Pagina di diario

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Il giorno dopo ricevemmo un nuovo messaggio da parte del secondo Kira, insieme ad una pagina di diario. Il signor Yagami chiamò subito Light, dicendogli di venire lí. Quando arrivò, Light arrivò subito al dunque. "Vuole che venga mostrato un diario in TV?" "Sí, ecco qua." Gli rispose suo padre, passandogli il foglio. Io ero seduta di fianco ad L e notai come stava guardando Light con la coda dell'occhio. "Guarda che cosa c'é scritto in riferimento al giorno 30." gli disse L. Dopo aver dato a Light un po' di tempo per leggere quello che c'era scritto, il corvino si avvicinò a lui."Allora Light, che te ne pare di questo foglio?" "Per il momento posso solo dire he questo tizio é veramente stupido." "Sí, é vero." disse Matsuda. "Da ciò che scrive é ovvio che vuole incontrarsi con Kira alla partita dei Giants." L ritornò verso la sua poltrona, mentre io mi ero spostata per stare in piedi, mi ero stancata di stare seduta. Quando nessuno stava guardando roteai gli occhi, cosa che venne notata solo da L. "Non ha pensato che mandando in onda una cosa del genere scoppierebbe il panico e verrebbe anche cancellata la partita?" chiese il signor Yagami. "É talmente stupido che francamente non so bene che pesci prendere." Gli rispose L mettendosi in bocca un cioccolatino. "Quello che penso é che se mandiamo in onda l'immagine del diario dovremo anche dire di cancellare la partita. Se non la mandiamo invece, il secondo Kira non farà alcun passo." "E poi chissà che combinerebbe per la rabbia se la partita venisse sospesa." disse Matsuda. "Questo non é un problema." lo rassicurò L. "A quanto pare lui prova un senso di venerazione nei confronti di Kira. Se ha giurato al Kira inventato da noi che non ucciderà persone innocenti, rispetterà l'impegno preso. Per il momento mandiamo in onda l'immagine del diario e l'avviso di sospendere la partita. Diremo che il 30 la polizia passerà al setaccio la zona piazzando posti di blocco nelle strade vicino al Tokyo Dome, dopodiché... Manderemo in onda un'altra risposta da parte del nostro Kira, in cui lui si renderà disponibile all'incontro." "Ma tu..." disse il signor Yagami. "Sei assolutamente convinto che verrà nonostante tutti questi controlli?" "Dubito che il vero Kira verrà, ma la stessa cosa non posso dire del secondo, visto che non ho ancora ben chiaro quanto sia stupido..." prese la pagina di diario ed iniziò ad ispezionarla. "Per esempio, mettiamo che non lo sia poi cosí tanto e che abbia nascosto un altro messaggio in questa pagina. Se ci fossero dei termini in codice comprensibili solo a chi gode dei poteri che prendono il nome di Shinigami non potremmo mai saperlo. Credo che sarebbe il caso di tenere in considerazione i luoghi specifici menzionati su questo diario. Il 22 parla di un'appuntamento ad Aoyama e il 24 a Shibuya sempre con un amico. Potrebbe essere inutile, ma non ci resta che fare attenzione a tutte le persone che ad Aoyama tengono in mano un quaderno e a quelle che a Shibuya indossano un abito particolare." "Potresti passarmi il foglio?" gli chiesi mettendomi al suo fianco. Appena me lo passò feci finta di concentrarmi su quello che c'era scritto. "Installeremo subito il maggior numero di telecamere possibile, sia nel quartiere di Aoyama che in quello di Shibuya, e nel giorno stabilito invieremo piú poliziotti in borghese che possiamo." finí di dire L. "Perfetto! Allora ci vado io! Mi ci vedo bene ad Aoyama o a Shibuya!" disse Matsuda, sorridendo felicemente. "Vengo anch'io." "Light!" lo rimproverò il signor Yagami. "Devi stare tranquillo papà. Ogni tanto mi capita di andare a fare un giro da quelle parti, e poi sono quello che darebbe meno nell'occhio a spasso con uno come Matsui. Del resto, il secondo Kira é interessato ad una sola persona. A Kira." "Capisco, quindi é per questo che vuoi andare anche tu, dico bene?" guardai Light, distogliendo lo sguardo dal foglio. "Che intendi?" mi chiese lui facendo finta di non capire. "Tu stesso hai detto che vuoi andare con Matsui, pk sei quello che darebbe meno nell'occhio e pk del resto il secondo Kira e solamente interessato al primo. Ora non so te, ma una frase del genere non trovi che sia da Kira? Soprattutto quel 'del resto' ha un non so che di sospetto." "Isabel, ora smettila. Conosco Light da quando é nato, non sarebbe mai capace di essere Kira." intervenne il signor Yagami, cercando di difendere suo figlio. "L é il miglior detective del mondo, dico bene? Ha risolto migliaia di casi senza mai sbagliare una sola volta. Lui pensa che Light sia Kira, no? Beh, allora io mi fido di lui. Tu dici che Light non potrebbe mai fare una cosa del genere, però nessuno sa cosa si cela nel profondo dell'animo umano. Serve un esempio? Prendiamo per esempio Eren. Nella storia lui era la persona di cui tutti i suoi amici si fidavano, perché lo conoscevano da quando erano bambini. Eppure, dopo un po' di tempo ha ucciso l'80% dell'umanità, facendola calpestare da migliaia di giganti alti 60 metri." Tutti furono presi alla sprovvista da quello che stavo dicendo. Feci un paio di respiri profondi e dopo essermi calmata lanciai un'altra frecciatina a Light, cercando di metterlo alle strette. "Prima Ryuzaki aveva parlato del potere che prende il nome di Shinigami. Mi é venuto come un flashback della storia di cui vi avevo parlato dove c'erano gli Shinigami. Lí ogni dio della morte aveva un'oggetto, con il quale poteva fare il suo lavoro. Erano degli attrezzi da giardinaggio, ma essendo una cosa inventata non é detto che siamo quelli, ma qualche altro oggetto. Rileggendo la pagina del diario tenendo a mente questo dettaglio, il mio sguardo é caduto su una parola. Quaderni. É l'unico oggetto che c'é scritto, quindi anche se sembra una cazzata quella che ho appena detto, direi di tenerla in considerazione." "Mh... Tuttavia c'é una cosa che vorrei chiederti, Isabel." guardai L, aspettando la sua domanda. "Tu come credi che si potrebbe uccidere con un quaderno?" Il mio sguardo si posò sul tavolo, mentre nella mia testa cercavo un modo per rispondere a quella domanda, fino a quando non mi si accese una lampadina. "É sempre una cosa che é successa nella storia di cui ho già parlato dove esistono gli Shinigami... Vuoi davvero sentirla?" gli chiesi guardandolo con il cuore che mi batteva sempre piú forte. Se avesse detto di sí, molto probabilmente sarei andata oltre e Light mi avrebbe presa nel suo mirino piú di quanto non avesse già fatto con L. "Sí." Non potevo scappare, ormai era diventata una scommessa. Una scommessa piú grande di me. "In questa storia... Gli Shinigami appaiono quando una persona muore o sta per morire. Il loro compito 3 tramite quegli oggetti da giardinaggio guardare il loro Cinematic Record, ovvero la vita che quella persona aveva vissuto fino a quel momento come se fosse un film. Se la vita di quella persone si dovesse rivelare molto importante per il mondo intero, allora lo fanno rivivere, ma questo succede molto raramente, anzi, é quasi impossibile. Nel luogo dove si riuniscono i vari Shinigami, che é una specie di ufficio o una cosa del genere, c'é una specie di biblioteca, dove ci sono tutti i libri con all'interno scritte le vite delle persone. Dopo che Angela aveva catturato Ciel e Sebastian e Grell l'avevano inseguita per poi salvarlo, si sono ritrovati in quella biblioteca. Angela se ne andò in una chiesa, dove c'erano queste suore e altri credenti che stavano pregando. Sebastian, Grell e Will erano gli unici che potevano fermarla, essendo che Sebastian era un demone e Grell e Will degli Shinigami, però non avrebbero fatto in tempo. In quel momento hanno trovato Undertaker, uno Shinigami che non fa piú il suo lavoro e si maschera tra gli umani. Lui tirò fuori il libro della vita di una delle suore e per aiutarli iniziò a scrivere lui la storia che avrebbe vissuto quella donna. Aveva scritto che Sebastian, Grell e Will sarebbero apparsi davanti ai suoi occhi e dopo averlo scritto quei tre si ritrovarono in quella chiesa ed iniziarono a combattere contro Angela." "Però, Isabel, quella é solo una storia inventata." disse Matsuda, cercando di essere ragionevole. "So che é una storia, però dicono che in ogni storia ci sia della verità, no? Kira può manipolare le sue vittime, riscrivere la loro storia, proprio come ha fatto Undertaker. E se esistesse davvero un quaderno simile? Se esistesse davvero un quaderno nel quale puoi decidere la vita degli altri, arrivando addirittura ad ucciderli?" Ora l'ho detto. Sicuramente Light cercherà di fare tutto quello che é in suo potere per uccidermi. I miei documenti sono al sicuro, nascosti in una piccola cassaforte che c'era nella stanza d'hotel, quindi non poteva prenderli. Finché non sa il mio vero nome sono al sicuro, però sicuramente ora terrà gli occhi puntati su di me. "Isabel." mi voltai verso la persona che mi aveva chiamata, tirandomi fuori dalla mia testa. Vidi L tenere un cioccolatino tra il pollice e l'indice, allungando il braccio verso di me. "Grazie." dissi prendendo il cioccolatino per poi metterlo in bocca. Poco dopo Light se ne andò e cosí fecero gli agenti della Task Force uno dopo l'altro, fino a quando non rimanemmo solo io ed L. "L..." dissi cercando di mantenere la calma. "Che c'é?" "Ho una brutta sensazione..." Il corvino aggrottò le sopracciglia e si alzò di scatto, avvicinandosi a me. "Che succede?" non gli risposi, cercando di pensare ad un modo per uscire dalla situazione nella quale mi ero trovata. "Alice! Rispondimi! Che ti prende?!" Guardai L, notando come fosse agitato e... Preoccupato?

