6•Peter Pan.

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Ceniamo e subito dopo io lavo i piatti assieme a Logan.

Non che lo abbia perdonato, ma sua madre ci ha praticamente costretti.

Paola cucina e noi, che abbiano mangiato, puliamo. La adoro comunque.

Mentre finiamo di asciugare i piatti mi arriva un messaggio sul cellulare. Il cuore comincia a battermi forte mentre appoggio il piatto che stavo asciugando per vedere il messaggio.

Come sospettavo viene da Peter.

-Ehy, oggi è stato davvero stupendo passeggiare con te. Ti va se domani andiamo al cinema?

«Ora Peter Pan ti manda anche i messaggini? Patetico.» Dice Logan finendo di pulire al posto mio.

«N-non puoi guardare i miei messaggi come se nulla fosse.»

«Non ho commesso mica un crimine.» Sussurra lui mentre saliamo di sopra.
«Quindi ci andrai?»Mi chiede.

«Mi pare ovvio! Voglio legare il più possibile con Peter. Finalmente ho l'occasione per stare con lui di nuovo e non la sprecherò!» Rispondo entusiasta per poi buttarmi nel letto della camera degli ospiti posizionando il cellulare sul mio cuore che ora sta battendo all'impazzata.

Mi rialzo e il sorriso che prima avevo scompare.

Oh no.

«Che hai? Non mi piace quella faccia.»

«Non ho niente da mettermi!» Dico prendendomi i capelli con le mani per poi accasciarmi di nuovo sul letto.

I gemelli mi hanno chiusa fuori casa e non voglio andare al cinema con Peter con questi orribili vestiti.

«Un motivo in più per non andarci.»

Gli tiro un cuscino contro mentre continuo a guardare il display del cellulare senza sapere cosa rispondere.

«Perché lo hai chiamato Peter Pan?» Chiedo, poi, mentre rifletto su cosa fare per risolvere questo problema.

«Perché vive su un'isola che non c'è e può anche scordarsi che tu sia la sua Wendy.»

«Ma io voglio essere la sua Wendy.» Dico per poi sospirare.

Il cellulare in quel momento mi viene strappato dalle mani da Logan.

All'inizio non faccio nulla perché, confusa dal suo gesto, devo ancora assimilare e capire il tutto, ma subito dopo tento di riprendermi il cellulare.

«Logan!» Grido mentre lui va in camera sua.

Lo seguo e dopo una lotta inutile alla fine lui mi ridà il cellulare.

Noto che il nome del contatto è stato cambiato in 'Peter Pan' e che Logan ha risposto di sì al messaggio di Peter.

«Che sei matto?! E che mi metto io?!» Chiedo per poi accasciarmi sul letto di Logan.

Lui subito dopo si accascia vicino a me e avvolge un braccio attorno alla mia vita.
«Sono il tuo migliore amico per un motivo. Penserò a tutto io.»

«Tu non sei il mio migliore amico.» Dico mentre le palpebre si fanno pesanti e cado in sonno profondo assieme a Logan.

*****

Mi sveglio a causa della luce che filtra dalle finestre. Controllo il mio cellulare per vedere l'ora, ma dato che non l'ho caricato ormai di è spento.

Guardo, quindi, il cellulare di Logan, appoggiato sul comodino e scopro che sono già le due e mezza del pomeriggio.

Sveglio in fretta e furia Logan mentre tento di caricare il mio cellulare, per vedere a che ora Peter vuole che ci vediamo. Per fortuna io e Logan abbiamo lo stesso cellulare.

«Mamma! Emergenza!» Grida lui e poco dopo Paola compare spalancando la porta con un calcio.

«Che succede? Qual è l'emergenza?» Chiede guardandosi attorno freneticamente.

«Layla ha un appuntamento e ha bisogno di vestiti e tutto quello che serve a voi ragazze.» Dice Logan alzandosi e dirigendosi verso il bagno mentre io vengo trasportata via da Paola.

Per fortuna c'è lei. Mi presta alcuni suoi vecchi vestiti e poi mi sistema i capelli in una coda alta dopo avermeli pettinati.

Successivamente io mi dirigo verso il bagno per lavarmi la faccia e decido che ormai sono troppo agitata per truccarmi.

Torno in camera di Logan e guardo il cellulare che finalmente si è acceso.

Metto il pin e leggo subito il messaggio di Peter:

Ci vediamo alle quattro e mezza davanti al cinema.

Per poco non svengo. Per fortuna ho ancora un ora. Posso fare la colazione con calma e masticare una gomma per rinfrescare il mio pessimo alito.

Logan entra in camera sua proprio in quel momento e subito lo avviso.

«È alle quattro e mezza davanti al cinema.»

«Che galante, non ti viene neanche a prendere.»

«Sta zitto.» Ribatto lanciandogli il cucino del suo letto per poi vederlo cambiarsi la maglietta.

Mi copro gli occhi e mi volto dall'altra parte.
«Ma che stai facendo?» Chiedo non capendo.

«Mi sto preparando.»

«E perché mai?»

«Non penserai mica che tu vada da sola a quell'appuntamento spero.» Dice per poi accennare ad una risata. «Io vengo con te.»

«Che?!» Chiedo voltandomi trovandolo in mutande. Arrossisco e mi rigiro coprendomi ancora una volta gli occhi. Lui non può venire! Menderà all'aria tutto!

«Ho già detto che non diventerai la Wendy di quel Peter Pan, e adesso andiamo!» Dice afferrandomi per il polso per poi trascinarmi fuori casa.

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