49•Non usarmi.

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<<Pensavo dovessi andare ad una festa...>> Bisbiglia Simone.

<<Hai visto come sono conciato?>> Gli risponde Lorenzo intento a pulire le scarpe.

<<Scusa... Non sapevo saremmo venuti qui. Non volevamo disturbarti.>>

<<Sta tranquilla a Simone fa piacere avermi intorno.>> Continua Lorenzo mentre Simone sbuffa. <<Oh a proposito vado a farmi una doccia, vieni con me Layla?>> Chiede sorridendo come se fosse la cosa più normale da chiedere, mentre io arrossisco a più non posso.

<<Tu non usi la mia doccia.>>

<<Paura che la bolletta dell'acqua salga troppo?>> Chiede sedendosi vicino a me, lasciando perdere le scarpe.

<<Ho paura di diventare sordo, dato che di solito canti sempre sotto la doccia.>>

<<È successo una volta! E poi sono un cantante fantastico.>> Commenta mentre a me scappa una piccola risata.

<<Perché siete venuti da me?>> Chiede guardandolo male mentre Lorenzo gioca con una ciocca dei miei capelli ignorando il suo sguardo.

<<Ti devo ricordare chi ho per fratello? Rick non l'avrebbe fatta entrare.>> Spiega rapidamente.

<<Dovrai pur tornare a casa.>>

<<Ovunque si trova Layla, c'è casa mia.>> Risponde mentre Simone lo fulmina con lo sguardo. <<Non guardarmi così, ha bisogno di me in questo momento.>>

<<Non credo proprio.>> Ribatte per poi sospirare perdendo le speranze. <<Se hai bisogno di me sono di sopra Layla, il cellulare più vicino, dove puoi chiamare la polizia se questo molestatore ti attacca, si trova in cucina.>>

<<EHY.>>

Accenno ad una piccola risata mentre Simone sale di sopra lasciandoci soli.

<<Molestatore? A me?>> Mugula fingendosi offeso lasciando la ciocca di capelli con cui stava giocando per alzarsi.

Per un attimo il silenzio regna nella stanza prima che lui si volti verso di me con un piccolo sorriso.
<<Sicura di non voler far la doccia?>>

Arrossisco di nuovo.
<<Pronto polizia?>> Fingo di chiamarla appoggiando il cellulare all'orecchio.

<<Ehy scherzavo!>> Grida nel panico facendomi ridere. <<È bella la tua risata.>> Commenta e vedo subito comparire sul suo viso un triste sorriso. <<Ah scusa. Mi è appena tornata in mente- No niente. Non dovrei parlare di certe cose proprio oggi che stai male.>> Dice frettolosamente dirigendosi verso la cucina. <<Ti farò assaggiare una cioccolata calda talmente buona che ti farà dimenticare il motivo per cui prima eri triste.>> Continua tornando il solito Lorenzo.

<<Non toccare la mia cioccolata calda!>> Grida dal piano di sopra Simone.

<<Troppo tardi!>> Dice mettendosi ai fornelli.

Mi alzo, sentendomi in colpa a starmene ferma e lo raggiungo in cucina per aiutarlo.

<<Oh, è questo ciò che succede quando marito e moglie cucinano insieme?>> Dice mettendomi subito in imbarazzo per poi scoppiare a ridere non appena mi vede arrossire.

<<Scusa, non ho resistito!>> Dice continuando a ridere facendomi sfuggire un piccolo sorriso. Lorenzo riempie l'intera casa con un'atmosfera allegra e leggera, talmente bella che non posso descriverla a parole.

*****

Finalmente ha smesso di piovere e dopo aver bevuto la cioccolata calda siamo usciti, per lasciare in pace Simone che ci ha ospitati nonostante il tardo orario.

<<Grazie.>> Dico mentre lui mi guarda sorridendo confuso. <<Ci voleva proprio la tua speciale cioccolata calda per tirarmi su il morale.>>

<<Con un cuoco del genere possono uscire solo cose deliziose.>> Commenta facendomi ridere. Modesto come sempre.

<<Mi dispiace solo averti fatto perdere la festa...>>

<<Passare la serata con te è più divertente di qualsiasi festa, te l'assicuro.>> Continua dolce come sempre. <<Tirare su il morale alle persone è la mia specialità.>>

<<Eppure...>> Mi torna in mente lo sguardo che aveva prima, nel salotto di Simone, e mi blocco subito abbassando lo sguado.

<<Che succede?>> Chiede guardandomi preoccupato.

<<Il tuo morale sembrava più a terra del mio prima...>> Alzo lo sguardo e noto il suo rivolto verso terra. <<So che non sono affari miei, ma non mi sembra giusto che un ragazzo dolce come te->> Non faccio in tempo a finire la frase che lui mi abbraccia stringendomi forte a sé. Sento le sue mani tremare e capisco che ha paura, ma ancora non riesco a capire di cosa.

Lo stringo a me per cercare di confortorlo e, come speravo, funziona.

<<Perché mi ha usato...>> Sussurra mentre sento qualcosa di caldo rigare il mio viso e capisco solo dopo, che si tratta di una lacrima.

Sta piangendo e questa è l'ultima cosa che avrei voluto succedesse. Sento il mio cuore spezzarsi in due sentendo la sua voce incrinata. Chi potrebbe ferire così Lorenzo?

<<Di chi parli..?>> Chiedo passando una mano tra i suoi capelli tentando di calmarlo.

<<Non andartene anche tu. Per favore, non usarmi così.>>























































Spazio spazio:
Beeeeeh booooohhhhh.
Vabbé, ho aggiornato prima del soltio, WOW.

Lorenzo tesoro, che succede?
Damn distruggiamo chiunque l'abbia ridotto così.

Ora dormo 💤💤💤

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