"Aspetta, cosa?!" Urlò il ragazzo verso la ragazza, che si girò e gli fece l'occhiolino, lasciandolo sorpreso, ma felice.
"Ehi" esordì dolcemente Liam guardando il suo amico che era accasciato contro gli armadietti, poi lasciò lo zaino che aveva in spalla, prima di sedersi accanto a lui.
Theo aveva la testa alta e guardava un punto fisso davanti a lui, Liam non era nemmeno sicuro avesse capito che fosse arrivato. Decise di non dire nient'altro e di rimanere in silenzio, per aspettare che fosse lui a parlare.
"Io...non so perché ho reagito così" Bisbigliò Theo abbassando lo sguardo e cominciando a torturarsi le sue stesse mani. Era una cosa che faceva quando era ansioso o non sapeva cosa fare, Liam lo aveva notato.
"È normale hai appena p-"
"Non dire che è normale solo perché Tara se n'è andata" Sbottò il più grande. Ancora non aveva ricevuto notizie da sua sorella, eppure era passato abbastanza tempo. Era ormai sicuro che fosse morta.
Liam restò in silenzio, prima di sentire la testa di Theo poggiarsi sulla sua spalla, facendo così perdere un battito al suo cuore. Istintivamente mise una mano sulla gamba dell'amico, disegnando dei piccoli cerchi immaginari su di essa.
Theo poteva sentire il suo battito, che in realtà sembrava un po' più forte del solito. Si girò per guardarlo meglio, e trovò degli occhi blu che ricambiavano lo sguardo."I tuoi occhi sono strani" borbottò Liam.
"In che senso?" chiese Theo confuso, alzando la testa dalla sua spalla e poggiandola su un armadietto.
"Cambiano. Da bambini erano di un verde intenso, ma spento. Quando siamo diventati adolescenti e c'era quel periodo pieno di compiti e verifiche sembravano quasi azzurri. Ricordo che stavi molto male in quei mesi, lo stress ti era arrivato così tanto alla testa che hai deciso di rasarti i capelli" ridacchiò Liam, mentre Theo si limitò ad un sorrisetto stampato sulla faccia e a scuotere la testa.
"Poi quando se n'è andata tua madre sono diventati di uno strano colore tra il celeste e il grigio. Dopo ho smesso di farci caso perché non eravamo più amici- entrambi sospirarono, uno per malinconia, l'altro per il senso di colpa -ma ora che li vedo di nuovo, sono del grigio più intenso che io abbia mai visto."
"Mamma li chiamava specchi. Non perché fossero lucidi o qualcosa del genere, ma perché erano sempre la proiezione del mio stato d'animo" sussurrò il più grande, riprendendo a giocare con le sue mani.
Uno scatto di rabbia prese il sopravvento e Liam prese la sua mano destra nella sua.
"La smetti? Guarda, ti sta uscendo sangue!" quasi strillò il più piccolo.
Theo lo guardò in silenzio, gli occhi tristi di chi si sentiva in colpa. Allontanò la sua mano da Liam e riprese a guardare il nulla; queste azioni erano come un pugno nello stomaco per quest'ultimo, perché sapeva di aver lasciato il suo IED prendere il controllo, un'altra volta.
"C'è...c'è un'altra cosa dei tuoi occhi." Affermò lentamente, cercando di non lasciare che il suo disturbo rovinasse tutto.
Theo rimase nella stessa identica posizione, ma Liam sapeva che stava ascoltando.
"Hai sempre quello sguardo" Continuò la sua frase iniziale. Il più grande si girò incuriosito, così Liam decise di spiegare.
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that look. |thiam|
Fanfictiondal capitolo sei: "C'è...c'è un'altra cosa dei tuoi occhi." Affermò lentamente, cercando di non lasciare che il suo disturbo rovinasse tutto. Theo rimase nella stessa identica posizione, ma Liam sapeva che stava ascoltando. "Hai sempre quello sguard...