Arrivata, Alycia venne privata degli effetti personali e spogliata dei suoi vestiti per indossare la tuta arancione del carcere. Scattata la foto e prese le impronte digitali, la detenuta fu portata nella sua cella: quest'ultima era cupa, squallida, c'era un odore sgradevole e il letto, se si può definire tale, aveva le lenzuola sgualcite e sembrava instabile.Alycia era abbattuta, provava nostalgia della moglie, le mancava già. Provò a sedersi sul letto, il quale al contatto con il suo corpo, scriccholò. Ella non ci badò molto e si stese comunque. I minuti scorrevano lentamente, il ticchettio delle lancette dell'orologio situato nel corridoio iniziava a darle sui nervi. Cominciò a rimuginare su ciò che era successo: adesso provava un misto di rabbia e frustrazione, sentimenti che difficilmente sarebbe riuscita a scacciare. Era preoccupata dal fatto che Bob fosse a piede libero e che potesse far male all'amore della sua vita. Imprecò a bassa voce stringendo i pugni, fin quando una delle guardie che sorvegliava il corridoio la chiamò per andare a cena.
Arrivata alla mensa, prese un vassoio e e fece la fila per prendere il cibo. Arrivato il suo turno, una detenuta le versò la cena, la quale aveva un aspetto decisamente disgustoso. Alycia prese posto e iniziò a mangiare: si trattava di una zuppa con un po' di pane. Finita la cena, fu accompagnata nuovamente in cella.
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Sorto il sole, Alycia fu svegliata da una guardia che suonava una campana nel corridoio. Dopodiché, un'altra guardia entrò nella sua cella e con tono autoritario parlò:
"Detenuta, tu ti occuperai dell'approvvigionamento della prigione insieme ad altre tre detenute"
Alycia annuì e fu accompagnata in cucina per preparare la colazione.
Da quel momento in poi i giorni passavano così, in monotonia: Alycia si alzava alle 05:00, andava in cucina, serviva le detenute, lavava le stoviglie, puliva i tavoli e tornava in cella. Ogni tanto usciva in cortile per svolgere delle attività all'aperto.
Il sole sorse nuovamente e Alycia, come gli altri giorni, si preparò per andare in cucina.
<<sarà una giornata tranquilla, come le altre d'altronde>> pensò Alycia mentre serviva la colazione.
Finito il pasto, Alycia, come sempre, si mise a lavare i piatti, ripensando alla moglie e a quanto volesse stringerla tra le sue braccia. Un sorriso spontaneo spuntò sul suo viso. Aveva quasi finito, quando sentì delle urla.
Si girò per vedere cosa stesse accadendo e vide una detenuta che correva, la quale afferrò un coltello da cucina e la colpì alla spalla sinistra facendola cadere per terra lasciandola priva di sensi.
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•| 《Vittime Del Destino》/|\ Elycia |•
FanfictionQuesta è la storia di due ragazze, i loro nomi sono Alycia e Eliza. Due vittime del destino crudele.