Nuovo membro delle indagini

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La mattina dopo mi svegliai e pensai a quello che stava succedendo nella stanza di fianco. La Task Force sarebbe rimasta lí tutto il giorno, quindi decisi di andare lí sotto copertura. Passai tutta la mattinata a preparare una torta.

Il pomeriggio misi il dolce dentro un contenitore per torte e mi scrissi su un bigliettino il nome dell'hotel e la stanza di L

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Il pomeriggio misi il dolce dentro un contenitore per torte e mi scrissi su un bigliettino il nome dell'hotel e la stanza di L. Appena fu tutto pronto andai davanti alla porta e bussai. Arrivò ad aprirmi un uomo alto con gli occhiali. Capí subito che era Soichiro Yagami, quindi misi subito in atto le mie doti da attrice.

"Salve, avrei da consegnare un dolce."

"Consegnare un dolce?" Mi chiese Yagami. Mi sentí gli occhi di tutti puntati addosso.

"Si, dovevo consegnarlo a questa stanza." Girai il fogliettino e glielo feci vedere. Lo vidi esitare, non sapendo cosa dire. In quel momento L si mise di fianco a lui.

"É la torta che mi ha ordinato stamattina il mio braccio destro. Prego, la metta pure in frigo e se non le dispiace... Potrebbe tagliarmene una fetta?" Feci un sorriso.

"Certo!" Risposi entrando nella stanza. Mi diressi verso la cucina e tolsi il dolce dalla confezione, per poi tagliarne una fetta per L. Messa la torta in frigo andai da lui con il piatto in mano. Mi sentí gli occhi di tutti addosso, soprattutto quelli di Light. Cercai di non guardarlo molto, non sarebbe una cosa normale e rischierei di buttare all'aria il mio travestimento. Appena posai il piatto sul tavolo vicino ad L lo sentí sospirare.

"C'é qualcosa che non và?" Lo vidi alzare la tazzina del caffé e me la mise davanti, facendomi notare che era vuota. Il suo sguardo era focalizzato su di me, mettendomi alla prova.

"Vuole che gli prepari dell'altro caffé?"

"Si, la ringrazio." Detto questo mi diressi verso la cucina e feci finta di cercare la caffettiera. Dopodiché gli feci il caffé e glielo portai insieme al contenitore dello zucchero. Posai tutto sul suo tavolino e feci per andarmene quando una voce mi bloccò.

"Chi é stato a fare questa torta?"

"Sono stata io. Oggi il nostro pasticcere si é sentito male e non c'erano rimpiazzi. Mi dispiace se non é di suo gradimento."

"Ti sbagli. É una delle migliori torte che io abbia mai mangiato." Feci un sorriso di sollievo.

"Vorrei farle una proposta."

"Di cosa si tratta?"

"Le andrebbe di partecipare alle indagini su Kira, anche come pasticcera?" Feci un'espressione scioccata e un po' confusa. Me lo aveva chiesto così?

"Um... Come scusi?" Cercai di comportarmi come si comporterebbe una persona normale ad una tale rivelazione. L si alzò dalla sedia e si avvicinò a me, guardandomi negli occhi.

"Mi permetta di porle una domanda. Lei è dalla parte di Kira?"

"N-no, sono dell'idea che tutti abbiano bisogno di un'altra possibilità. Senza contare che ci sono criminali che non scelgono di essere tali perchè vogliono commettere dei crimini, ma perchè sono poveri e nessuno li dà un lavoro e per mantenere la proprio famiglia non hanno altra scelta. Se hanno un bambino piccolo di certo non possono permettersi di farlo morire di fame." Dissi pensando a quando Levi viveva nella città sotterranea.

"Senza contare che in passato due persone in America sono state condannate a morte perchè reputate colpevoli di una sparatoia. Tutti i testimoni davano la colpa a loro, ma 50 anni dopo la loro morte di scoprì che erano innocenti. Kira uccide le persone che nei notiziari vengono dichiarate criminali, ma possono esserci casi, come quello che ho appena detto, che le persone vengano accusate ingiustamente. In poche parole è molto probabile che 15% delle vittime di Kira siano innocenti che sono stati accusati di un crimine che non hanno commesso." Vidi con la coda dell'occhio Light guardarmi con gli occhi sgranati.

"Hai ragione. Ora torniamo alla domanda originale..." Fece una piccola pausa.

"Vuoi aiutarci a scoprire la vera identità di Kira?" Il suo sguardo era serio e capì che non stava scherzando. Annuí.

"Molto bene." Si girò e andò verso la TV. Pochi secondi dopo tutte le persone lí presenti iniziarono a presentarsi. L'ultimo fu Light, che mi strinse la mano e mi fece un sorriso.

"Io sono Light Yagami, piacere." Ricambiai il sorriso e gli dissi un nome falso, ovviamente preso da Attack on Titan perché in quel periodo mi stavo drogando troppo di quell'anime.

"Isabel Magnolia, il piacere é mio."

"Isabel... Non avevo mai sentito questo nome."

"I miei genitori sono di origini spagnole."

"Capisco. Mi dispiace per te, oltre che a lavorare nel caso dovrai anche fare dolci per Ryuzaki. Ne mangia a bizzeffe." Feci finta di essere sciocco-basita e mi voltai verso L. Sentí Light ridere leggermente dietro di me.

"É normale avere quella reazione. Non capita tutti i giorni di incontrare una persona cosí."

"Beh, non siamo tutti uguali. Ci farò l'abitudine." L si alzò dalla sedia e andò vicino a Light.

"Iniziamo?" Gli chiese guardandolo negli occhi.

"Va bene."

"Um... Iniziare cosa?" Chiesi con un espressione confusa in volto.

"Abbiamo intenzione di scrivere al Secondo Kira."

"Secondo Kira?!" Dissi quasi urlando.

"Non é lo stesso Kira a cui stavamo dando la caccia poco tempo fa. Al primo Kira serve un nome e un volto per uccidere, quindi non rivelare mai il tuo vero nome a nessuno. Il Kira che ha mandato le cassette a Sakura TV é in grado di uccidere conoscendo solo il volto delle sue vittime, per questo pensiamo che si tratti di un Secondo Kira." Disse L facendomi un breve riassunto.

"Capisco... Quindi volete fare una registrazione da mandare a Sakura TV indirizzata al Secondo Kira?"

"Esatto. Abbiamo deciso che sarà Light a creare il discorso fingendosi Kira. É una persona molto persuasiva."

"Va bene." Ci sedemmo e Light iniziò a scrivere il discorso su un foglio di carta. Quando finí lo passò ad L che iniziò a controllare quello che aveva scritto.

"Ryuzaki che te ne pare? Ho cercato il piú possibile di immedesimarmi in Kira."

"Davvero un ottimo lavoro, ma... se non togliamo la frase 'Uccidi pure L'..." Girò la testa nella direzione di Light.

"Credo proprio che morirò." Io e Light ci misimo a ridere, soprattutto io. Vidi L guardarmi confuso.

"Scusa, scusa... É solo che la tua espressione era bellissima!" Dissi cercando di calmarmi. L guardò in aria cercando di ricordare l'espressione che aveva fatto. É troppo innocente questo ragazzo.

"La questione non cambia, cosí rischio davvero di morire."

"Beh, se fossi Kira gli ordinerei sicuramente di ammazzarti. Era solo uno scherzo, cambia pure quello che vuoi." Disse Light mettendosi comodo sulla poltrona.

"Ok..." L fece un paio di correzioni e chiamò Aizawa per registrare la cassetta.




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