«Spalle dritte, petto all'infuori e mani unite.»
«No principessa, i gomiti un po' alzati!»Sbuffo e faccio come dice la signora davanti a me.
Oggi è il terzo giorno di etichetta e voglio un po' morire sinceramente, non me l'aspettavo così pesante.
«Così va bene?» chiedo, sentendo una goccia di sudore scendere lungo la tempia.
Siamo in piena estate e io devo mettermi a fare ste cose, dio cristo.
Voglio solo tornare a casa, chiedo troppo?«Si perfetto! Aggiungiamo anche tre libri sulla testa, per mantenere l'equilibrio. È un vecchio modo, ma funziona.» mi dice euforica.
Tutta questa energia dove la trova io non lo so.
Mi aggiunge questi tre libri sulla mia testa, alzo leggermente il mento e sto dritta con le spalle.
Ancora una volta, faccio un passo e perdo l'equilibrio.«Okay, Altezza non temete suvvia! Ce la può fare, credo in lei.»
Ripartiamo ancora, forse per tre o quattro volte consecutive.
Ad un'altra prova, finalmente penso di avercela fatta.
Il silenzio ci circonda ma sento il sorriso fiero di Agata dietro le mie spalle e i suoi occhi che guardano ogni minimo dettaglio.Poi, la magia finisce. Scoppia la bolla di privacy, di sicurezza che sentivo pochi secondi fa con un semplice: «Allora sa camminare!» di quello stronzo e i libri cadono a terra con me appresso.
«Principessa, state bene? Oddio, spero non sia nulla di grave. Aspetti che l'aiuto!» Agata si avvicina a me e mi porge una mano per farmi alzare, ma una smorfia di dolore mi ferma.
«Mi sono slogata la caviglia.» quasi scoppio a piangere, non può essere.
«Niente di cui preoccuparsi, okay? Si rimetterà in sesto subito.» mi rincuora la donna accanto a me.
«Duca Edward, mi scusi ma potrebbe controllarla per me che nel frattempo cercherò un medico?»«Con piacere, sarà interessante.» sorride mesto.
«Stronzo!» grido, appena Agata esce dalla stanza.
«Questa è colpa tua!»«Ei! Se sei maldestra non è colpa mia.» scoppia a ridere in modo composto.
«Ma vaffanculo e aiutami ad alzarmi almeno.»
Sorride divertito e mi aiuta, facendomi sedere su una sedia.
Questa cazzo di sedia dov'era? Non l'avevo vista prima.
Sbuffo e guardo la mia caviglia gonfiare a vista d'occhio.«Oddio è rotta.» mi lamento con le lacrime.
«Non riesco più a sentirla, è rotta.»«Non è rotta.» sbuffa lo stronzo.
«È solo slogata. Se fosse stata rotta, a quest'ora non poteva nemmeno muoversi e ad ogni minimo movimento, avrebbe sentito dolore.»«Si ma ho una palla enorme, guarda! È viola.»
«È normale, sarà stato il movimento.»
Mi asciugo le lacrime e guardo ancora la mia caviglia.
Non ci voleva, dio buono.
Ma almeno ho una scusa per stare a letto.«Beh.. forse dovrò stare a letto per giorni, o forse settimane.» faccio finta di rimanerci male.
«Non dica sciocchezze principessa! Sa che stando a letto, ci sono altri modi per fare l'etichetta?» Agata entra velocemente con un uomo dietro di lei.
«Lui è Igor. È il dottore personale dello Zar e l'aiuterà a metterla in sesto! È il migliore del paese.»Ma porca di quella puttana, non è possibile.
Il medico si avvicina a me, parlandomi in russo. Ovviamente non capisco un cazzo.
STAI LEGGENDO
Programma Principessa
HumorCOPERTINA REALIZZATA DA @xomachixo Emma, è la tipica ragazza fangirl che sa ogni dettaglio o battuta del suo personaggio preferito della serie TV dedicata ai vampiri: The originals. Da lì, nasce ovviamente la voglia pazza di bere sangue e diventare...