Prima di oggi, non ho mai visto Edward sotto quel punto di vista.
Insomma, i miei occhi lo bramavano e lo cercavano; il mio cuore mica poteva sapere che sarebbe tornato a battere dopo tutto il dolore.
Non sapeva nemmeno che si sarebbe innamorato di uno come lui.
Non è per male, ma Edward ed io siamo due poli opposti.
Lui è così... garbato, dritto e tutto d'un pezzo.
Io sono l'opposto, sono un disastro che cammina e sono goffa come poche.Ho capito di essere fregata nel momento in cui, dopo la doccia, ci siamo ritrovati non so come nel letto a fare l'amore.
O almeno, per me è così.Siamo stati una giornata tra queste mura, distaccandoci completamente dal mondo fuori.
Non so se è lo stesso anche per lui. Ma mentre oscillo su e giù dalla sua asta, sentendo i suoi sospiri di piacere mischiati ai miei, forse ho un po' di speranza.
O forse è il modo in cui mi tocca, il modo in cui mi bacia e mi guarda estasiato.Sarà che sta arrivando all'orgasmo?
Può essere.
Tutto è possibile, no?«Cazzo.» dopo minuti infiniti, questa è la prima parola che dice.
Tira con i denti un capezzolo e mi fa gemere come una sciocca.
Capovolge la situazione, facendomi trovare stesa sotto di lui.
Con le mani tiene fermo i miei fianchi e da delle spinte forti e decise.
Vorrei che non finisse mai questo momento.
Mi sento desiderata per la prima volta, bella e speciale.«Mi è venuta un'idea.» esclama, uscendo poco dopo.
Sento un piccolo vuoto ma ascolto le sue indicazioni.
«Mettiti a pancia in giù, e allarga le gambe.»
Faccio come dice e sento un brivido di piacere lungo la spina dorsale quando sento il suo membro duro sulle natiche.
Giro la testa di poco e vedo che entra due dita in bocca, infilandole successivamente nella mia entrata.Non me l'aspettavo.
Ma sono più bagnata di prima.Faccio un lungo sospiro di piacere e assecondo le sue dita che entrano ed escano dalla mia entrata.
Smette subito però, cambiando le dite con il suo membro che affonda con forza.
Gemo così forte che mi vergogno di me stessa.Oddio, ma siamo sicuri che sia lo stesso Edward?
Qua siamo un po' lontani dal Christian Gray.
Forse anche di più.Con una mano, attorciglia i miei capelli facendomi alzare la testa e appoggiarla sulla sua spalla sudata.
Con l'altra, invece, tiene fermo il mio fianco per dare spinte forti.«Così va meglio.» sussurra al mio orecchio.
L'effetto che mi fa, non lo immagina nemmeno.
Arrivo all'apice del piacere subito.
Con un orgasmo così travolgente che credo di averlo fatto sentire anche ai cigni.Porca troia.
Continua i suoi affondi per un po' fin quando non mi segue anche lui a ruota.
Ci accasciamo entrambi sul letto stanchi ma appagati.«Dovremmo farlo più spesso.» il duca sfila il profilattico e lo lancia alla rinfusa in un punto lontano sul pavimento.
Si sdraia accanto a me e allunga un braccio per farmi appoggiare.
Rimaniamo in silenzio per un po' ma non è imbarazzante.
Con lui non lo è mai e questa cosa mi piace.«Ho conosciuto questa ragazza tramite compagne di scuola.» inizio, sistemandomi meglio sul suo petto.
«Si chiamava Francesca. Era la ragazza più bella che io abbia mai visto, sai? Era simpatica e dolce, tutte la volevano e anche io non ero da meno, lei ha scelto me alla fine.»Sento già il groppo in gola, ma sento che questo è il momento giusto.
Deglutisco a fatica e giocherello con la trapunta che ci copre a malapena.«All'inizio, era una storia normale. Nel senso.. due persone si frequentano e poi stanno insieme, capito? Stavo bene, lei anche quindi cosa c'era che non andava? Mia madre l'ha scoperto fin da subito e anche se non l'aveva accettato del tutto, provava a farlo per me. Mi ascoltava sfogarmi ogni giorno e ogni notte, senza lamentarsi mai.
