Appena finì di piangere decisi di guardare un anime sulla TV, sfruttando il fatto che Sharon non era ancora tornata. Andai in cucina a prendere qualcosa da sgranocchiare mentre mi guardavo Orange. Sharon tornò quando stavo finendo di vedere l'episodio 7.
"Che stai facendo?" Mi chiese.
"Sto guardando un anime, non si nota?" le risposi secca.
"Non è vero, stai anche mangiando la cioccolata. Ti avevo detto di non toccarla!"
"Oh, um... Ce n'è sicuramente dell'altra."
"Era l'ultima barretta!" Disse urlandomi nell'orecchio.
"Calmati, non sono sorda. Almeno non per ora. Se continui ad urlarmi nelle orecchie lo sarò fra poco tempo." Le risposi continuando a guardare la TV.
"Come mai così apatica? Dimmi... è successo qualcosa mentre non c'ero?"
Si sedette di fianco a me. Notai con la coda dell'occhio che aveva uno sguardo preoccupato in volto. Sospirai, misi in pausa l'anime e mi voltai verso di lei.
"Sì, ma preferirei non parlarne. Sei troppo protettiva..."
"Chi è stato? Ryuga?" mi chiese. Io non alzai lo sguardo.
"Ti prego, parlami. Come posso aiutarti se non mi dici cos'è successo?"
"Ti ho detto che non ne voglio parlare, vuoi capirlo?!"
"Tu sei la prima a volere che io mi apra con te se mi succede qualcosa. Smettila di trattarmi come una bambina. Ho 17 anni cazzo!"
"E io ne ho 20. Senti... non è una cosa grave. Mi passerà fra poco, sai come sono fatta."
Sospirò e andò in bagno. Io mi presi un cuscino e me lo misi fra il petto e le gambe, per poi ricominciare a guardare Orange. Ero cosí presa dall'anime che non mi accorsi di Sharon che nel mentre si era seduta accanto a me. La protagonista fece una figura di merda e lei si mise a ridere. Io sobbalzai.
"Da quando sei qui?!"
"Sapessi..."
"Tch."
"Hey hey hey hey! Il 'tch' te lo inficco su per il culo chiaro?!"
"Se tu fossi Levi sarebbe molto piú bello."
"Pervertita."
"Disse quella. Ti devo ricordare chi é che ha un ragazzo di merda che la fa solo soffrire e che é uno stronzo?"
"Um... Beh... Non c'entra niente il fatto di essere pervertiti con questo."
"Il tuo telefono ne é la prova. Se leggessi i tuoi messaggi troverei molto cose poco caste?"
La vidi diventare rossa.
"N-non é vero!"
"Hai risposto subito, vuol dire che stai mentendo e poi se non avessi niente da nascondere mi faresti vedere il tuo telefono, ma sicuramente non me lo lasceresti fare, giusto?"
"Privacy."
"Seh certo."
"Sto dicendo la verità! Sei tu che non mi credi!"
"Ma io ti credo sul fatto che vi scrivete cose sconce."
"In fatti é vero!"
La guardai con un ghigno. Lei capendo il mio trucco sgranò gli occhi.
"Sei una-"
"So che mi vuoi bene in fondo."
Appena voltai la testa verso la televisione sgranai gli occhi. 'L... Ha usato la mia stessa tecnica! Mi fatta incazzare per avere qualcosa che voleva...' Ripensai al quello che era successo quel pomeriggio. 'Cazzo, l'ho chiamato Lawliet!"
Mi alzai di scatto dal divano ed uscí dalla porta. L'ultima volta la porta era aperta, quindi nn mi fermai a bussare. Entrai nella sua camera e mi avvicinai a lui.
"Sei uno-"
"Andiamo Alice... So che in fondo mi vuoi bene."
"Quella é la mia battuta!"
Lo vidi girare leggermente la testa, facendomi intravedere un ghigno. Feci un sospiro.
"Potresti portarmi un'altra fetta di torta?"
Lo guardai sorridendo.
"No."
Lui mi guardò scioccato.
"Come?"
"Non c'é colpo che non renda. Dovresti saperlo mio caro detective."
Dissi avvicinandomi al suo volto per stuzzicarlo. Proprio in quel momento entrò qualcuno in stanza. Mi voltai e vidi Watari camminare verso di noi.
"Buongiorno Alice."
"Ciao Watari!"
"Watari. La torta." Disse L di fianco a me.
"Arriva subito." Gli rispose Watari per poi avviarsi verso la cucina.
"Ti conviene andare. Tra poco saranno qui i membri della Task Force." Mi avvertí il corvino.
"Va bene, però quando potrò collaborare nelle indagini con voi? É noioso stare in camera tutto il tempo a cazzeggiare."
"Ti farò entrare nel momento piú opportuno, ma é ancora lontano per il momento."
Sospirai.
"Come vuole lei sua maestà." Dissi sarcastica.
"Ci vediamo." Lo salutai con un cenno della mano.
"Ciao." Mi rispose lui.
Tornai nella mia camera ed iniziai a preparare la cena. Finito di mangiare io e Sharon decidemmo di guardare un film horror per passare la serata, per poi andare a letto. Ad un certo punto girai su un canale che trasmetteva in diretta, la SakuraTV. Dissero che Kira aveva inviato ai loro studi una lettera e delle cassette. Posai il telecomando ed ascoltai attentamente. Anche Sharon non staccava gli occhi dallo schermo. Passò un po' di tempo e fecero vedere il cadavere di un uomo proprio davanti alle porte d'entrata dello studio televisivo. 'Ukita...' Pensai. In quel momento mi venne in mente quello che stava succedendo nella stanza di fianco. Aizawa che cerca di andare da Ukita ed L che lo ferma. Aizawa che si incazza e stringe la spalla di Lawliet. L che si stringe i jeans per cercare di tenere dentro di sé le sue emozioni. A distogliermi dai miei pensieri fu un camion che irruppe negli studi della SakuraTV. 'Questo é il signor Yagami.'
Io e Sharon continuammo a tenere gli occhi fissi sullo schermo. Alla fine del programma notammo che erano le 23:00, quindi ci vestimmo e andammo a letto. Al contrario di Sharon io non riuscí ad addormentarmi subito. Continuavo a pensare ad L e a tutto quello che gli era successo poco tempo prima. Avrei voluto essere lí di fianco a lui per supportarlo, invece ero in tutt'altra stanza immobile. In quel momento sperai di entrare nella Task Force il prima possibile. Era una questione di uno o due giorni prima che Light avesse iniziato ad indagare con loro. Non posso permettere che L rimanga solo con quel pezzo di merda. Lo proteggerò, costi quel che costi. Non lascierò che Light gli torca neanche un solo capello. E in poco tempo mi addormentai, con la preoccupazione di quello che sarebbe accaduto da quel momento in poi.
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Into Another World
Fiksi PenggemarCosa succederebbe se una fan di Death Note si trovasse nel mondo dell'anime? Quali sarebbero le sue scelte? Riuscirebbe a tornare nel suo mondo? Ma soprattutto... Cosa farebbe se si innamorasse di uno dei personaggi dell'anime?