Capitolo 48

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L’ultimo giorno di calore di Harry è quel venerdì e il giorno dopo ha già avvisato che tornerà a lavoro. Dato che ormai è calmo e ha voglia di prendere l’Omega solo più una ogni sei sette ore, Louis decide di accettare l’invito a cena di sua madre convincendo poi anche Harry mentre si stanno coccolando sul divano.
Harry è sì quasi libero dal calore, ma a quanto pare non dal lasciarlo stare per qualche secondo. Louis pensa semplicemente che sia una conseguenza al conoscersi meglio e all’amarsi e non gli dispiace per niente, gli Omega sono dei grandi coccoloni, quindi non ferma il riccio quando questo continua a baciargli il viso mormorandogli quanto lo ama.
Sorride lasciandosi stringere il viso <<Più sto con te e più mi chiedo perché Niall ti abbia tradito>> mormora e Harry scrolla le spalle per niente provato o rattristato dall’argomento, continuando a baciargli il viso <<Non lo amavo come amo te>>
<<A no?>>
<<No. Con te è diverso, con te è…tutto il mio mondo. Con Niall non lo è stato>>
Louis arriccia il naso <<E’ triste>>
<<Perché? Se stessi con Niall magari tu staresti con Tod>> gli fa notare e Louis mugola <<Non ricordarmelo>> posa il capo contro il suo petto e Harry resta premuto contro di lui accarezzandogli i fianchi.
Louis ha ripulito la casa, infilando le scatole di profilattici rimaste negli angoli più nascosti dei vari armadietti sparsi per la casa e il che è un bene, anche se Harry pensa che arredavano la zona.
<<Harry? I miei sanno che l’abbiamo fatto>> dice poi e l’Alpha sogghigna <<A sì? Sei stato qua tutto il tempo del mio calore, non avrei mai immaginato che loro sapessero>> ironizza e Louis lo guarda storto.
<<Sì ma mia madre continuerà a guardarci con quella faccia da “com’è stato” e credo me lo chiederà non appena ti girerai>>
<<Quando ho fatto sesso mia madre mi ha rimproverato perché non me lo ricordavo. Siamo stati in ansia per mesi credendo non avessi usato protezioni ma dopo un anno ce lo siamo dimenticati>> scrolla le spalle e Louis si chiede cosa c’entri <<Ma è diverso>> si solleva sedendosi a cavalcioni sopra di lui mentre Harry gli stringe le dita fra le sue osservandolo con il labbro fra i denti.
Louis è così ingenuo nelle sue mosse…e ora che ci pensa non l’ha mai cavalcato.
<<E’ diverso! Lei sarà…sempre lì a guardare e non so, mi mette ansia>> gesticola mentre parla e quando termina Harry sta guardando il suo sedere <<Riusciresti a cavalcarmi?>> gli domanda e Louis avvampa spingendolo <<Harry!>>
<<Okay, scusa!>> sbuffa <<Calmati Lou, non diremo niente a nessuno e andrà bene>>
Ma quando arrivano Louis trova l’atmosfera pesante. E’ un po’ che non vede i suoi e sembrano nascondergli qualcosa mentre silenziosamente fanno loro domande e sua madre non accenna nemmeno alla settimana passata da Harry. Louis si corruccia preoccupato e l’Alpha lo osserva in attesa che chieda qualcosa <<Uhm, va… va tutto bene?>> domanda quindi <<Siete molto silenziosi…>>
Mark blocca l’andare delle sue posate e Jay smette di masticare. Cade il silenzio e Harry si schiarisce la gola alzandosi <<Scusatemi, vado in bagno un attimo>> e con tanta cortesia li lascia soli lasciando una carezza sulla spalla di Louis.
<<Be’?>> domanda l’Omega e suo padre sospira osservando la donna che si poggia allo schienale <<Lou, non penso sia il momento giusto per parlarne>>
<<Perché c’è Harry? Se n’è andato>>
<<Sì ma non vogliamo che ti veda stare male>>
Louis corruga la fronte <<Non-non volete che chiuda con lui vero?>>
Mark sospira <<No, certo che no Louis. Si tratta di noi in famiglia e forse non è proprio il momento giusto per parlarne, tutto qui. Capisci?>>
<<No>> ammette e Jay si sfrega i capelli un secondo prima di chiudere la conversazione <<Ne parleremo un altro giorno>>
<<No, voglio che me lo diciate adesso. Qualsiasi cosa sia io- aspettate un bambino?>>
<<No! Cielo Louis>>
<<E allora cosa? Non vi va bene che sia stato con Harry durante il suo calore?>>
Mark si appoggia alla sedia incrociando le braccia al petto <<No, sono cose naturali, quando tu andrai in calore starai da lui a tua volta immagino>>
<<Allora cosa c’è?>>
Suo padre lancia un occhiata a Jay che tira su col naso appoggiandosi al tavolo <<Louis vorremmo…dirtelo in modo più appropriato e ora non mi sembra il modo giusto>>
L’Omega sbuffa <<Ora è appropriato. Se dovessi stare male avrei Harry no? Pensala così. Per favore>>
<<Va bene>> acconsente Mark e Jay lo guarda storto <<Io e tua madre vogliamo separarci>>
Louis non ha mai pensato più di tanto al matrimonio dei suoi nella sua vita. Certo, credeva fosse per imprinting e non è stato così ma non se l’è presa poi molto. Li ha sempre lasciati fare e li ha sempre visti molto felici e uniti, non ha mai nemmeno lontanamente pensato a una separazione perché si sa che di solito queste cose tutti toccano tranne la tua famiglia, no?
Eppure quando sua madre lo dice sembra crollargli addosso tutta la sua infanzia e il suo passato, tutto il tempo trascorso in quella casa con i due. Ora che ci pensa quanti anni sono che non li vede scambiarsi un bacio, una carezza o un abbraccio? Ma separarsi… non hanno nemmeno un imprinting, di che parlano?
Jay deglutisce quando lo nota imbambolato <<Volevamo farlo dopo il tuo diploma, se davvero intendi andare a Londra ti sarebbe stato favorevole per prendere un po’ d’aria forse>>
Mark lancia un occhiata a Jay, Louis non sta dicendo niente ed è fermo a fissare il nulla <<Io e tua madre ci siamo amati lo sai, ma ultimamente le cose sono cambiate. Ci siamo allontanati molto, abbiamo perso tempo per noi e siamo diventati più amici che altro. Le uscite del venerdì erano per riprovarci ma non ha funzionato>> gli spiega con calma e Louis sente la nausea salirgli nell’istante in cui al posto di un venerdì fra loro immagina entrambi occupati con altre persone e pensa che gli stiano mentendo ancora.
Quando poi sua madre prova ad allungare la mano per risvegliarlo Louis sente la cena risalirgli in gola e pare riprendersi solo quando capisce di dover rimettere davvero. Si alza di botto correndo su per le scale con le lacrime lungo le guance e apre di scatto la porta del bagno dove Harry se ne sta a scrivere al telefono appoggiato al lavandino.
L’Alpha sobbalza, poi si preoccupa quando lo vede così <<Louis, stai->> ma l’Omega si è già chinato sul water e sta vomitando il pasto. Jay appare sulla porta con sguardo dispiaciuto e dietro di lei Mark si sta sfregando gli occhi rattristato.
<<Louis, stai bene?>>
Il giovane ha la testa fra le braccia posate sul water e sputa un grumo di saliva prima di mugolare singhiozzante e sporgersi verso il lavandino per sciacquarsi la bocca. No, si sente male, ha lo stomaco sotto sopra, le gambe che tremano e tante parole rancorose bloccato in gola. Harry gli accarezza la schiena con aria confusa e sua madre lo richiama.
<<Come faccio secondo te a stare bene?!>> ringhia sfregandosi il viso cercando inutilmente di asciugare le lacrime <<Questo "ultimamente" è solo una bugia!>> punta suo padre <<N-non è vero?!>>
Jay si prende le tempie fra le mani sospirando <<Sì lo è. Ma preferiresti stare peggio?>>
<<Sì! Non potete continuare a mentirmi! Se lo fate almeno fatelo bene!>>
<<Non lamentarti poi del risultato Louis, perché ti abbiamo amato e protetto tutta la vita e->>
<<Jay, non è il modo>> la ferma Mark e l’Omega ringhia nuovamente <<Lasciala parlare! Come speri di dirmelo in altro modo? Riempiendomi di bugie?!>>
<<No, aspettando che ti calmi!>>
<<Non mi calmerò finchè non mi direte la verità!>> sbotta in attesa e Harry si morde un labbro non sapendo cosa fare. Non ha intenzione di uscire e lasciare lì Louis, e non si farebbe problemi ad andare contro ai suoi. In ogni caso non c’è n’è bisogno perché sua madre parla qualche minuto dopo.
<<Quando tu avevi tredici anni tuo padre ha avuto un altro imprinting a discolpa di quello che tutte le persone al mondo pensano riguardo l’età. A discolpa di quello che io pensavo. In ogni caso non è finita bene, avevamo entrambi famiglia e lei l’ha spezzato dopo qualche mese, ma sempre qualche mese è stato. Io non lo sapevo ma mi sono resa conto di essermi allontanata da lui per te>> Louis sobbalza guardando amareggiato suo padre che al ricordo si rattrista <<Non gli ho dato nessuna colpa Louis perché lui non se l’è presa con me quando ho incontrato il mio contatto quando ero incinta e già quello aveva rovinato le cose. Quando incontri la persona giusta mentre stai con qualcuno è…difficile riuscire ad accontentarsi di un sentimento che non sarà mai forte come quello di un legame vero->>
<<E nonostante questo tu hai provato a farmi stare con tutti quegli Alpha presi dal nulla?!>> grida sconvolto e Jay allarga le braccia <<Ero disperata! Non sapevamo cosa fare, dopo quattro anni dal tuo calore non avevi ancora trovato nessuno e credevamo che fosse colpa nostra perché non eravamo stati uniti con un imprinting!>>
<<So che può sembrare brutto e da finta vita Louis ma non lo è,>> inizia suo padre <<Ti abbiamo sempre amato e voluto, solo che spezzare dei contatti è una bruttissima esperienza e ti fa capire che magari la persona che hai sposato non sarà mai abbastanza. Ci abbiamo provato tante volte a recuperare ma ormai era…era solo più amicizia, rispetto e convivenza. Siamo rimasti insieme per te ma…>> abbassa lo sguardo sospirando <<Da qualche settimana le cose sono cambiate. Hai avuto un imprinting, stai spesso fuori casa e credevamo che avresti avuto un contatto solo al college, forse cambiando aria e che quindi, andandotene, avremmo potuto organizzare la separazione e parlartene>>
Per quanto provi a essere gentile per Louis è lo stesso una mazzata e sua madre non migliora le cose <<Stare in una casa da soli è…non ha senso Louis. Non siamo innamorati e uno dei due la terrà quindi potrai venire quando vuoi in ogni caso perché è anche casa tua tesoro. Vedrai entrambi, chiunque dei due se ne andrà rimarrà lo stesso in paese solo che con la tua assenza le cose non…non sono più legate da quell’unica cosa che le faceva funzionare, capisci?>>
I due lo guardano in attesa speranzosi e Louis non sente nemmeno le mani di Harry accarezzargli i fianchi nel vano tentativo di calmarlo.
<<No. Non capisco. Perché non farlo prima?>> soffia disperato e i due negano <<Eri ancora piccolo Louis, e sei pur sempre un Omega come me, siamo molto facili da ferire, non volevo stravolgerti l’adolescenza…>> dice sua madre e Louis ringhia singhiozzando <<Sono un Omega non un imbecille! L’avrei accettato prima che al college! Come pensavate che sarei stato felice a Londra mentre sapevo che tornando avrei avuto due strade e non più una?! Con l’imbarazzo della scelta non sarei proprio tornato!>>
<<Louis, cerca di essere maturo>> lo rimprovera sua madre <<So che è come se la famiglia si stesse spezzando ma non è così. Non c’è più motivo per me e tuo padre di vivere insieme se tu non ci sei>>






PERDONATEMI! MI STAVO SCORDANDO PERCHÉ DOMANI HO 800 VERIFICHE! 🙏🏻🙏🏻🙏🏻
Cmq, capitolo molto triste, ve l'aspettavate😔? E soprattutto, vi aspettavate Harry e Olivia😶? Che ne pensate🤡?? Io no...questo fa passare la mia voglia di scrivere Larry (come ogni altra volta😑) ma okay, la vita è questa e godiamoci la nostra ship preferita qui su wattpad😅!
Votate, commentate e a venerdi (prometto di ricordarmi l'aggiornamento🙏🏻❤)

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