8*

262 15 8
                                    

-Bene penso che per questa volta abbiamo finito- annunciò sentendo subito dopo la campanella suonare. -Vi auguro una buona giornata- concluse salutando i suoi alunni che uscivano. -Stre... Tu non andare ancora, ci sono cose in risolte sui tuoi quaderni-

Tutti i ragazzi uscirono e dietro le spalle di Stre si chiuse la porta.

Un bacio focoso era appena iniziato, mani vaganti sfioravano i corpi caldi intrappolati dai vestiti di entrambi. Nessuno dei due dava conto a ciò che facevano semplicemente si facevano trasportare dal quel piccolo momento che stavano condividendo.

-non pensi che dovremmo fermarci~- sussurrò il più grande tra le labbra gonfie del piccolo ragazzo.

Stre sorrise dopo avergli dato un altro bacio -dovremmo~- una risatina -ma non voglio~-

Entrambi sorrisero per poi riprendere il movimento delle labbra.

Dal giorno in cui Stre lo aveva baciato, tra di loro le cose era completamente cambiate. Si cercavano spesso, passavano molto tempo insieme e qualche volta si nascondevano negli sgabuzzini dei bidelli, giusto per salutarsi con qualche bacio.

Ovviamente tutti e due sapevano che oltre a quello non sarebbero andati oltre, per lo meno ancora no, prima le cose dovevano facilitarsi. Stre doveva essere maggiorenne e soprattutto doveva anche finire la scuola così almeno si potevano frequentare, finalmente, all'aperto senza che nessuno potesse giudicarli.

Sarebbe stato faticoso, ma ancora le cose non erano trascorse quindi perché preoccuparsi, e non godersi questi momenti adesso?

-uhm~- mugugnò il più piccolo.

-Stre aspetta~- disse il professore separandosi. Gli afferrò il viso e gli sorrise -Ricordi che ci siamo detti sei giorni fa?-

-che dobbiamo stare attenti con queste cose- un broncio si formò sul suo visino. Ma poi sorrise vedendo come aveva conquistato l'uomo che aveva di fronte. Non riusciva ancora a credere che fosse reale, ovviamente anche se non avevano ancora dato un titolo la sua relazione, non gli importava, era solo felice e si sarebbe goduto questo momento prima che finisse.

-Non hai ancora parlato con Mario?- chiese il più grande dopo qualche minuto di silenzio.

-Uhm... Non ancora... Sai le cose non sono facili con lui e meno con il fatto che mia madre già accetta che mi piacciano gli uomini- i suoi occhi si rabbuiarono.

Cico non disse nient'altro, si limitò ad abbracciarlo. Sapeva che le cose con quel ragazzo erano difficili, ma questo non gli impediva di correre dei rischi.

Dal primo giorno in cui è entrato in quella classe, dalla prima volta che ha posato gli occhi su di lui, dalla prima volta che gli ha risvolto la parola, non è riuscito a levarselo dalla testa. Il ragazzo lo aveva decisamente ipnotizzato, e siccome gli aveva fatto capire che anche lui era interessato, egli non si oppose più e lasciò che le cose scorressero.

-Dovremmo uscire da qui prima che qualcuno domandi di noi- rise infine cercando di rialzargli il morale, cosa che funzionò dato che il ragazzo gli donò un sorriso amoroso.

-allora esco prima io, va bene?- chiese dolcemente.

-uhm... Certo-

Entrambi si guardarono un'ultima volta prima di essere l'uno lontano dall'altro.

Cico non poté far a meno di sorridere. Aveva un bel lavoro, alunni fantastici e presto avrebbe avuto un ragazzo bellissimo, ma ancora era troppo presto per gioire, doveva solo aspettare un po' e presto avrebbe ottenuto quello che voleva. Felicità.

***

Il corridoio davanti ai suoi occhi era deserto, non c'era nessuno ed era strano perché le altre lezioni non erano ancora iniziate e non era nemmeno ricreazione, allora dov'erano tutti?

Sospirando cominciò ad incamminarsi alla prossima meta, man mano que si avvicinava tutto si faceva sempre più silenzioso, come se fosse nel deserto, nessun rumore niente di niente.

Arrivò davanti la classe di musica, e neanche gli strumenti suonavano, probabilmente non c'era neanche la professoressa, ma per essere sicuri era meglio aprire la porta. E così fece ma effettivamente non c'era nessuno.

Ma dove diavolo sono tutti?

Sbuffò per poi arrendersi e andarsi a sedere infondo all'aula. Prima o poi qualcuno sarebbe arrivato, no?

Non ci voleva neanche pensare, preferiva mille volte mettere le sue cuffiette ed ascoltare la musica.

Pronto ad avviare la sua playlist che un rumore lo frenò, una delle chitarre era caduta a terra ed intento a raccoglierlo, un ragazzo di piccolo aspetto con occhi neri profondi.

-oh.... M..mi dispiace- disse imbarazzato.

Stre lo guardò con aria curiosa. Il suo aspetto appariva innocente, i suoi capelli erano così ribelli, posizionati in varie direzioni, la sua felpa azzurra con delle figure astratte sul davanti lo rendevano ancora più piccolo e infine gli orecchini posati su quelle orecchie altrettanto minute. Definitivamente era un cucciolo.

-non ti devi preoccupare, ci sono solo io- gli sorrise Stre, per poi alzarsi e dirigersi verso lo sconosciuto che era rimasto impalato per, sicuramente, sentirsi in soggezione sotto il suo sguardo. -vai a sederti sistemo io questo- gli disse amichevolmente.

Il ragazzo a sua volta sorrise e si diresse timido verso uno dei banchi. -Grazie-

-e di che?-

Nessuno dei due fiató, tutto divenne nuovamente silenzioso e Stre dopo aver sistemato le cose ritornò al suo posto riprendendo il telefono e rimettendosi le cuffiette.

L'attenzione che dava ad ogni parola o nota che produceva la sua playlist, lo rilassava tanto da concedersi anche un riposo agli occhi. Voleva godersi ogni testo, ogni suono che le sue orecchie potessero percepire da quegli auricolari. Si sentiva libero dal mondo che lo tartassava di tanti imprevisti, libero da ogni scelta che presto avrebbe dovuto affrontare, libero di ogni insicurezza. Si sentiva rilassato come non mai, sentiva il sonno farsi avanti e ben presto gli occhio cominciarono a pesare.

Ma in tocco sulla spallo lo fece sobbalzare e maledire internamente chi lo stava disturbando. Aprendo gli occhi si ritrovò la faccia di in ragazzo timido intento a torturarsi le dita con le unghie.

-s....scusami- disse tremante.

-che succede?- decise di calmarsi e cercare di essere amichevole, infondo quel ragazzo non gli aveva fatto nulla e, da come si presentava ai suoi occhi probabilmente era anche nuovo nella scuola.

-volevo chiederti..... Se non ti dispiace... Potermi sedere vicino a te- sorrise timido mentre indicava il banco libero al suo fianco -non conosco nessuno e tu mi sembri simpatico-

Stre sorrise, era la prima volta, dopo tanto, che qualcuno lo identificasse "simpatico".

-certo- disse infine.

Il ragazzo, con il sorriso ancora più largo e dolce di prima, si sedette al suo fianco.

-come ti chiami?- decise di domandare.

-oh perdonami non mi sono presentato...- allungò la mano in segno di educazione, che Stre strinse con molto piacere -mi chiamo Alex..... Alex Nauts-

RICORDAMI |Strecico|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora