In un altro mondo

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"Ok ma-"
"Ali non c'è bisogno, davvero."
E fu così che ricominciò un'altra lite fra me e Sharon.
"Uff... ok..." dissi dopo un paio di minuti.
"So cosa ci vuole per tirarti su di morale!" Disse Sharon energica come sempre.
Aprì la chat su WhatsApp e vidi una foto di L. Già, L, il mio idolo. L'unica persona al mondo che fosse mai riuscita a farmi provare certi sentimenti. Appena lo vidi feci un lieve sorriso.
"Va bene, hai vinto tu. Sto meglio ora. È meglio se vado a dormire. Domani sarà una lunga giornata..."
"Hai ragione... Buonanotte."
"Notte."

Domani Sharon sarebbe scappata di casa e sarebbe venuta da me. Non so come avrebbero reagito i miei genitori. Loro ancora non lo sapevano... spero che vada tutto bene...
Spensi il telefono e andai a dormire.

~Il giorno dopo~

Mi alzai presto, cercando di non farmi prendere dall'ansia e andai a fare colazione. Poco dopo sentì il campanello di casa suonare. Andai di corsa ad aprire la porta. Appena la aprì vidi subito Sharon con una valigetta in mano e un'altra un po' più grande con tutte le sue cose. La feci entrare e subito dopo arrivarono i miei genitori. Iniziai a spiegare loro la situazione ma la loro reazione fu diversa da quella che mi ero aspettata.
"Lei non può stare qui! Deve tornare dai suoi genitori!" Disse mia madre.
"Ma i suoi genitori la trattano male, cosa dovrebbe fare? Tornare là ed essere trattata di nuovo come una specie di schiava?!"
"Alice non abbiamo un materasso, non può stare qui." Aggiunse mio padre.
"Può dormire con me nel mio letto. Non è un problema."
"Se i suoi la cercassero e scoprirebbero che si trova qui passeremo dei guai seri. Te ne rendi conto?" Disse calma mia madre.
"Sì, ma non possiamo lasciarla vivere per strada o sotto un ponte!"
"ALICE LA QUESTIONE È CHIUSA. LEI NON STARÀ QUI! PUNTO." Finì con un tono autoritario mio padre.
"A questo punto non mi lasciate altra scelta..." dissi alzandomi.

Andai in camera mia e tirai fuori la valigia che avevo preparato la sera prima nel caso i miei genitori non l'avessero lasciata vivere con noi. Uscì dalla mia camera con la valigia in mano.
"Dove credi di andare?!" Urlò mio padre preso dalla rabbia.
"Qualcuno deve pur prendersi cura di Sharon, dico bene? Ho abbastanza soldi per comprarci un piccolo appartamento e poi posso fare la babysitter per guadagnare un po' di soldi, oppure trovarmi anche un lavoro part-time."
I miei non dissero niente, continuarono a guardarmi con gli occhi sgranati.
"Andiamo Sharon."
Detto questo uscimmo da casa mia e ci dirigemmo in un agenzia immobiliare e trovammo un piccolo appartamento che costava pochissimo, quindi lo comprammo e andammo a vivere lì.

Pochi giorni dopo accesi la TV ed una notizia mi colpì. Molti criminali avevano iniziato a morire di arresto cardiaco. Com'era possibile? Questo non era il mondo di Death Note. Poco dopo arrivò anche Sharon ed iniziò ad ascoltare con attenzione la notizia sulle morti dei carcerati.
"Sharon, ma com'è possibile? Non siamo nel mondo di Death Note..."
"Death Note? Cos'è?" Mi chiese. Io la guardai incredula. Sharon... Come facevi a non ricordarti di Death Note? L'anime sul quale abbiamo nerdato come pochi.
"No, niente di importante..." le risposi io. Andai subito in camera e notai che delle cose erano cambiate. Il mio telefono non era più uno smartphone, ma un normale telefono che si usava nel 2006. Accesi il computer in fretta e furia e notai che era cambiato anche l'anno. Era il 2006 e tutti i miei file su Death Note e tutte le informazioni riguardanti l'anime erano scomparse. Eravamo davvero nel mondo di Death Note?! Com'era possibile? Se questo è il mondo di Death Note vuol dire che L esiste davvero... Cosa dovrei fare ora? Non posso starmene con le mani in mano a non fare niente. Se tutto questo seguirà la trama effettiva di Death Note allora vuol dire che L morirà... non è detto che io riesca a salvarlo, ma almeno ci devo provare. Però perchè la mia collana con il suo simbolo non è scomparsa? Ce l'ho ancora al collo... E se... Fossi stata catapultata in un mondo parallelo e la collana mi è rimasta perchè la stavo indossando questo è successo questo trasferimento? È l'ipotisi più plausibile... Ora devo iniziare a creare un piano, senza di quello non posso fare granchè. Iniziai a trascrivermi sul computer la trama e a disegnare i principali personaggi di Death Note. Trasferì sia i disegni che la trama in una chiavetta e me la misi in tasca. Nascosi la collana sotto la maglietta ed iniziai a procurarmi i biglietti per andare a in Giappone.

Into Another WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora