onze- c'est l'amour

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Mason, ormai, lo sapeva da giorni che quei due si amavano, ma erano destinati a farsi solo del male.

Se c'era una cosa di cui Liam era e sarebbe sempre stato sicuro, era che sua madre fosse bellissima, in qualsiasi situazione, truccata o struccata, con i capelli arruffati o con la piega appena fatta, indossando il pigiama o un vestito da sera.

Quel giorno non era bellissima, no, perché con l'abito da sposa era stupenda. Non era ancora nato quando si era sposata la prima volta, aveva visto solo qualche foto dell'album che ogni tanto sua nonna tirava fuori per mostrare lui da bambino, ma non aveva ancora avuto occasione di sperimentare dal vivo quella sensazione che si prova nel vedere qualcuno a cui si tiene con tutto sé stesso pronto a fare un tale passo.

E quel qualcuno era sua madre.

Gli sembrava ancora strano pensarci, dirlo, viverlo.
Jenna e David avevano deciso di sposarsi poco dopo la proposta, era passato meno di un mese e, il 12 gennaio del 2021, Liam si ritrovava ad ammirare la sposa in tutto il suo splendore.

Come aveva già detto non era bellissima, ma di più.

E Liam invece cosa era? Un coglione.

Perché mentre sua madre era lì a sposare l'amore della sua vita, lui guardava da lontano quello che sarebbe potuto essere il suo.
Che Liam amasse Theo lo avevano capito anche i muri, ogni abitante di Beacon Hills ormai scommetteva sulla data in cui si sarebbero messi insieme.
Chi erano gli unici due, lì in mezzo, che non si rendevano conto dei sentimenti che provavano l'uno per l'altro?
Loro due, ovviamente!

E allora, il più piccolo si ritrovava a fissare l'altro, che si trovava dall'altra parte della chiesa a guardare il nulla.

In fattore di intelligenza, di sicuro Theo non era più sveglio di Liam. Nemmeno lui infatti riusciva a vedere chiaramente la realtà, credeva ancora che non ci fosse nulla, credeva di essere un peso per tutti, quindi perché non avrebbe dovuto esserlo anche per Liam?

"Tutto bene?" Chiese Parrish a suo figlio (faceva ancora strano dirlo), vedendolo con lo sguardo perso nel vuoto.

Il preoccuparsi costantemente era un obbligo quando si trattava di Theo, visto che riusciva a collegare anche solo un'unghia rotta a uno dei traumi che aveva affrontato nella sua breve vita.
Quel ragazzo avrebbe probabilmente vinto il Guinness World Record per persona più sfortunata al mondo, se mai avesse deciso di candidarsi.

"Certo, perché non dovrebbe andare tutto bene?" Affermò Theo con un sorriso, per poi incrociare lo sguardo di Liam, dall'altra parte della chiesa.

E la cerimonia andava avanti, due anime si univano, mentre altre due sembravano starsi allontanando sempre di più, solo uno sguardo a tenerli uniti.

E Theo cosa pensava dello sposarsi?

Matrimonio?

Non voleva sposarsi, o meglio, non pensava che potesse.
Gridava ai quattro venti che l'unica persona con cui si vedeva invecchiare era sempre sé stesso.  Esigeva indipendenza e solitudine, lui che al solo pensiero di una casa in cui dover tornare, affollata, chiassosa e piena di gente alle quali dare spiegazioni su di lui e sulla sua vita, si sentiva morire di claustrofobia.

Liam era esattamente il contrario.

Lui non aspettava altro che tornare a casa da scuola per raccontare a sua madre come fosse andata la sua ultima interrogazione di storia, parlare per ore della suo giornata e di come avrebbe potuto affrontare le difficoltà che gli si erano presentate davanti.

that look. |thiam|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora