Capitolo 29

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~Don't be afraid of your feelings~

La Grey ci guardava, evidentemente incuriosita e piuttosto sorpresa, aspettando che ci decidessimo a parlare, ma nessuno dei due diceva niente. Non era come mi immaginavo che sarebbe stato, insomma credevo che saremmo entrati e che tutto sarebbe filato liscio, che avremmo esposto il discorso che ci eravamo preparati e che la Grey si sarebbe limitata a sorridere ed annuire senza mai interromperci e che poi alla fine il nostro piano si sarebbe rivelato effettivamente efficace. C'era solo un problema: nessuno dei due parlava, lei continuava a fissarci, passava con lo sguardo da me a Chris, da Chris a me, la cosa ci metteva a dir poco sotto pressione, come se non lo fossimo già stati abbastanza.
-Insomma, vi volete decidere a parlare: non ho tutto il pomeriggio, quindi o sputate il rospo o ve ne andate- disse visibilmente irritata, io e Chris ci scambiammo uno sguardo e subito dopo iniziammo a parlare contemporaneamente ma dicendo due cose diverse, la preside sbuffò, ci fece segno di fermarci e poi mi diede la parola.
-Allora... io e Chris l'altro giorno, siamo passati... siamo passati per caso attraverso il corridoio degli insegnanti e da una stanza provenivano strani rumori, sembrava che qualcuno stesse recitando qualcosa, tipo una poesia, ma in un'altra lingua, in latino, ci siamo avvicinati per sentire meglio, insomma... sapevamo che non erano affari nostri, ma... non importa, l'abbiamo fatto comunque. Da vicino si sentiva meglio, molto meglio, era la stanza della professoressa Crystal Moorfield, e siamo convinti che quelle che uscivano dalla sua bocca sembravamo le parole di un sortilegio- spiegai, non era stato il discorso perfetto che avevo in mente, ma pregai di essere stata convincente.
La Grey continuava a fissarci, ci studiava attentamente con lo sguardo, seguiva ogni nostro movimento, anche il più minimo e insignificante, cercava segni che potessero dirle che stavamo mentendo, probabilmente non era la prima volta che qualche studente andasse da lei per parlare dei professori, insomma c'era sempre qualche insegnante antipatico di cui gli studenti cercavano di liberarsi, ma solitamente erano accusati di qualche scappatella con gli alunni o cose simili. Era evidente dal suo sguardo che mai nessuno prima di noi era andato da lei con accuse tanto gravi, anche perché, probabilmente, nessuno avrebbe mai osato muovere accuse del genere solo per farsi cambiare insegnante.
-Avete idea di quanto siano pesanti le vostre accuse? Avete idea di che cosa significhi? È Crystal Moorfield, probabilmente, l'anno prossimo suo padre sarà a capo del Consiglio. Anche una semplice perquisizione causerebbe un colossale scandalo, probabilmente il più grave degli ultimi cento anni- si alzò dalla sua poltrona e cominciò a camminare avanti e indietro per l'ufficio, farfugliando qualcosa d'incomprensibile di tanto in tanto, sembrava che si fosse dimenticata della nostra presenza.
-Potrebbe perquisire le stanze di tutti i professori, in questo modo non nessuno sospetterà niente- suggerì Chris dopo qualche minuto, e finalmente la Grey si fermò.
-Grazie per il suggerimento, lo terrò a mente. Ora potete andare. Esigo il massimo riserbo su questa faccenda- disse e, dopo averle assicurato che non avremmo parlato della cosa con nessuno, ci alzammo, ma quando stavamo per aprire la porta per uscire finalmente da quel dannato , ci fermò.
-Solo una curiosità: cosa ci fate voi due insieme?- alzai gli occhi al cielo, persino la preside, che probabilmente sapeva dei nostri rapporti poco amichevoli, si era resa conto dell'assurdità della situazione.
