Capitolo 4

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Andammo a dormire alle 04:00, dopo aver bevuto qualche birra e aver fumato qualche sigaretta, penso che erano sigarette, e dopo una lunga chiacchierata.

Ci svegliammo alle 10:40 e dopo aver fatto colazione, andammo in quel negozio.

Entrammo e il commesso ci guardò male, forse perchè eravamo vestiti male o forse perchè era razzista ma la cosa poco mi importava.

Comprai un bel pò di quelle magliette che erano comode e aveva ragione Wayne, non si sentiva per niente che erano a maniche lunghe, era come avere una maglietta a maniche corte.

Dopo aver pranzato al volo ed aver messo in carica il telefono, andai a casa di Riri.

Dopo aver combattuto molto con i suoi capelli, era tornata rossa, aveva un trucco leggero un pò di matita sugli occhi e un rossetto color pesca sulle labbra che neanche si notava.

Aveva numerose collane e dei orecchini a cerchio, una giacchetta bianca con delle strisce nere ed una maglietta nera e dei jeans sempre neri.

In poche parole era la perfezione... Perché era?

Lo capirete presto.

Andammo al centro commerciale.

Poi arricò la domanda cruciale:

"Perchè hai una maglietta a maniche lunghe?"

"Per comodità"

Tentò di alzarmi le maniche ma io tolsi il braccio con forza.

"Vedi! Ti volevo parlare di questo! In questi giorni sei scomparso! Non rispondi hai miei messaggi, alle mie chiamate e non mi hai più cagato! Perchè?! Quelle poche volte che ti vedo sei così chiuso... Non è più come era prima."

"Ma che stai dicendo amore" gli dissi mentre le scansavo i capelli dal suo bellissimo viso, poi continuai

"Ho avuto molti problemi, dovevo stare vicino a mia madre... Ha volte pensi solo a te stessa! Ma è questo che mi piace di te!" conclusi il discorso dandogli un bacio

Verso le 20:30 tornai a casa.

Fu una giornata fantastica.

La mia vita ormai stava riandando a gonfie vele, feci anche un provino per una casa discografica, lo superai ma ero sempre più impegnato e non riuscivo a vedere quasi mai Riri.

Un giorno gli inviai un messaggio con su scritto:

"Dobbiamo parlare, vengo a casa tua tra un'ora."

La risposta fu:

"Okay"

Verso la 16:45 andai a casa sua, lei mi venne incontro voleva darmi un bacio, ma la fermai.

"Che hai amore?"

"Emh... Riri ti devo dire una cosa importante"

"Mi devo preoccupare?"

"Allora... Come sai sono impegnato con molti provini per entrare in quella casa discografica, non riesco a vederti quasi mai e la cosa mi sta sfuggendo dalle mani.

Quello che voglio dirti è che..." non riuscii a finire la frase che lei mi interruppe

"In pratica mi vuoi mollare... Giusto?!" mi disse con le lascrime agli occhi

Io rimasi in silenzio

"Sei uno stronzo! Sei come tutti gli altri! Ti odio! Ti odio! Per me sei morto!" urlò mentre mi dava degli spintoni

Subito dopo corse dentro casa sua sbattendo la porta, si affacciò dalla finestra e lanciò un peluche che gli avevo regalato per San Valentino, poi accartocciò delle foto di noi e le tirò dalla finestra, alcune le aveva strappate o colorate.

Mi sentivo una merda ma é quello che volevo in fondo era quello che volevo.
Misi la carriera davanti all'amore, avrò sbagliato? Forse si, ma in quel momento desideravo solo il successo.

Dopo aver lasciato Riri, mi preparai per il provino che avrebbe deciso il mio futuro di rapper.

Arrivato il giorno del provino il destino mi volle punire, persi la voce e così eto automaticamente finito.
Avevo perso tutto: la ragazza dei miei sogni, i miei amici tutto per uno supido sogno che alla fine non si è realizzato.

Mi rivenne la depressione e l'istinto suicida si era riacceso.

Entrai in bagno, chiusi la porta a chiave, impugnai le forbici e mi guardai allo specchio.

Vedevo solo um fallito che ormai aveva preso a tutto.

Mi incominciai a tagliare, feci numerosi tagli su tutte e due le braccia, poi nei tagli che avevo fatto spinsi le forbici sempre più giù.

Dopo circa mezz'ora vidi una luce bianca che veniva verso di me.

Era la fine....

MUSIC ACADEMY  2 (#Wattys2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora