"Tara aveva un tumore al cuore e se n'è andata, perché credeva che così avrebbe evitato farmi agitare. Non ha capito però, che andandosene mi ha fatto più male di quanto avrebbe mai potuto."
"Theo..." Sussurrò Lydia non appena entrò nella casa.
Trovò Theo in salotto, seduto sul divano, mentre Liam era intento a fasciare le sue mani. Il sangue ancora fresco stava sporcando le bende, ma Theo non sembrava sentire alcun dolore. Il ragazzo alzò la testa non appena sentì la voce della sua amica, poi abbozzò un sorriso.
"Perché sussurrate tutti il mio nome oggi?" Chiese scuotendo il capo, corrugando leggermente la fronte quando sentì la benda stringere le sue nocche.
"Scusami" Disse velocemente Liam, dopo aver visto la reazione del ragazzo, che scosse nuovamente la testa per rassicurarlo.
"Amico, sussurriamo il tuo nome perché sembri uno zombie che cammina" Disse con il suo solito tono sarcastico Stiles, per poi girarsi verso Scott e iniziare una conversazione segreta all'orecchio degli altri. Era in quei momenti che Mason desiderava qualche potere sovrannaturale, magari quello di diventare invisibile, visto che non aveva idea di cosa fare.
Lydia fece qualche passo in avanti molto lentamente, quasi avesse paura di fare del male a Theo, come pensava poco prima Liam. Quest'ultimo capì che Scott aveva già spiegato tutto ai ragazzi che erano appena arrivati, visto che la ragazza non chiese cosa fosse successo, bensì disse "Perché non me l'hai detto?" passando una mano tra i capelli del suo amico.
Theo si guardò in giro mordendosi il labbro inferiore. Liam a quel gesto non potè fare altro che arrossire e guardare per terra. Ormai aveva finito di fasciare le mani di Theo.
"Io..non ho parlato con nessuno per due settimane consecutive" rispose il proprietario di casa, i suoi occhi guardavano fuori dalla finestra e la sua voce tremava, si sentiva in colpa.
Liam gli mise una mano sulla spalla, stringendola leggermente e accennando un sorriso per rassicurarlo. Un sorriso che venne ricambiato, seguito dalla mano del più grande poggiatasi sulla sua. Tuttavia Lydia aveva ancora la mano nei capelli del compagno, e ciò non piacque al ragazzino. E non solo a lui.
Stiles lanciò a Theo una delle peggiori occhiate che il ragazzo avesse mai visto. Ma Theo rise leggermente e fece di no con la testa."Tranquillo Stiles, non mi piace Lydia in quel senso. Non perché sia la tua ragazza, ma perché è una ragazza."
A quelle parole Stiles arrossì violentemente e si girò verso Scott che si stava trattenendo con tutto sé stesso per non ridere. Successivamente sussurrò "Ma non lo sapevi".
Liam si bloccò e tornò a guardare Theo. No, lui non lo sapeva. E in qualche modo quella dichiarazione aveva risvegliato un fuoco in lui. Un vecchio fuoco che aveva cercato di reprimere sin da quando era piccolo.
Non aveva mai provato a dare un'etichetta al suo orientamento sessuale, ma la persistente omofobia gli faceva paura.
Si ritrovava ad avere 16 anni e non capire se fosse gay, senza mai averlo detto a nessuno. La cosa in effetti lo aiutava a pensare: da piccolo chiedeva a volte delle cucine giocattolo, delle casse della spesa, giochi da bambina; ma ciò accadeva molto raramente, visto che trovava naturale chiedere giochi da maschio. Gli piacevano molto le piste, i trenini, soprattutto i soldatini in miniatura. Ma gli piaceva anche giocare con le sue cuginette a fare le storie di principesse e regine, nonostante gli altri bambini lo prendessero in giro per quello.
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that look. |thiam|
Fanfictiondal capitolo sei: "C'è...c'è un'altra cosa dei tuoi occhi." Affermò lentamente, cercando di non lasciare che il suo disturbo rovinasse tutto. Theo rimase nella stessa identica posizione, ma Liam sapeva che stava ascoltando. "Hai sempre quello sguard...