Prologo

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"Best way to not get your heart broken is pretend you don't have one"

In pochi mesi la mia vita era stata completamente sconvolta, prima ero una normale ragazza di sedici anni che frequentava una scuola normale e con degli amici quasi normali, mentre adesso la mia vita era tutt'altro che normale. Poche settimane dopo il mio compleanno mi ero trasformata in un vampiro, lo so, può sembrare assurdo, ma è così; poi mi sono trasferita in una scuola di vampiri, e fidanzata con il mio insegnante privato e guardia del corpo, Adrien von Hagen. Lo amavo, lo amavo tantissimo, ma nonostante questo ero riuscita a rovinare tutto. Durante la sera del 27 Dicembre, io ero in discoteca e c'era anche Jack, il mio ex ragazzo e uno stronzo di prima categoria, mi aveva fatto ubriacare e poi mi aveva portata in bagno e se non fosse stato per Mike, il mio migliore amico, probabilmente avremmo fatto sesso. Una volta rientrata a casa avevo raccontato tutto a Adrien, che, ovviamente, non l'aveva presa per niente bene, e ora mi evitava e non mi rivolgeva la parola; in fondo, però, non aveva tutti i torti, certo ero ubriaca, ma non mi sarei dovuta ubriacare, non con Jack.

Erano tre giorni che me ne stavo in camera mia a piangere sul letto e neanche il gelato riusciva ad aiutarmi, Emily continuava a chiamarmi, ma io non volevo sentire nessuno e così il mio telefono continuava a squillare. L'unica persona che avrei voluto vedere era Adrien, speravo che bussasse alla mia porta, che mi abbracciasse e che mi perdonasse, in fondo l'aveva detto lui che era impossibile essere arrabbiati con me per molto; ma evidentemente aveva cambiato idea.

Aprii la finestra, l'aria era fredda e mi fece rabbrividire, ma nonostante questo decisi di uscire a fare una passeggiata da sola, forse mi avrebbe aiutato a pensare un po' di meno a lui, anche se dubitavo che ci fosse qualcosa in grado di distrarmi un po'. Dopo pochi minuti di passeggiata mi ritrovai Emily che camminava affianco a me, ma stranamente non parlava.

-Oh Rose, mi dispiace tantissimo, Mike mi ha raccontato tutto, mi sento in colpa, insomma se io non avessi insistito tanto tu non saresti venuta e...- la interruppi con cenno della mano

-Non è colpa tua, e solamente colpa mia- dissi e le lacrime iniziarono rigarmi il viso.

-L'hai detto a Adrien. Vero?-

-Non potevo non dirglielo,quando sono tornata a casa mi ha visto e si è preoccupato, e io non sono riuscita a non dirglielo-

-Oh, non la presa bene. Vero?- annuii -Ci parlo io con lui, in fondo non è colpa tua, eri ubriaca-

-Si, ma non è una scusa, non mi sarei mai dovuta ubriacare con Jack, giuro che se lo vedo lo ammazzo. E ti prego non parlare con lui, potresti peggiorare la situazione-

-Dove stai andando?- mi chiese per cambiare argomento

-Da nessuna parte, volevo solamente fare una passeggiata da sola-

-Mi dispiace, ma non ti lascerò sola, sei triste, e le persone tristi fanno cose folli da sole e in quanto tua migliore amica non posso la sciarti fare cose folli... Non da sola perlomeno-

-Non voglio fare cose folli, voglio solo pensare- dissi sperando che capisse

-È proprio questo il punto, tu non devi pensare, in questo momento pensare ti distrugge-

-E chi ti dice che non sia quello che voglio-

-Perché tu non puoi arrenderti, devi lottare e riprenderti Adrien- era evidente che non avrebbe capito

-Non posso lottare, se provo a parlargli non mi ascolta, ho distrutto tutto e ora è giusto che distrugga anche me-

-Non dire stupidaggini, ora andiamo, ti fai una bella bevuta di sangue, poi ti rilassi e poi andiamo a fare un po' di buono e sano shopping compulsivo- alzai le mani in segno di resa, ormai avevo capito che non mi avrebbe lasciata da sola.

Quando tornai a casa non mi sentivo bene come credeva Emily, poggiai le buste in soggiorno e poi andai in cucina per bere un bicchiere d'acqua e poco dopo arrivò Adrien, che come mi vide fece per tornare indietro ma gli afferrai la mano e lui si voltò.

-Ti prego smettila, smettila di ignorarmi, smettila di evitarmi, parlami, dimmi qualcosa-

-Non so cosa dirti- disse con un tono un po' indifferente

-Una volta mi hai detto che era impossibile rimanere arrabbiati con me a lungo- dissi piangendo

-Ora ho cambiato idea-

-Dimmi come fai a fare finta di niente, a fare finta che non ci sia mai stato niente tra noi, perché io non ci riesco- si liberò dalla mia presa e se ne andò senza rispondermi.

Un sacco di domande iniziarono a tormentarmi.

Mi avrebbe mai perdonata? Sarebbe potuto tornare tutto come prima?

Ma era soprattutto una perseguitarmi:

Mi amava ancora?

* Spazio Autrice *
Ecco a voi il prologo del sequel, spero che vi piaccia❤️
So che vi avevo detto che avrei scritto capitoli più lunghi e questo, invece, è cortissimo, ma gli altri saranno più lunghi.
Vi piace la citazione? (È riferita a Adrien)
Commentate e votate❤️
Ciaooooo❤️❤️❤️❤️

* Spazio Pubblicità *
Potete leggere:
The Demon Inside di LysGrigori
Libera di scegliere di carol1303
E seguire
LysGrigori
carol1303
Unknown
Scusate se ho dimenticato qualcuno, nel caso ditemelo e vi aggiungo o vi pubblicizzo direttamente nel prossimo capitolo.

Ciaooo ❤️❤️❤️
e
Buon San Valentino❤❤️😘😘️

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