"Presto! Fate largo!"Due uomini entrarono in ospedale spingendo una barella. La persona su quella barella era una ragazza. Alcuni medici accorsero e notarono che la ragazza era Alycia, la fidanzata di Eliza, un medico che lavora in quest'ospedale. Subito uno di loro, il dottor Morley, la portò in sala operatoria e le coprì il viso per non far scoprire alla sua collega lo spiacevole accaduto.
Poco dopo, Eliza si avvicinò ai suoi colleghi per capire la situazione. La dottoressa Turco prese parola:
"Si tratta di una ragazza di dubbia identità. Riporta varie ferite sparse nel corpo, gravi fratture all'omero e a tre costole. Oltretutto pare abbia sbattuto fortemente la testa, il che le ha causato l'apertura parziale della testa."
"Oh dio, bisogna operarla immediatamente!"I dottori si prepararano all'intervento. Lavate le mani, messi guanti e mascherine, Eliza entra in sala operatoria e nota che la ragazza che deve essere operata ha il viso coperto, ma non dà tanto peso. L'intervento ha inizio.
Nonostante vi siano state complicazioni, è andato a buon fine. Il paziente è stato portato in una stanza.
"Eliza, devo dirti una cosa..." dice il dottor Morley
"Dimmi tutto Bob"
"Vieni, seguimi..."Bob porta Eliza nella stanza in cui è stata mandata la ragazza con il viso coperto. Eliza ancora non capiva. Bob si avvicina al paziente e le toglie ciò che copriva il suo volto.
"Oh mio dio, Alycia!" Eliza accorre subito vicino al paziente che si rivelò essere la sua dolce metà. Alla dottoressa caddero dagli occhi lacrime amare. Le prese la mano.
"Io te l'avevo detto che non dovevi partecipare, ti avrebbe fatto molto male e invece tu hai voluto combattere lo stesso..." dice Eliza ormai piangendoAbbassò il viso sempre lacrimando e le diede un bacio a stampo.
Prima di passare avanti, facciamo un passo indietro. Perchè Alycia è finita all'ospedale? Perchè Eliza parla di uno 'scontro'?.
Tutto iniziò due giorni prima. Alycia è una combattente e si sarebbe dovuta sfidare con un campione che detiene un titolo mondiale importante, Roan. In quel combattimento il titolo era in palio e Alycia voleva vincerlo a tutti i costi.
Alycia ed Eliza si trovavano sul loro letto. Eliza era con la testa appoggiata sul petto di Alycia mentre parlavano.
"Domani ci sarà uno scontro difficile, potrei vincere un titolo molto importante..."
"Alycia, ti prego non combattere, è molto forte, non potrai mai batterlo"
"Si che posso invece!"
"Non voglio perderti, Alycia, io ti amo molto e perderti per me sarebbe come una fucilata dritta nel cuore..." disse stringendola a sé
"Non mi perderai affatto, vincerò e poi festeggeremo insieme"Eliza alza la testa dal suo petto e la guarda.
"Lo sai pure tu che è praticamente impossibile che tu vinca, ti supplico non andare" dice quasi scoppiando in lacrime
Alycia si mette faccia a faccia con Eliza e le accarezza la guancia sorridente.
"Non perderò, promesso"Eliza si avvicina e la bacia, come se potesse essere l'ultima volta.
IL GIORNO SEGUENTE
Eliza è a lavoro, come sempre, e Alycia si reca nel luogo in cui avrebbe dovuto combattere. Arrivata, va ad allenarsi per dare il meglio di sé. L'incontro sta per avere inizio, prima però, Titus detta le regole del combattimento.
"In single combat, there is but one rule... someone must die today! You may begin."
Roan si scaglia subito contro Alycia, la quale riesce a difendersi e a contrattaccare. Riesce a colpirlo varie volte procurandogli delle ferite. I due continuarono la sfida, ma tra pugni, calci e spinte, Alycia cadde per terra e Roan continuò a picchiarla. La ragazza sputò molto sangue e respirava a fatica. Chiuse gli occhi e Roan fu dichiarato vincitore dello scontro.
Trasgredendo la sola regola che c'era, chiamarono subito un'ambulanza, la quale, di fretta arrivo e con altrettanta fretta raggiunge l'ospedale.
Tornati al presente, Alycia si sveglierà? Avendo sbattuto la testa si ricorderà della sua amata Eliza?
Questo lo scopriremo soltanto prossimamente.
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•| 《Vittime Del Destino》/|\ Elycia |•
FanficQuesta è la storia di due ragazze, i loro nomi sono Alycia e Eliza. Due vittime del destino crudele.