~Life is full of surprises~
Erano le cinque del pomeriggio e stavo iniziando a pensare a cosa mettermi la sera, certo, con Sam avevamo deciso di vederci verso le dieci e mezza, ma non avevo la più pallida idea di cosa mettere e quindi iniziai a pensarci con un po' di anticipo. Provai e riprovai un sacco di volte un paio di vestiti, ma nessuno mi convinceva o forse mi convincevano tutti e non sapevo quale scegliere, insomma avevo le idee un tantino confuse. Alla fine decisi di chiedere aiuto a Daniel, così andai davanti alla sua stanza e bussai, dopo un po' aprì e dal suo sguardo esasperato capii che probabilmente si era già fatto un'idea del perché io fossi lì.
-Devi aiutarmi: è una questione di vita o di morte- dissi fingendo di essere più disperata più di quanto non fossi realmente.
-Prima che tu dica altro, sappi che non ti accompagnerò a fare shopping- ah lo shopping che bella idea, effettivamente avevo proprio bisogno di un po' di sano shopping compulsivo, che bella idea che mi aveva dato, e io che ero andata da lui solo perché mi aiutasse a scegliere un vestito tra quelli che già avevo.
-Ottima idea, un po' di shopping è sempre la soluzione.- dissi dandogli dieci minuti per prepararsi, questa volta ero già pronta, non avevo intenzione di sentire di nuovo le sue noiosissime lamentele su quanto fossi lenta a prepararmi, e poi, diciamocelo, è impossibile metterci dieci minuti non ce l'avrebbe fatta neanche lui; o almeno credevo, sarei dovuta stare zitta, perché uscì dalla camera in meno di cinque minuti, non so come fosse possibile una tale impresa ma ci riuscì, probabilmente era solo un caso fortunato.
-Ti ricordo che non hai tempo infinito, quindi fai in fretta e non ti venga in mente di provare ogni vestito.- disse rassegnato mentre aspettavamo il taxi.
Inutile dire che non lo ascoltai misurai un sacco di vestiti, persi il conto, ma credo che fossero più di una ventina. Alla fine optai per restringere la lista a cinque e poi avrei scelto con calma, in albergo, quale indossare. Daniel era felice che quell'inferno fosse finalmente finito, ma in realtà non era così: avevo bisogno di qualcuno che mi aiutasse a scegliere tra quei cinque, da sola non ce l'avrei mai fatta, era già stato troppo difficile scegliere quali scartare dalla prima lista, figuriamoci restringerla ulteriormente. Non fu per niente facile convincere Daniel ad aiutarmi ancora, ma ci riuscii e seguendo il suo consiglio optai per un vestito color pesca, con scollo a cuore e impreziosito con dei cristalli. Feci i boccoli ai capelli e mi truccai leggermente. Ovviamente chiedere di arrivare in orario era troppo, ma fortunatamente arrivammo solo dieci minuti in ritardo e il fratello di Sam non era ancora arrivato. Io e Sam parlavamo di vestiti e scarpe, mentre Daniel e Ryan ci guardavano esasperati, poi Sam mi disse che aveva intravisto suo fratello e sparì tra la folla.
-Spero che non ti dispiaccia, ho invitato degli amici, li ho conosciuti da poco, molto poco effettivamente, ma sono simpaticissimi, vedrai li adorerai- sentii di nuovo Sam, mi girai per vedere dove fosse e me la ritrovai davanti, con suo fratello... con Adrien, come avevo fatto a non pensarci prima, ero stata una stupida: Samantha Jane, la sorella di Adrien si chiama Jane ed ecco perché sapeva tutte quelle cose sui vampiri. Rimasi palesemente spaesata alla vista di Adrien e Sam se ne accorse.
-Vi conoscete già?- chiese un po' perplessa.
-No, ho solo avuto un déjà vu- spiegai.
-Adrien, loro sono Kate e Daniel; Kate e Daniel lui è Adrien-
-Kate, che bel nome- mi disse con una sottilissima punta di sarcasmo.
