebbe cambiato- -romantico -agst & drammatico -violenza psicologica -autolesio...