-Siamo fidanzati- disse Chris, e, proprio mentre lui lo diceva, io affermai che eravamo quasi amici, la Grey inarcò un sopracciglio e ci guardò incuriosita.
-Stiamo ancora definendo i rapporti- si affrettò a dire Chris e finalmente uscimmo.
-Riesci a crederci ci siamo riusciti, il mio piano a funzionato davvero- lo guardai, ero scioccata, avevamo messo in atto un piano che lui credeva che non potesse funzionare.
-Sai era la prima cosa che mi è venuta in mente, credevo che tu l'avresti bocciata, ma non l'hai fatto, e quindi, ovviamente, non potevo farlo neanche io. Insomma, bocciare una mia idea come potrei mai farlo?- disse, ero senza parole, possibile che non si rendesse conto che ce l'eravamo cavata con così poco solo perché, probabilmente, la Grey non aveva tutte le rotelle al posto giusto. Gli diedi uno schiaffo.
-Ehi, perché mi hai dato uno schiaffo?- disse con una mano sulla guancia che gli avevo appena colpito.
-Primo, perché abbiamo agito con un piano nel quale non credevi, e questo solo per orgoglio; secondo, hai idea di quanti pettegolezzi circoleranno su di noi?? Lo sanno tutti che la Grey è una pettegola, lei parla di tutto e di tutti con i professori e la sua segretaria e con chiunque lavori in questa scuola, poi gli insegnanti ne parlano tra loro, qualche studente li sente per caso e nel giro di un giorno tutt'a la scuola lo sa. Insomma siamo una scuola che si trova in una parte sperduta del Montana, siamo nel bel mezzo del nulla, qui tutto fa notizia- dissi, stavo quasi urlando, ma fortunatamente l'intero corridoio era vuoto. Mi rendevo conto di aver esagerato: non sapevo se la mia fosse rabbia, frustrazione, ma avevo bisogno di sfogarmi e Chris era la prima persona che mi era capitata davanti.
-Okay... allora: primo non importa che io non avessi fiducia nel piano, perché tu ne avevi e secondo chi se ne importa dei pettegolezzi e poi sai quante ragazze vorrebbero essere fidanzate con me, a molte basterebbe anche solo un pettegolezzo, quindi fa un bel respiro e goditi la vita- lo disse con quel suo tono egocentrico e spavaldo che mi irritava da morire, come se lui avesse sempre ragione e, anche se sulla prima parte non aveva tutti i torti, la seconda era tra le cose più stupide che avessi mai sentito.
-Ah davvero? Perché io non vedo tutte queste ragazze, insomma da quant'è che sei solo? Ad occhio e croce direi da diversi mesi- urlai, ero così arrabbiata, non potevo sopportarlo, odiavo quando iniziava a darsi un sacco di arie.
-Vuoi sapere una cosa? Potrei chiedere il numero alla prima ragazza carina che passa e scoparci tra dieci minuti, ma non voglio- adesso stava urlando anche lui, se qualcuno fosse passato per quel corridoio avrebbe giurato che fossimo fidanzati anche senza aver sentito alcun pettegolezzo, ma fortunatamente, di solito, la gente evitava il corridoio che portava direttamente all'ufficio della preside.
-E allora cosa vuoi?- gli chiesi urlando, non lo sopportavo, avrei voluto prenderlo a schiaffi.
-Voglio te- urlò e subito dopo, prima che potessi dire qualcosa, mi baciò, era il miglior bacio che qualcuno mi avesse mai dato, non riuscivo, non volevo smettere di baciarlo.
-Camera mia?- chiese Chris riprendendo a baciarmi subito dopo e io annuii.

~Spazio Autrice~
Scusate se vi ho fatto aspettare più di quanto vi avessi promesso❤️
Spero che il capitolo vi piaccia😘
Grazie mille a CarlaStefanile , michi220105 e a giadi52 per avermi spronato a scrivere❤️
E grazie a tutti quelli che leggono, votano e commentano😘

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