Durante tutta la serata non ebbi neanche un'occasione per parlare da sola con Adrien, eravamo seduti su un divanetto che circondava un tavolino, sorseggiavo il mio drink, senza avere la più pallida idea di cosa fosse, non ero un'esperta in materia e inoltre nessuno in quel posto parlava inglese, tutti parlavano russo: così mi dovetti affidare a Sam che comunque non seppe tradurmi in inglese il nome del drink, probabilmente neanche esisteva in inglese. In poche parole stavo sorseggiando qualcosa, senza sapere che cosa fosse e che con buone probabilità era superalcolico, non sapevo se mi sarei ubriacata prima con quel drink o con la raffica di parole e domande che uscivano dalla bocca di Sam. Faceva un sacco di domande a Adrien: su come fosse Londra, su come fosse andato il viaggio in aereo, e altre domande del genere, le solite domande che si fanno quando qualcuno torna da un viaggio.
-Oh e non hai ancora finito di raccontarmi tutto dell'America, hai conosciuto qualcuno, una ragazza magari, hai trovato una ragazza?- oddio faceva più domande di mia nonna quando andavo a trovarla dopo un mese; era tutto così imbarazzante, la conversazione era solo tra lei e Adrien, io, Daniel e Ryan ci guardavamo in torno senza sapere cosa fare.
-Sì, ho conosciuto una ragazza, si chiama Rose, la adoreresti: è così simpatica, così solare e spensierata, così dolce e poi è bellissima.- quelle parole mi fecero venire un incredibile voglia di gettarmi tra le sue braccia, di baciarlo e di non farlo più scappare o di non permettere a nessuno di allontanarlo di nuovo da me. Lui per me era una di quelle persone senza la quale non puoi vivere, che sanno a cosa stai pensando prima che tu possa dirlo, che ti capiscono, che ti ascoltano, che ti amano per quello che sei e non ti cambierebbero per nulla al mondo, perché anche loro anche le tue imperfezioni sono perfette.
-Solo che è così impulsiva e testarda, a volte mi fa diventare matto.- disse sorridendo, Sam lo guardava aspettando che continuasse.
-Ma la amo anche per questo.- Inutile dire che Sam rincominciò a fare un sacco di domande, voleva sapere tutto e non vedeva l'ora di conoscere la ragazza di Adrien, non sapeva di averla davanti. A fine serata io e Adrien ci scambiammo i numeri di telefono e poi tornai in albergo con Daniel.
-Ora che hai trovato Adrien cosa farai?- mi chiese.
-Aspetta, tu conosci Adrien?- chiesi stupita.
-Sì, e anche piuttosto bene, eravamo compagni di stanza quando andavamo a scuola.- spiegò
-Perché non me l'hai mai detto?-
-Perché tu non me l'hai mai chiesto-
Il telefono iniziò a squillare, era Adrien, risposi dopo averci pensato un attimo, ero certa che non fosse per niente d'accordo col fatto che io fossi a Mosca.
-Ehi Adrien- lo salutai, ricambiò il saluto, ma non mi sembrò molto entusiasta.
-Dobbiamo parlare, dov'è l'albergo? Passo a prenderti- gli diedi l'indirizzo e fu lì in meno di un quarto d'ora, non sapevo se essere contenta, perché finalmente sarei potuta stare un po' da sola con lui; o essere preoccupata, perché i "dobbiamo parlare" non promettono mai niente di buono.*Spazio Autrice*
Ecco a voi il nuovo capitolo, spero che vi piaccia😘
Ora che la scuola è praticamente finita dovrei riuscire a pubblicare più spesso.
Farò del mio meglio ❤️
Grazie 1❤️❤️❤️ a tutti per i voti, i commenti, le visualizzazioni e soprattutto per la vostra pazienza infinita.
Per favore continuate a leggere, votare e commentare😘
Siete fantastiche/fantastici❤️
Ciaoooooo❤️
P.S. scusate eventuali errori 💕
Nella foto c'è il vestito che indossava Rose.
STAI LEGGENDO
Our Blood
Vampire"Sentii il cuore spezzarsi in mille frammenti, era come un puzzle che non sarei riuscita a ricomporre da sola, perché lui aveva i pezzi, glieli avevo dati io, perché senza di lui la mia vita era vuota. Avrei dato qualunque cosa perché tutto fosse di...