Ognuno di noi affronta le conseguenze di un trauma a modo suo. Non ci sono meccanismi di difesa giusti o sbagliati; semplicemente, la nostra psiche reagisce a stimoli diversi in modi diversi, e li affronta nel modo che ritiene più sicuro.
C'è chi, in seguito ad un trauma subito, si chiude a riccio e si isola nella sua mente, evitando ogni contatto umano per timore di essere ferito una seconda o una terza volta.
C'è chi smette di parlare, ritrovandosi con il disperato impulso di urlare al mondo tutto ciò che l'ha fatto soffrire ma che, per un motivo o per un altro, non riesce a farlo.
C'è chi inizia a vedere cose o persone che non esistono, creando un universo proprio dove potersi rifugiare, al sicuro e lontano da ogni sofferenza.
C'è chi rimuove i propri ricordi, dimenticandosi completamente del trauma e seppellendolo nei meandri più profondi della sua mente, là dove non può più ferirlo.
C'è chi smette di mangiare, alla ricerca di un morboso senso di controllo in grado donargli sicurezza, conforto, stabilità.
C'è chi nel cibo trova rifugio, alla ricerca del sostegno non ricevuto dalle persone che si credevano vicine.
C'è chi arriva a dormire troppo, un'azione inconscia il cui scopo è di donare riposo e astenersi da ciò che più si teme, ovvero la causa del trauma stesso.
C'è chi smette di dormire, timoroso di ciò a cui la propria mente potrebbe pensare, e passa nottate intere vigile nel disperato tentativo di tenersi occupato.
Ci sono le persone che, nel tentativo di continuare a vivere la propria vita nel modo più normale possibile, finiscono col peggiorare la situazione, senza sapere come affrontare il problema. Si ritrovano prive di fondamenta, non sapendo come muoversi, e si arrendono. Lasciano che la propria mente continui ad esistere passivamente, senza reagire al dolore, senza reagire al piacere, anestetizzando ogni emozione. Diventano corpi privi di anima.
C'è chi col tempo riesce a rialzarsi. Chi, grazie al supporto esterno — e in certi casi, alle cure mediche — torna a vivere. Trova la forza di andare avanti, esce dalla campana di vetro che aveva accuratamente costruito per proteggersi, impara ad adottare nuovi meccanismi di difesa capaci di aiutarlo ad affrontare i problemi della vita. La cicatrice lasciata del trauma sarà sempre là, a risaltare sulla pelle, come a ricordarti della sua presenza, ma non brucerà più come un tempo. Sarà solo una sensazione lontana, che ti avrà insegnato a conoscere le tue insicurezze, ad affrontare il dolore e ad apprezzare la vita per tutte le sue sfumature - positive o negative che siano.
Io credo di appartenere alle ultime due categorie. Ho sempre fatto schifo nell'affrontare le difficoltà della vita. Ogni volta che provavo a migliorare la situazione, finivo per peggiorarla ulteriormente. Per questo, ad un certo punto, ci ho semplicemente rinunciato. Ho lasciato che la vita continuasse a prendermi a pugni in faccia, ripetutamente, e non ho più mosso un dito per reagire. Le ho concesso il lusso di ridurmi in fin di vita.
Poi, però, ai miei occhi si è presentata una persona che era il mio esatto opposto. Curiosa, piena di gioia, vogliosa di scoprire le stranezze del mondo e, soprattutto, colma di voglia di vivere. Una persona in grado di vedere i lati positivi anche nei momenti peggiori; una persona che al posto di evitare i problemi, mi ha insegnato ad affrontarli. Osamu è la tipica rappresentazione di chi si dice essere affamato di vita, ingorda di ogni istante.
Perché non si accontenta? Perché si pone tutte quelle domande? Perché non vuole sentire una sola risposta? Sin da quando l'ho conosciuto, mi sono sempre posto queste domande. Ma in fondo come potevo io, la persona più anestetizzata ed indifferente nei confronti della vita, capire uno come lui?
Col tempo ho imparato che nessuno di noi è senza speranza. Ognuno di noi ha la possibilità di rialzarsi in piedi e tornare a volare, proprio come farebbe una fragile rondine di ghiaccio crollata al suolo. La vita ci offre sempre delle occasioni per redimerci: sta a noi decidere se coglierle o meno. Io ho sempre pensato di non essere degno di un tale lusso. Osamu mi ha insegnato che ognuno di noi merita di tornare a vivere.
Per questo, quando sento suonare il campanello della porta, sorrido istintivamente. Il vento, oggi, tira particolarmente forte.
La prima cosa che vedo sono due occhi grigi guardarmi contenti. Poi le sue braccia mi cingono i fianchi, abbracciandomi, e un paio di labbra sottili incontrano finalmente le mie.
Pochi secondi dopo, sento Osamu sorridere sulle mie labbra.«Scusa il ritardo. All'inferno il tempo scorre un po' più lentamente rispetto a qua.»
❝ We are the kings and the queens
of the new broken scene,
but we're alright though. ❞She's kinda hot - 5 Seconds of Summer.
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THE NEW BROKEN SCENE, osasuna
Fanfiction❝ La storia un quaderno dalla copertina nera, uno stereo che non vuole stare zitto, e una rondine di ghiaccio che impara a volare. ❞ ▬▬▬▬▬ 𝕱𝖆𝖓𝖋𝖎𝖈𝖙𝖎𝖔𝖓 :: 𝖑𝖔𝖓𝖌. : ̗̀➛ Rintarō è un giovane e promettente mangaka a cui la vita ha, semplicem...