Flashback
"Ho una cosa da darti." Seguí L in camera e lo vidi tirare fuori qualcosa dal cassetto del comodino. Mi porse una piccola scatoletta quadrata e quando l'aprí vidi una collana.

"Quello al centro del fiore é un pulsante

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"Quello al centro del fiore é un pulsante. Ti basterà premerlo per fare squillare il mio telefono. Dopo che lo avrai premuto ti chiamerò, in base alla situazione sarai tu a doverti inventare la conversazione." "Ho capito." gli risposi continuando a guardare la collana. "Um... Non ti piace...?" "Eh? Ah n-no, cioé- sí, mi piace, é..." presi un respiro per riordinare le idee e non dire cose strane. "É bellissima." gli risposi alla fine sorridendo. Me la misi e lo guardai aspettando una sua opinione. "Beh, allora? Come mi sta?" "Oh, um... Ti sta bene..." L fece un piccolo sorriso, mettendosi la mano dietro la nuca.
Fine Flashback

Presi la catenina della collana e la alzai, portando il fiore vicino al mio viso. "Tieniti pronto." Detto questo uscí dalla stanza e feci la strada che prendevo sempre per far credere a tutti di tornare a casa mia. Dopo aver girato l'angolo iniziai ad avere la sensazione di essere seguita. Per accertarmi della cosa mi fermai di colpo. Sentí un passo e poi il silenzio. Continuai a camminare, questa volta stando attenta a non fare rumore mentre camminavo, ma nonostante questo continuavo a sentire un rumore di passi. Premetti il pulsante della collana e pochi secondi dopo mi squillò il telefono. Mi fermai e risposi. "Pronto? Che succede Ryuzaki? Non sarebbe meglio parlarne insieme agli altri membri della Task Force? Anche perché domani avrei un impegno, non posso stare lí tutta la notte non so fino a quando." feci un sospiro. "Va bene, ho capito. Sposterò l'impegno ad un altro giorno, arrivo." Chiusi la chiamata e feci dietro front iniziando a correre. Sfruttai la visione periferica per controllare chi mi stava seguendo senza fargli capire che lo avevo visto. E fu proprio ad un incrocio che vidi con la coda dell'occhio una figura che conoscevo benissimo. Light. Se non avessi usato questo trucchetto avrebbe capito che risiedo nello stesso hotel di L. Rientrata nella stanza di L mi chiusi la porta alle spalle e mi accasciai a terra cercando mi riprendere fiato. In un secondo L inginocchiato davanti a me e mi stava tenendo le spalle per cercare di confortarmi. "Cos'é successo?" "Mi ha nel suo mirino." "Che intendi dire con questo?!" "Light.  Mi stava seguendo. Se avessi fatto come le altre volte ci avrebbe scoperti. Già sono nell'occhio del ciclone dopo tutto quello che ho detto prima, questo avrebbe solo peggiorato le cose." Lo sguardo di L era indecifrabile. Si alzò e camminò verso il salotto. Io lo seguí, aspettando una sua risposta. Dopo un paio di minuti di silenzio finalmente iniziò a parlare. "D'ora in poi tu starai qui. Diremo a tutti i membri della Task Force, Light compreso, che sei stata seguita da qualcuno e che per sicurezza starai con me." "Sharon?" "Lei continuerà a seguirci e starà in un'altra stanza, solo che questa volta sarà lontana dalla nostra." "Lawliet... Avrei una richiesta da farti..." lui mi diede la sua completa attenzione. "Sarebbe possibile avere un anello speciale?" "Un anello... Speciale...?" "Sí, come quello di Annie. É un anello al cui interno c'é una specie di spina di metallo. Lei lo usa per farsi il taglio e potersi trasformare in gigante, ma sarebbe un ottimo modo per prendere una goccia di sangue da qualcuno nel caso dovesse succedere qualcosa." "Alice-" "Ti prego, mi sentirei piú tranquilla..." "Va bene. Per Watari fare un anello del genere sarà un gioco da ragazzi." Passammo un altro paio di minuti in silenzio. "Ti andrebbe di guardare qualcosa?" "Ok." Accesi la TV e cercai un canale dove facessero qualcosa di interessante. Alla fine trovai un film romantico e nonostante non sia molto attirata da questo genere di film decisi di guardarlo, dato che non facevano niente di meglio. Mi avvicinai ad L e usai la sua spalla per appoggiare la testa. Nel film ci fu una scena dove i due protagonisti si stavano coccolando mentre guardavano la TV e notai L mettersi come il protagonista maschile. "L..." "Se non ti piace possiamo tornare come eravamo prima, volevo solo provare..." risi leggermente e lo abbracciai. "Mi piace, é solo che non me lo sarei mai aspettata da te." "Ed é una buona o una cattiva cosa?" Continuai a ridere e alzai la testa per guardarlo. "Lascia che sia il tuo istinto da detective a rispondere a quella domanda, Lawliet." Tornai a dare la mia attenzione al film, fino a quando la stanchezza non ebbe la meglio su di me.

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