Capitolo 25.

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Liam lasciò che la settimana passasse, tranquillamente, più o meno.

Durante essa però vi furono alcuni piccoli avvenimenti.
Il ragazzo dagli occhi azzurri ebbe una telefonata da Manchester, esattamente dall'ospedale dove la piccola sorella era ricoverata. Decise così di partire, senza avvisare nessuno, subito dopo aver ricevuto la notizia.
Il nostro guardone non sapeva effettivamente come comportarsi, dato che nessuno lì ne seppe il vero motivo, ma di certo si fece una propria idea ed il suo sesto senso solitamente funzionava sempre.
Intanto però non poté far a meno di lamentarsi della sua assenza tutti i giorni, sia con l'irlandese, sia col titolare, che con i due ragazzi, i quali però in quel momento videro il tutto da una prospettiva diversa.

Il perché? Avevano scoperto molte cose in quella settimana e ricevuto anche tanti soldi, per cosa? Per farsi guerra l'uno con l'altro.
Erano stati incaricati di far litigare chiunque lì dentro, mossa astuta.
Sì, perché Liam se li avesse fatti litigare, certamente avrebbe avuto meno problemi di quanti ve ne erano già di partenza.

-Harry... io sinceramente non credo che lui voglia stare sinceramente con te, è scappato una volta, perché non farlo una seconda?

-Sì Mich, lo so, ma sono sicuro gli sia successo qualcosa!

-Louis lo fece già in passato, ancora prima di conoscervi tutti. Alla sua minima preoccupazione, letteralmente scappò via e noi siamo amici da una vita.

-Zayn! Come puoi dubitare del tuo migliore amico?! È ovvio gli sia successo qualcosa, finalmente dopo essere riuscito ad avere un po' di pace ti pare sarebbe scappato?!

-Sì Niall! Perché non avrebbe saputo gestire questa relazione e lo sappiamo tutti qui dentro!

-Jacob e tu che cazzo ne sai? Ma voi tutti, che cazzo ne sapete di cosa c'è tra me e Louis? Di quello che abbiamo provato e sono certo che proviamo ancora. Non siete stati con noi neanche per dieci minuti, non sapete di cosa abbiamo parlato, cosa abbiamo condiviso, non potete parlare così.

-Harry, siamo razionali, dopotutto lo conosci da un mese, sono certo anche io, come te, che sia andato via per un'emergenza. Ma io lo dico perché lo conosco da anni, non dare troppo affidamento a quello che senti, potrebbe accecarti.

-Grazie Liam...

-Ora torniamo a lavorare, mancano tre giorni alla riapertura e dobbiamo muoverci!

Così fecero, iniziarono tutti a lavorare, ma in completo silenzio.
Il titolare e l'irlandese si ignorarono completamente, i due camerieri parlavano con gli altri solo nel caso di richieste d'aiuto, o per avere delle informazioni sugli orari.
Quell'atmosfera che il nostro guardone cercò di nascondere e distruggere, per quasi tutta la settimana, ebbe la meglio, creando distaccamento tra le varie persone presenti nel locale.
Intanto, il ragazzo dagli occhi castani, ne uscì completamente pulito, di fatto il signor Malik non osò neanche lontanamente dubitare che se il designer fosse sparito, si trattò di una sua colpa, stessa cosa per la piccola lite avvenuta in quel momento.

Nel frattempo però, il ragazzo dagli occhi azzurri se la passò nel peggiore dei modi, perché la sorella era ormai in uno stato aggravato e lui cercò di fare di tutto, pur di aiutarla: pagò i medici, si mise lui stesso ad aiutarli ed a fare qualunque cosa loro chiedessero. Non poteva lasciare che accadesse qualcosa alla sua piccola Felicité, però purtroppo, non aveva ancora capito con chi avesse a che fare, il fatto che alcuni degli infermieri, o dottori, fossero completamente a sangue freddo, che pur di ottenere qualcosa di denaro in più avrebbe infranto il giuramento, violato le norme lavorative.

Il mondo ne è pieno di gente così.

Gente che ovunque, è corrotta, anche nei luoghi e nei momenti in cui è meno adatto, anche quando le persone stanno morendo e fuori dalla propria finestra, lontano dalla scrivania, può star avvenendo il finimondo.
Gente a cui non importa quanto male stai, ma ricavare qualcosa dalle tue lacrime.
Gente insensibile, che non si cura del vissuto di un uomo, di una donna o persino di un bambino.

Se deve staccare la spina, lo fa.

E fu quello che successe quel giorno. La spina venne staccata.

Il ragazzo dagli occhi azzurri, appena lo scoprì, cercò di reinserirla velocemente, di chiamare qualcuno che lo soccorresse.
Quando capì che però nessuno sarebbe arrivato, si mise seduto di fianco alla sorellina, stringendole delicatamente la mano.

-Louis... ti voglio tanto bene, non sentirti in colpa.

-Fiz, non ti sforzare okay? Scusami, veramente scusami.

-Non sono mai stata arrabbiata con te...

-Cosa posso fare per te?

-Cambia. Cambia tutto boo bear, tu sai che se vuoi puoi farlo, okay?

-Ti amo tanto Fiz, ti prego resisti un altro po' sono certo che adesso arrivi il medico.

-Non importa Lou, ti voglio tanto bene, tantissimo. Ricordalo anche ai nostri fratelli, ti prego.

-No! Sarai tu a ricordarglielo, sarai tu! Aspetta qualche minuto, ti prego...

Non ci fu nessuna risposta, semplicemente degli occhi che lentamente si chiusero ed una stretta di mano, che poco a poco, non fu più una stretta.
Il ragazzo dagli occhi azzurri, si rese conto di quanto potesse essere crudele l'uomo, ma sua sorella gli chiese di cambiare, quindi lo avrebbe fatto.
In quel momento però, pensò al proprio dolore, chiamò gli altri fratelli e, con un peso sul petto, comunicò la perdita.
Furono distrutti, specialmente il giorno del funerale, dove cercarono di darsi forza l'uno con l'altro, ma il dolore era immenso.
Solo chi ha perso qualcuno che ama può capirlo.

In quei giorni non toccò nulla, si prese cura dei propri fratelli, senza mai dire una parola, a meno che non fosse necessaria.
Li accompagnò personalmente a scuola, gli preparò il pranzo, raccontò le favole della buonanotte e li curò quando si ammalarono, ma dopo il quarto giorno passato così, capì che fosse arrivato il momento di dare una svolta a quella situazione tanto piatta e tanto dolorosa allo stesso tempo.
Quindi prese il proprio cellulare, vedendo tutti i messaggi da parte dei propri amici, ma specialmente quelli da parte del nostro guardone. Dopo aver letto le notifiche sulla chat di quest'ultimo, lo chiamò, chiedendogli di parlare da soli, senza nessun altro a disturbarli.

Da lì sarebbe iniziato il cambiamento, quello che promise a sua sorella e che a tutti i costi avrebbe realizzato.

Mini angolo autrice
Ciao, so che mi odiate un pochino adesso ma... niente volevo dirvi che oggi posto un altro capitolo, dato che ieri non ho postato proprio nulla.
Spero stiate bene, un bacino!
-Id.

Watcher||Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora