8•Pioggia d'estate.

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Entriamo a casa di Logan dato che i miei fratelli gemelli non hanno alcuna intenzione di farmi entrare.

Saluto subito Paola e assieme a Logan mi dirigo in camera sua.

Lui si distende subito sul letto tirando un sospiro e io mi sdraio sopra di lui sorridendo.

«Vuoi un po' di ghiaccio? Sicuro che non ti abbia fatto male?»

«Secondo te riccioli d'oro può farmi male?» Ed ecco che scoppia a ridere. «Bella battuta.» Dice per poi tornare serio e posare una sua mano sulla mia schiena.

«Ho capito. Vado a prendertelo.» Dico alzandomi per poi dirigermi in cucina a prendere del ghiaccio e metterlo in un sacchetto.

Con questo caldo si scioglierà subito, ma non fa niente.

Ritorno di sopra dove trovo Logan dormire.

«Potevi rimanere a dormire al posto di rovinare il mio appuntamento.» Sussurro avvicinandomi e posandogli il ghiaccio nel punto in cui Peter l'ha colpito.

«Sta zitta.» Dice per poi abbracciarmi facendomi cadere su di lui.

Sospiro. Perché neanche nel sonno non mi lascia in pace?

Continuo a fissare la finestra che c'è nella sua stanza e osservo io cielo stellato. Per fortuna Logan non ha messo tende alla finestra della sua camera. Dice che le odia, chi lo capisce è bravo, o malato quanto lui.

«Scusami Layla...» Comincia a dire facendomi soprassalatare. Mi volto a guardarlo e noto che ha ancora gli occhi chiusi. Parla nel sonno?

Bene, a quanto pare sono l'unica che non appena si appoggia sul letto finisce in coma e non si risveglia più!

«Perché ti scusi Logan?» Chiedo continuando ad osservarlo interrogativa.

«Non faccio altro che sbagliare...» Continua. «Non riesco nemmeno a guardarti... negli occhi.» Dice spalancano le sue perle azzurre.

Lo guardo per un po' confusa e rapita dalla limpidezza dei suoi occhi, ma quando il suo ghigno compare sul suo viso la magia sparisce.

«Sei sempre stato sveglio brutto bastardo!» Dico tirandogli la sacca con il ghiaccio, ormai sciolto, sul naso.

Lui accenna ad una risata e butta il sacchetto a terra.

«Sei sempre la solita aggressiva.»

«E tu il solito cafone.» Ribatto mentre lui richiude gli occhi senza sciogliere l'abbraccio.

Mi sembra di ritornare bambina. Quando ci eravamo addormentati sul pavimento e lui mi riscaldava con le sue braccia.

Beh, ora invece mi sta facendo morire dal caldo! Ma non posso ridire o liberarmi perché è troppo forte.

Stupido.

*****

Il giorno seguente, dopo essere finalmente riuscita a liberarmi di Logan e a rientrare in casa mia, il diluvio universale si abbatte su tutta la città.

Uscire sarebbe da pazzi poiché le gocce sono così grandi, forti e veloci che potrebbero farti male anche solo sfiorandoti.

Eppure...

«TU CHE CI FAI LÌ?!» Grido vedendo Logan sotto la pioggia che mi sorride innocentememte come sempre.

Non mi risponde così corro di sotto e apro la porta.

«Che stai facendo?! Sei forse impazzito?! Entra su!» Dico, ma lui non mi risponde e rimane lì in piedi a sorridere.

Nonostante non voglia farlo corro sotto la pioggia e lo raggiungo bagnandomi in un istante.

Bene, possiamo dire che ho fatto la doccia.

«Ti vuoi muovere!?» Chiedo afferrandogli il polso con una mano.

«Layla...» comincia a dire, ma non lo lascio continuare poiché lo trascino in casa.

«Tu sei davvero pazzo! Come ti salta in mente di andare fuori nel bel mezzo di questo diluvio!» Dico sospirando. «Sono tutta zuppa ora! Ammettilo che volevi vedermi in queste condizioni brutto pervertito!»

Quando mi volto a guardare Logan noto che ha la testa rivolta verso la porta con un leggero rossore sulle guance.

«Il reggiseno...»

«È ancora bianco di pizzo!» Gridano Liam e Lucas scattandomi una foto.

«Te la mandiamo subito Log.» Dicono sorridendo complici mentre si battono il cinque.

«Ah grazie.» Risponde lui e poco dopo il suo cellulare vibra.

Arrossisco. Tento immediatamente di prendere il cellulare di Logan dalle sue mani per cercare di eliminare l'immagine, ma lui lo blocca subito e lo mette troppo in alto per me e così finiamo per cadere a terra.

«Eliminala!» Grido ormai rossa come il ketchup.

«E perché mai? Hai detto che sono un pervertito, quindi faccio sì che la tua affermazione sia vera.» Mi sorride mentre i gemelli ci scattano un'altra foto.

Non mi ero neanche accorta di essere a cavalcioni su di lui.

Caccio un grido e mi ritiro in bagno chiudendomi a chiave.

Brutto... pervertito.

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