Capitolo 10: Missione di recupero - Lo scontro

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L'esercito si trovava davanti al portone, il comandante si fece avanti e piazzò una mina, poi si allontanò e quest'ultima esplose. Subito il campo fu invaso dai soldati del capo. Quello che trovarono fu solo puro devasto: molti corpi privi di vita erano presenti per terra, buttati in pasto ai corvi, persone dai volti rovinati a causa delle torture e bambini gravemente malati.

Poco dopo un esercito attaccò l'esercito del comandante. Alycia senza alcuna paura corse contro di loro accompagnata dai suoi uomini. La ragazza combatteva con fervore e rabbia; tutti quei soldati avevano maltrattato persone innocenti, e non poteva permettere continuassero. La mora si trovò a combattere contro due soldati contemporaneamente. Quei due si scagliarono contro di lei, ma fallirono e furono colpiti dalle loro stesse armi.

Alycia con movimenti agili e colpi ben assestati sconfisse i soldati. Ma qui accadde l'imprevisto. Un cecchino dalle torri colpì molti soldati del comandante, il quale decise di prendere un fucile per terra lasciato dai soldati morti, per ucciderli. Prese bene la mira e sparò venendo però colpita alla spalla, mentre ferì il cecchino. Concentrandosi solamente su quel soldato però, abbassò la guardia e un uomo si scagliò contro di lei facendola cadere per terra. Egli prese un coltello e lo puntò alla gola di Alycia. Quest'ultima chiuse gli occhi.

Notò che l'uomo non fece nulla, aprì gli occhi e vide che un suo soldato la salvò. La aiutò ad alzarsi e insieme tornarono sul campo di battaglia. La situazione sembrava andare per il meglio. L'esercito nemico veniva sempre più sterminato. Il comandante era inarrestabile, una vera e propria macchina da guerra. Purtroppo però, anche lei fu colpita varie volte, ma ciò non non riuscì fermarla e continuò a combattere con fervore.

Ad un certo punto una cosa catturò l'attenzione di tutti. Un soldato ferito gravemente si buttò della benzina addosso e con una pistola si uccise scatenando il fuoco. Alycia guidò i suoi soldati all'esterno del campo, mentre lei tornò dentro.

"Comandante, ma cosa fa!" urlò un suo uomo

Alycia aveva un obiettivo: liberare quelle persone, e così avrebbe fatto. Giunse dentro l'edificio e prese le chiavi alla guardia ormai morta. Ad una ad una aprì tutte le celle e fece uscire le persone facendole correre all'esterno. Notò che c'era ancora una bambina dentro il campo e corse a prenderla. La raggiunse e la prese in braccio.

I soldati guardavano impauriti la scena. Il loro comandante si addentrò nelle fiamme per prendere una bambina. Poco dopo le fiamme diventarono altissime e il fumo non permetteva di vedere niente. Gli uomini del comandante ebbero paura per lei. Fin quando.

Un'esplosione fece allontanare tutti da li, e soldati e prigionieri andarono via da Orlando.

IL GIORNO DOPO

Eliza era ancora a casa e guardava la televisione. Una notizia attirò l'attenzione della bionda.

"Buongiorno a tutti, sembra che il campo di concentramento presente a Orlando sia stato distrutto a causa delle fiamme che sono state prontamente spente dai nostri uomini. Molti corpi totalmente bruciati sono stati riscontrati. Noi, popolazione di Orlando, ringraziamo vivamente chi ha posto fine all'esistenza del campo di concentramento"

Eliza sorrise, questa notizia era la dimostrazione che la sua amata moglie era riuscita nel suo intento.

ALLA CIA

I soldati il pomeriggio dopo ritornarono alla CIA. Subito raggiunti da Eliza, che attendeva impaziente di riabbracciare e baciare Alycia. Piano piano entrarono, ma la bionda non vedeva apparire la sua mora e iniziò a preoccuparsi pensando alla notizia che aveva sentito oggi alla televisione.

"Dov'è? Lei dov'è? Dov'è la mia Alycia!?" chiese impaziente e un tantino preoccupata la donna
"Taylor..." rispose un soldato
"Cosa le è successo?"
"Un uomo si è dato fuoco per sterminare tutti i viventi presenti nel campo, quindi Alycia è corsa a salvare i prigionieri. Quando ha visto che una bambina era rimasta indietro è corsa subito a prenderla, e..." il soldato inghiottì rumorosamente
"E poi?"
"E... poco dopo un'esplosione ci ha fatti scappare via"
"E la mia piccola è stata coinvolta... ?" chiese distrutta la bionda
"Non abbiamo visto nessuno apparire tra le fiamme, pensiamo sia così, Taylor..." rispose il soldato mortificato
"Io... non ci credo, lei non può essere morta, lei non..." sussurrò Eliza con lo sguardo fisso nel vuoto con le lacrime agli occhi
"Taylor, nessuno di noi ha visto il comandante uscire dalle fiamme..."
"ALYCIA NON PUÒ ABBANDONARMI COSÌ! NON POSSO AVER PERSO L'AMORE DELLA MIA VITA PER UNA STUPIDA GUARDIA CHE SI È DATA FUOCO, NON POSSO, NON POSSO!" urlò la donna scagliandosi piangente contro il soldato che stava parlando. Iniziò a tirargli pugni sul petto fin quando non crollò per terra piangendo a dirotto.

D'improvviso però, la donna si alzò, si asciugò le lacrime e camminò verso una macchina più che convinta: andrà lei stessa ad Orlando.

•| 《Vittime Del Destino》/|\ Elycia  |•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora