Il tempo da allora passò, Lola era una bambina come le altre, andava a scuola e si era fatta degli amici. Stasera infatti, sarebbe andata a dormire da una sua amica di scuola e sarebbe stata da lei per i prossimi 3 giorni. Alycia accompagnò la figlia, la quale non stava più nella pelle, era molto entusiasta."Ciao mamma!" urlò Lola mentre correva verso la casa
"Ciao, piccolina" rispose Alycia sorridendo all'immensa tenerezza della sua Lola.La donna poi, tornò a casa. Aprì la porta, poggiò chiavi sul tavolino e si sedette sul divano. Eliza, sentendo la porta aprirsi, si avvicinò e subito si affrettò a coccolare sua moglie. Si mise a cavalcioni su di lei e Alycia la abbracciò. Eliza poi, dolcemente, la baciò.
"Lola non è a casa stasera" disse Eliza nel bacio
Alycia sorrise, rovinando il bacio. La prese in braccio portandola in camera da letto. Appoggiata sul letto, Alycia si mise su di lei e continuò a baciarla. Eliza le tolse la maglia, continuando poi a baciarla. Le due donne, continuarono ad amarsi per tutta la notte.
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La mattina, Alycia, che si era risvegliata per prima, stava accarezzando il braccio di Eliza dolcemente, mentre, la quale si svegliò.
"Buongiorno, amore mio" disse Eliza con voce assonnata
"Ciao" rispose sorridente AlyciaLa bionda si avvicinò al volto della mora e la baciò. Alycia ricambiò e abbracciò la moglie.
"Ci conviene prepararci, se non vogliamo fare tardi a lavoro" disse a bassa voce Alycia dopo il bacio ed Eliza annuì.
Le due si prepararono, ed insieme si recarono alla CIA. Si separarono scambiandosi un bacio a stampo, e iniziarono a lavorare. Eliza andò nel suo ufficio e si mise a lavorare al computer per ottenere ed analizzare le informazioni riguardanti la sicurezza nazionale. In tutto ciò, Bob, era venuto a trovarla. Era così presa dal suo lavoro, che non si accorse che era entrato nel suo ufficio per farle un saluto.
"Eliza?" disse Bob
La ragazza alzò gli occhi e subito si alzò e corse ad abbracciarlo. I due poi scesero nel cortile dove si misero a ridere e scherzare, come al solito. Nel cortile quel giorno non c'era nessuno, si sentivano solo le loro risate rimbombare.
"Come va in ospedale senza di me?" chiese Eliza curiosa
"Be' diciamo che va bene, ce la caviamo. Io soffro di più la tua assenza, mi manchi, Eliza, e non solo da dottoressa, ma anche da compagna in amore"
"Bob, ascolta, io ti voglio davvero tanto bene, sei il mio migliore amico, ma amo solo Alycia"
Bob in un primo momento sembra fare una faccia delusa, che poi si trasformò in una faccia decisamente stizzita.
"Cos'ho io in meno di lei, eh?!"
"Bob..."
"Io ti amo ancora, Eliza, non ho dimenticato tutto l'amore che ci siamo dati, tutti i baci, le carezze, gli abbracci.... da un lato mi fa piacere che tu sia finalmente felice con lei, ma da un altro lato mi fa stare male" continuò poi Bob lasciando da parte la rabbia e mettendo in primo piano la tristezza iniziando a piangere.
Eliza lo abbracciò, le dispiaceva vedere in questo stato il suo migliore amico. Quando si staccarono, Bob fece una mossa avventata: baciò Eliza. La bionda subito dopo si tirò indietro, ma Bob con forza la spinse contro il muro e continuò a baciarla con foga. Quei baci ad Eliza non piacquero affatto, non avevano niente a che fare con quelli di Alycia. Eliza cercò di dimenarsi, invano.
Alycia, che in tutto ciò stava cercando Eliza per confrontare dei documenti, la cercò ovunque non trovandola. Non essendo in ufficio, la mora pensò subito che si potesse trovare in cortile. Andò sul posto e vide quella scena, quella scena alla quale non avrebbe mai voluto assistere. Velocemente, corse nella loro direzione, staccando Bob da Eliza, la quale cadde poi per terra impaurita.
Bob, infastidito da ciò, spinse la ragazza mora per terra, urlando che gliel'avrebbe fatta pagare cara oggi stesso.
IL POMERIGGIO, A CASA
Alycia si trovava sul divano accanto alla moglie"Quell'animale... più ci penso e più mi arrabbio" parlò Alycia
"Non ci pensare più, amore mio, ciò che è successo purtroppo è successo, cerca di liberare la tua mente da questo pensiero"
"Come faccio a non pensarci, ti stava praticamente per stuprare! Stava per far del male a mia moglie!" continuò Alycia in preda alla rabbia
Eliza, per calmare la moglie, la baciò e poi l'abbracciò. Alycia si calmò, lasciando spazio all'amore per sua moglie, e iniziò ad accarezzarla dolcemente. Suonarono poi alla porta. La mora si alzò e aprì.
"Signorina, lei è in arresto per aver picchiato pesantemente il signor Morley che ha sporto denuncia. Si è presentato alla stazione di polizia con parecchi lividi sul corpo, un occhio nero e graffi che lei gli ha arrecato. In evidenza di prove, noi la dichiariamo ufficialmente in arresto. Ha il diritto di rimanere in silenzio, qualsiasi cosa lei dica potrebbe essere utilizzata in tribunale contro di lei" parlò un agente che uscì le manette
Eliza strabuzzò gli occhi, non poteva averlo fatto davvero. Bob si era procurato da solo quei graffi, solo per fargliela pagare in maniera definitiva. Alycia non oppose resistenza, si fece mettere le manette e fu portata via, mentre Eliza le correva dietro in lacrime. Prima di entrare in macchina, la mora guardò profondamente la bionda e le urlò forte e chiaro un: "Ritornerò presto!", detto ciò, entrò nel veicolo e chiusero la portiera.
La bionda affranta poi, dovette assistere alla partenza della moglie, ingiustamente punita, verso il carcere femminile della loro città.
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•| 《Vittime Del Destino》/|\ Elycia |•
FanficQuesta è la storia di due ragazze, i loro nomi sono Alycia e Eliza. Due vittime del destino crudele.