Sono felice che tu esista

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~Alice pov~
La mattina dopo mi svegliai nel divano della stanza d'hotel di L. Vidi Lawliet dormire spensierato nel lato opposto del divano nella sua solita posizione. Lo guardai con un leggero sorriso sulle labbra. Mi alzai, gli misi una coperta sulle spalle e approfittai del fatto che stava dormendo per dargli un bacio sulla guancia. La Task Force sarebbe arrivata a mezzogiorno, quindi potevo stare lí fino alle 11. Mi diressi verso la cucina ed iniziai a guardare se c'era qualcosa per preparare la colazione. Aprì il frigo e trovai solamente una piccola fetta di torta che L aveva avanzato il giorno prima. Sospirai e decisi di uscire per andare a comprare qualcosa al negozio di alimentari situato sotto l'hotel. Presi un bigliettino e ci scrissi sopra un messaggio nel caso L si fosse svegliato mentre ero fuori. Glielo misi sopra il tavolo e me ne andai.

~L pov~
Mi svegliai con il suono del telefono che squillava. Lo presi e risposi. "Sì?" "Ryuzaki le cassette del secondo Kira sono arrivate a Sakura TV. Molto probabilmente le manderanno in onda oggi pomeriggio." "Bene." Chiusi il telefono e mi guardai attorno. Di Alice non c'era nessuna traccia, però non é da lei andarsene senza dire niente. Prima che iniziassi a preoccuparmi vidi un bigliettino appoggiato sul tavolo. 'Sono andata al negozio qui sotto per prendere del cibo. Ho in mente di prepararci un'ottima colazione! ;P -Alice
Ps. Appena hai letto il biglietto brucialo per sicurezza.' Mi alzai dal divano e sentí qualcosa cadere dalle mie spalle. Mi voltai e vidi una coperta. Come ci é finita lí? Di certo non é stato Watari, quindi deve essere per forza stata lei. Perché ci tiene cosí tanto a me? Cos'ho di speciale? Non sta con me per sfruttare la mia intelligenza come fanno tutti gli altri. É la prima persona che sembra accettarmi non come il miglior detective del mondo L, ma come Lawliet. Mentre continuavo a rimuginare mi diressi in cucina e presi l'accendino per bruciare il biglietto. Poco dopo la porta si aprí e vidi Alice entrare con una borsa di plastica.

~Alice pov~
Quando tornai nella camera di L lo trovai in cucina con a financo un contenitore di vetro che conteneva il biglietto in fiamme. "Buongiorno, hai dormito bene?" Come risposta ricevetti un solo cenno del capo. Scossi la testa sorridendo notando come la sua attenzione era rivolta alla borsa che avevo in mano. Poggiai il sacchetto sopra il tavolo ed iniziai a tirare fuori le varie cose che avevo comprato con un L selvatico che osservava da dietro tenendosi l'indice davanti alla bocca. Misi il riso soffiato al cioccolato dentro ad una ciotola per poi iniziare a tagliare il blocco di cioccolato a scaglie e metterlo a sciogliere in bagnomaria. Mentre tenevo d'occhio il cioccolato vidi con la coda dell'occhio L allungare la mano verso la ciotola che conteneva il riso soffiato. "Prova ad avvicinarti a quella ciotola e giuro che quella mano te la taglio." Sospirai appena vidi il suo sguardo rattristarsi, quindi spensi il fuoco e gli tagliai un po' di cioccolato. "Mangia questo mister golosità." gli dissi ridendo leggermente. Non ci volle molto prima che i suoi occhi si illuminarono ed iniziò ad ingozzarsi di cioccolato. Rotai gli occhi nel vedere il suo comportamento da bambino e tornai a fornelli, togliendo il cioccolato ormai sciolto dalla pentola e versandolo nella ciotola con il riso soffiato. Mescolai un po' e poi misi il composto dentro ad una teglia rotonda per poi metterla in frigo. "Fra 10 minuti possiamo fare colazione, quindi vedi di non ingozzarti." Gli rubai l'ultima scaglia di cioccolato che rimaneva e me la mangiai. Lui mi guardò dritta negli occhi con uno sguardo serio. "Questo é un affronto." "Davvero? Strano, perché io non l'ho visto come tale." mi girai ed iniziai a preparare il caffé e quando fu pronto ci misi dentro un po' di latte. "Che fai?! Perché stai mettendo il latte nel caffé?!" "Sei mai stato in Italia?" gli chiesi alzando un sopracciglio. "No." "Beh, allora ti informo che sto facendo una bevanda italiana chiamata caffelatte. Tu fidati di me." "Quindi sei italiana?" Annuí con la testa e tirai fuori la torta che avevo messo in frigo. La misi su un piatto e tagliai due fette. Portai le varie cose sul tavolo ed iniziammo a mangiare. Ad un certo punto squillò il mio cellulare e vidi che era Sharon. "Alice io starò via due notti per stare a casa di una mia amica." "Ok. Quando torni?" "La notte del 24 maggio, non so per che ora di preciso." Sgranai gli occhi e sentí la tristezza pervadere il mio corpo. "Ah. Ok." "Piuttosto, avrei una domanda. Dove sei stata stanotte?" "Ho dormito da Ryuga." "É lí con te in questo momento?" "Sí." "Bene, passamelo." Guardai L porgendogli il telefono. "Vuole parlare con te." In quel momento mi sembrò piú scioccato di me dalla richiesta di Sharon. Prese il telefono ed iniziò a parlare con lei. "Dimmi. Ok. Va bene. Sí, non preoccuparti." Chiuse il telefono e me lo restituí. "Cosa voleva?" "Mi ha solo minacciato di uccidermi se ti avessi toccata in qualche modo." annuí con la testa alla sua risposta e tornai a mangiare silenziosamente. Quando il mio occhio capitava su L lo vedevo continuarsi a toccare la nuca con la mano, come se fosse imbarazzato per qualcosa. "C'é qualcosa che non và?" gli chiesi ad un certo punto rompendo il silenzio. "É quello che volevo chiederti io." rispose a bassa voce. Gli feci un leggero sorriso. "Sto bene, anche se sono un po' triste... Il 24 é il mio compleanno e avrei voluto festeggiare con Sharon, però lei sarà dalla sua amica... Abbiamo sempre festeggiato insieme i nostri compleanni..." "Capisco... Uhm... Vuoi un abbraccio...?" Senza pensarci due volte gli saltai addosso, avvolgendolo con le mie braccia e lui fece lo stesso poco dopo essersi ripreso dall'assalto. "Sono felice che tu esista."

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