Harry aveva capito che di certo Niall fosse molto furbo: si comportava propositamente dall'amico buono e simpaticone, intanto però riuscì a ricavare delle importanti informazioni, nel corso del tempo, su Jacob e Michael come ad esempio il fatto che il primo per due anni si fosse ritrovato in una brutta situazione a causa dei vari stupefacenti che assumeva e spacciava, mentre sul secondo scoprì che avesse una parte della propria casa abusivamente. Certamente non cose che si dicono al primo che passa e Niall, assolutamente, non era il primo messo lì per caso.
Era tutto studiato naturalmente, poco alla volta, ma con leggerezza e simpatia, tirava tutto fuori. Il nostro guardone però faceva ciò per cui era stato assunto il nuovo cameriere molto meglio, ma soprattutto anche gratis.
Proprio per quanto riguarda il tema della non casualità, esattamente la sera successiva al suo arrivo Niall organizzò una festa ed Harry ne sapeva la motivazione: doveva coprire il signor Malik e quel signor Tomlinson, di cui ancora non sapeva nulla.
Però non poteva essere così ovvio da non presentarsi alla serata, quindi decise di attuare uno stratagemma. Per quanto avesse capito, l'intenzione del biondo era quella di invitarli verso le undici di sera, così da trattenerli fino alle quattro di mattina, più o meno, ma comunque se fossero anche rimasti a dormire lì la cosa non creava problemi, anzi, era ancora meglio. Data quest'informazione il riccioluto riuscì più o meno a farsi un'idea del possibile orario: l'una e mezza o le due.-Ragazzi allora stasera venite tutti?
-Certo biondo!
Niall subito pose la domanda poco dopo il suo ingresso, con un grande sorriso a contornare il viso. Doveva assicurarsi che il tutto andasse per il meglio, rassicurazione che ebbe da parte di Jacob e Michael.
Il nostro cameriere parve non sentire nulla, anche perché si trovava vicino alle casse; il nuovo arrivato si avvicinò saltellando e sorridente a quest'ultimo, ripetendo la stessa domanda fatta una volta entrato.-Certo Ni! Mi raccomando però, mi devi far provare quelle tortillas che hai assicurato essere buonissime!
-Ovviamente Har! Non so se alle undici di sera siano tanto buone e carine come a stomaco vuoto, ma te le ho promesse, parola di elfo.
Magari il discorso sui nomignoli che l'irlandese da a sé lo lasciamo per un altro giorno. Ora torniamo sulla nostra questione principale: la festa che sarebbe avvenuta la sera stessa. Il nostro guardone per la prima volta era sul serio in difficoltà su quello che avrebbe dovuto indossare, insomma Niall era un estraneo quindi avrebbe potuto mettere una delle sue camicie e gli stivaletti in camoscio, ma dato che comunque stava facendo qualcosa in casa avrebbe potuto anche stare comodo e sportivo. Venti minuti vennero spesi a guardare l'armadio in camera propria e solo a quel punto si rese conto di quanto anche quello, come tutta la sua abitazione, conoscesse poco e questa cosa ovviamente era causata non solo dall'assenza giornaliera, ma anche notturna.
Alla fine scelse una una maglietta a mezza manica nera, degli skinny jeans del medesimo colore e degli stivaletti in camoscio. Appena pronto prese le proprie solite cose e si diresse all'indirizzo che aveva appuntato.-Oh Harry! Sei arrivato finalmente, ti volevo dire che c'è anche una mia cara amica, si chiama Stacy-
Mentre il ragazzo parlava, privava Harry della propria giacca, che aveva messo perché fa sempre un po' freddo nelle sere di agosto, e lo guidava verso il salotto di casa propria.
-Non aveva dove stare quindi ho deciso di invitarla al nostro mini party se per te non è un problema.
-Assolutamente no! Anzi, non dovresti neanche dirlo, dopotutto è casa tua e tu decidi chi invitare e non.
Dopo dei sorrisi corrisposti e la presentazione della ragazza, annunciata poco prima da Niall, si diede inizio alla serata, la quale trascorse molto bene, o almeno fu così fino a quando verso la mezzanotte Jacob, veramente molto ubriaco -data la grande presenza di alcool offerta dal padrone di casa- iniziò a dare contro la povera ragazza, la quale molto spaventata dalla situazione, a malapena sapeva cosa rispondere, o anche solo capire come si facesse.
-Sei una troia! Non puoi uscire con questo scollo, poi è ovvio che tutti ti guardino. Per un uomo è normale cada lì l'occhio nel momento in cui esci praticamente nuda!
La situazione fortunatamente venne bloccata dagli altri tre ragazzi, i quali erano sobri.
-Se vuole vestirsi così non sono cazzi tuoi, sei tu il pervertito che guarda, potresti anche non farlo e trattenere gli istinti da animale di merda!
Proprio nel bel mezzo dello scontro, dopo aver pronunciato queste sue stesse parole, Harry ricevette una telefonata, alla quale rispose allontanandosi perfino dai ragazzi. A questi ultimi, una volta riavvicinatosi, spiegò che lo avesse chiamato sua sorella, dicendogli che purtroppo sua nonna fosse appena finita in ospedale, motivazione per cui doveva correre a casa ad aiutarla. Inoltre si rese disponibile anche nel riportare Jacob a casa propria, date le sue condizioni indecenti.
Neanche a farlo di proposito, erano esattamente le due meno un quarto di mattina.
Sappiamo tutti la realtà della situazione, ma ovviamente Harry aveva anche un'ottima capacità nel rendersi sempre credibile, di fatto si fece vedere persino con gli occhi leggermente lucidi ed addirittura il naso un po' rosso, cosa che gli davvero succedeva quando era sul punto di piangere.
Uscì dalla casa dopo aver salutato con grande dispiacere il biondo, la povera Stacy ed anche Michael, caricando invece nella propria auto il ragazzo ubriaco, il quale si affrettò a riportare a casa.Fece di fretta perché assolutamente doveva arrivare in tempo a quell'incontro.
Doveva vedere quel Tomlinson che, di tutte le figure conosciute in quei giorni, era l'unica a non aver ancora inquadrato.Alle due e ventitré era alla postazione di gioco.
Si mise comodo nel proprio classico cespuglio e fu sul serio fortunato, perché ancora nessuno doveva farsi vivo in quel posto. Ma comunque non ci volle molto all'arrivo di una moto nera opaca ed una jeep, del medesimo colore.
Da entrambi i mezzi scesero due figure: una più bassa ed un altra invece leggermente più alta, che naturalmente corrispondeva a quella del signor Malik.-Malik.
-Ma cosa sono tutte queste formalità boobear? Sono io!
-Hai ragione, vieni qui.
Dopo essersi salutati in modo amichevole, si sedettero proprio sul tronco che sistemarono quella prima sera in cui il nostro guardone li vide arrivare.
Osservava attentamente questa nuova figura, ma non riusciva a metterla al cento per cento a fuoco, dato che le fiamme accese qualche istante dopo lo coprivano parzialmente.-Ho definitivamente concluso l'affare a Manchester, tu sai riguardo cosa, ora mi tocca solo entrare in gioco con voi nel locale di Tim. Ma come fare?
-Uno dei tre camerieri, il riccio, usa lui come tramite.
-Perché proprio questo... Harry?- disse leggendo il nome dalla foto che Zayn gli stava mostrando. -Non uscirei neanche con un tipo come lui.
Risero entrambi e, ad essere sinceri, la persona chiamata in causa si offese anche.
-È l'unico da cui non sono riuscito a strappare nulla, gli altri due anche se in un giorno ci hanno detto qualcosa, ma lui niente. Magari potrebbe risultare come un problema e Niall non saprebbe come rimetterlo a posto.
La conversazione andò avanti, ma nulla che agli occhi verdi parve interessante. Era abbastanza offeso ed inoltre leggermente triste dato che sarebbe evidentemente stato usato e non avrebbe più di tanto potuto cambiare le cose, dato che non poteva far scoprire cosa stesse facendo.
Verso le tre e mezza di mattina, i due amici spensero il fuoco, accendendo una torcia, questa volta tenuta in mano dal nuovo titolare, quindi gli dava la visuale sulla nuova figura del proprio piccolo puzzle, anche se non al cento per cento.
Per quello che vide, era seriamente bellissimo ed iniziò anche a pensare che ci stesse se non avesse voluto mai uscire con un tipo come lui, se non per il fatto che fosse costretto.-Vedi qualcosa lì?
Diamine.
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Watcher||Larry Stylinson
FanfictionNelle zone lontane dai centri abitati, dove la gente meno si aspetta di trovarci qualcuno, c'è sempre una persona, un osservatore per precisione, ad osservare tutto e tutti. Harry Styles è uno di questi. Una notte però, si imbatte e si ritrova ad o...