Devi sapere che.. Io e Francesca, litigavamo spesso. Devo ammettere che è stata una storia tossica, mi esercitava violenza psicologica e io non me accorgevo nemmeno.
Lei mi faceva male, io chiedevo scusa. Lei mi calpestava, io chiedevo perdono per essermi rialzata.
Ma l'amavo, da morire. Avrei fatto qualsiasi cosa per lei.» tiro su con il naso e sento la presa di Edward più ferrea.Le sue dita mi accarezzano la schiena delicatamente e ringrazio questo suo piccolo gesto per farmi ritrovare il coraggio.
«Mi ha tradito varie volte, anche sotto il mio naso. Ma io ero troppo ceca, non volevo vedere niente. L'amavo e l'avrei perdonata sempre, ormai mi ero anche abituata alla sua presenza quindi se riuscivo a staccarmi anche se di poco, il mio corpo necessitava di tornare con lei comunque.
U-una sera-» e mi blocco, non ce la faccio.«Emma, se non te la senti va bene. Puoi farlo un'altra volta okay?» Edward mi bacia la testa e mi stringe forte.
«Sento che devo farlo adesso, voglio che tu mi conosca fino in fondo okay? Non troverò più il coraggio.» scuoto la testa e tiro su con il naso.
«Fai come ti senti, io ti ascolto comunque.» sussurra.
Lancio un sospiro e intreccio la mia mano con la sua.
Accarezzo il dorso con il pollice e quel briciolo di coraggio, lo uso ancora una volta.«Una sera, ero appena tornata da scuola dopo un pomeriggio di studio frenetico, lei mi aspettava nella mia stanza e all'apparenza era calma.
Ricordo di essere stata felice per un momento, vederla lì per me. Ma non ha detto niente, il mio sorriso si è spento a suon di schiaffi, letteralmente.
Mi aveva quasi spaccato la mascella per avermi dato anche un pugno.
Non l'ho detto a nessuno, ma ha continuato così per giorni alterni almeno per due settimane.
Ero così stanca, sai? Non l'ho mai detto nessuno e mi sento così in colpa.. avrei potuto salvarmi.» singhiozzo come una dannata e il ragazzo accanto a me, cerca di consolarmi come può.«Ei, guardami. È tutto finito, okay? Sei salva adesso. Stai bene.» sussurra, asciugandomi le lacrime goffamente.
«Stavo per ucciderla, Edward! Sai che nel mentre mi stava dando dei calci molto forti nella pancia, ho trovato la forza di romperle la testa con un vaso. Grazie a dio è sopravvissuta , ma è rimasta in coma per mesi.
I poliziotti poco dopo, avevano scoperto che soffriva di doppia personalità e aveva stoppato le medicine di punto in bianco. Questa cosa l'ha fatta rinchiudere in un ospedale psichiatrico dove si è suicidata.
Ho ancora delle cicatrici ma sto bene, credo. Non riesco a risanare questa cosa.» scuoto la testa e mi stringo di più al suo corpo.Non mi vergogno nemmeno di coprire i miei seni ormai nudi.
La trapunta è scivolata via e copre soltanto le nostre parti basse.Rimaniamo in silenzio per un po', lui mi accarezza i capelli e io smetto di piangere dopo minuti interminabili.
Lascia dei piccoli baci sulla nuca e fa dei cerchi immaginari sulla schiena con l'indice.«Mi è venuta un'idea. Non fare domande, voglio che sia una sorpresa.» parla dopo qualche minuto.
Mi giro a guardarlo e il suo sorriso non mi fa dare una risposta negativa.
Va bene così, mi dico.
Posso riuscire a togliere i brutti pensieri.
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Programma Principessa
HumorCOPERTINA REALIZZATA DA @xomachixo Emma, è la tipica ragazza fangirl che sa ogni dettaglio o battuta del suo personaggio preferito della serie TV dedicata ai vampiri: The originals. Da lì, nasce ovviamente la voglia pazza di bere sangue e diventare...