7. Sono io che ho scelto

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I nostri respiri sono incatenati.

Sento il suo arrivarmi sulla pelle come se fosse velluto.

Delicato e avvolgente.

Per quanto però lui sia importante per me,e proprio per questo,non intendo fare del nostro rapporto più di quello che già è.

È il mio migliore amico e rimarrà così affinché il destino vorrà.

Non accetterei a priori che il nostro rapporto crescesse fino a diventare relazione o quant'altro.

Così come non accetterei che finisse.

Ma se dovessi decidere se farlo maturare o se retrocedere,sceglierei di retrocedere.

Perché Thomas conosce così tanto di me che non avrebbe nulla da scoprire.

E io nulla da scoprire su di lui.

Non so cosa sia l'amore,ma credo che sia spogliarsi delle proprie fragilità e permettere di farle amare da qualcuno che le custodisca con attenzione.

E lui le mie fragilità,le conosce a memoria,non le ha amate,ma me le ha curate:ha fatto in modo che facessero meno male.

Per questo non riuscirei ad accettare qualcosa che vada oltre l'amicizia con lui,perché chi ti chiude le ferite potrebbe diventare la causa della loro riapertura.

E non voglio che questo succeda.

Quindi,qualsiasi intenzione abbia,se non riuscirò a capirla entro poco,troverò il coraggio di concludere questo momento.

Se così posso chiamarlo.

E quasi come se lui mi avesse letto nella mente,mi bacia.

Sul naso.

Mi ha fatto preoccupare così tanto per un bacio sul naso?

E d'istinto sorrido.

È un sollievo sapere che teniamo alla nostra amicizia nello stesso modo.

Non che io non abbia già avuto abbastanza dimostrazioni o tantomeno che non fossero chiare.

Ma perché sappiamo entrambi,che se la nostra amicizia dovesse sfociare in altro,cadrebbe in mille pezzi insieme a noi.

E nessuno dei due vuole questo.

Si appoggia nell'incavo del mio collo con il viso verso il divano.

Sento una sua lacrima calda sfiorarmi la pelle.

"Non c'è bisogno di ringraziarmi.Sono io che ho scelto che tu divenissi un fiore del mio giardino" mi dice con voce bassa nell'orecchio.

Percepisco in quella voce,in quella frase,tutti gli anni d'amicizia che ci hanno costruiti.

E un brivido mi attraversa la schiena.

Prendo il suo viso tra le mie mani e lascio a mia volta un bacio sul suo naso.

E non fraintendetemi,non sono improvvisamente diventata dolce.

Ma lui merita di ricevere tutto ciò che riserva a me.

È l'unico finora con il quale mi sento in costante debito.

Accenna un sorriso e il suo viso prende le sembianze di una persona preoccupata.

Ancora tra le mie mani,lo accarezzo per tranquillizzarlo.

"C'è una cosa di cui dovrei parlarti" dice d'un tratto,con poca voglia.

Mi alzo con la schiena affinché possa essere più comoda ad ascoltare e affinché possa farlo anche lui.

Il rumore della pioggia si fa più vivo.

Un bacio che sa d'AmericaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora