Quel lunedì quando Louis entra in classe Liam sorride addolcito abbracciandolo <<Ohw, hai una faccia Lou…stai bene?>>
L’Omega mugola assonnato <<Harry mi ha tenuto sveglio tutta la notte, più i giorni passano e più sembra volerlo fare anche dieci volte al giorno!>> sospira e il Beta sghignazza <<All’inizio è sempre così. Ma scommetto che quando tu andrai in calore sarai peggio di lui>>
<<Mhm…Pensa che dimentica sempre le protezioni, mi tocca fermarlo e ricordarglielo. E quindi dobbiamo sempre andare in camera da letto>> spiega e Liam sorride <<Be’ io e Zayn non abbiamo casa sempre libera, quindi non potrei farlo ma perché non spargi i preservativi ovunque?>>
Louis avvampa <<Lee, è già tanto se so come sono fatti. So che ne ha un pacchetto nel cassetto ma so anche che sta per finire>>
<<Ti ricordi la scatola?>>
<<Sì>>
Liam lo guarda con aria complice e Louis corruga la fronte <<Cosa>>
<<Usciamo da scuola, andiamo al centro commerciale a comprarne un paio di scatole, le spargi ovunque e sei a posto no?>>
<<No, ho l’ordine di tornare subito a casa dopo scuola. E poi lui stesso è a casa lo dovrei fare mentre mi fissa? No grazie>>
<<Ti imbarazza? Fare sesso dico>>
<<Stranamente no. Credevo di sì ma in realtà no, anche con il calore cerca di essere il più gentile possibile ma penso che dopo il mio periodo smetterà di esserlo a letto…>> mormora pensando che lui diventerà realmente un poco di buono e Harry perderà il controllo molto spesso.
Il Beta se la ride <<Quindi ammetti di essere un piccolo ninfomane?>>
<<Liam!>>
<<Buongiorno!>> l’arrivo dell’insegnante smorza la conversazione e Louis per tutta la giornata pensa che potrebbe benissimo scrivere a Harry di uscire a comprarli ma…insomma… c’è sempre un ché d’imbarazzante e poi il fatto che ricordi la scatola non vuol dire che ricordi la misura. O forse, talmente tante sono state le volte in cui l’ha presa in mano, ce l’ha stampato in testa.
No, no, no! Non può mentire a Harry di nuovo.
Durante la ricreazione sbuffa e prende il telefono mentre al suo fianco Zayn e Liam stanno accoccolati a sfregarsi le ferite della rissa.
Louis: Harry, lo sai che stai finendo i preservativi vero?
Louis si morde il labbro in attesa e l’Alpha non ci mette due secondi a scrivere.
Harry: Vado a comprarne un centinaio allora.
L’Omega arrossisce sfregandosi la fronte a disagio e poi riprende a scrivere con tanto coraggio.
Louis: Pensavo…potresti non metterli in camera? Perché quando hai voglia non siamo mai a letto quindi una scatola in camera e le altre sparse?
Harry: Mi stai eccitando.
Louis: Cosa?
Harry: Ora sto immaginando di fare sesso ovunque Lou, cerca di fare in fretta dopo scuola :)
Louis avvampa ritirando il telefono e prova a non pensare a quello che gli ha rivelato per il resto del giorno che passa a scuola. Quando saluta i ragazzi si siede sul pullman sospirando, cercando di calmarsi, non ha idea di cosa troverà in casa di Harry varcata la soglia e avrebbe preferito non saperlo onestamente… peccato che quando si chiude la porta alle spalle non fa in tempo a togliersi lo zaino che è come se un perenne scintillio lo accechi o comunque come se l’arredamento fosse letteralmente cambiato.
Harry ha trasformato casa sua in un covo di preservativi. Letteralmente. Ci sono scatole ovunque, sul tavolo almeno quattro, sui mobili, fra quelle poche piante che ha, sul tavolino davanti al divano e persino sulle scale! Louis può letteralmente vedere la scritta “durex” ovunque mentre cammina cercando di non urtare niente e lo zaino gli cade di spalla quando nota scatole anche in cucina dove Harry sta preparando il pranzo salutandolo e parlando di chissà cosa.
<<Non credi di aver un po’ esagerato?>> mormora e l’Alpha si volta corrucciato <<Perché? Almeno ne abbiamo>>
<<Gesù Harry e se qualcuno dovessi venire a trovarti?>>
<<Li nasconderò>>
L’Omega mugola pensando che faranno letteralmente sesso fra i preservativi e si sfila la giacca e le scarpe sospirando <<E io che pensavo di essere sessuomane durante i miei calori>> borbotta e Harry sorride appoggiandosi al ripiano <<Ma infatti ho pensato anche al tuo di calore. Hai detto Aprile Maggio->>
<<Sì ma non è che dura due mesi>>
<<D’accordo ma può sempre durare di più>> scrolla le spalle e Louis lo guarda corrucciato <<Hai esagerato lo stesso>>
Harry ride <<Fra un mese non dirai così e non èobbligatorio farlo solo durante i calori...>> gli si avvicina baciandolo troppo a lungo e Louis si stacca prima che facciano altro obbligandolo a saltare pranzo, già è stato un miracolo mangiare nei primi due giorni…
<<Hai già pranzato?>> gli domanda notando apparecchiato solo per lui, ovviamente dietro alle dieci scatole di preservativi.
<<Sì, volevo aspettarti ma stavo morendo di fame quindi ho finito gli avanzi di ieri e…>> spegne i fornelli posando la pentola con la carne e la verdura sul tavolo <<Preparato altro per te>> si siede davanti a lui.
Louis scrolla le spalle <<Hai fatto bene>> si siede a sua volta e inizia a mangiare ovviamente fissato <<Uhm, quando torni a lavoro?>> domanda cercando di non sentirsi a disagio sotto il suo sguardo voglioso.
<<Credo sabato. Non sono sicuro, forse già venerdì>> mormora troppo velocemente e quando ha finito l’Omega si accascia sulla sedia <<Cosa stai aspettando?>> chiede quindi quando vede Harry restare fermo.
<<Non voglio farti sentire in obbligo>> si appoggia ad una mano e Louis ridacchia <<Tutto mi fai sentire tranne che in obbligo>>
<<E’ una cosa positiva?>>
<<Sì. Credo che andrà molto peggio a te che a me, io posso essere…>> Louis si lecca le labbra arrossendo al ricordo dei suoi calori passati in cui era talmente fuori da non ricordare niente.
<<Insaziabile?>>
<<Mhm>> mugola <<Più che altro mi calmo dopo un po’, ma se mi tocchi anche solo un braccio è un inferno. Se non prendo soppressori ovviamente, cosa che farò->>
<<Non farlo,>> ordina l’Alpha <<Non prenderli. Io non li sto prendendo>>
Louis ride alzandosi per sparecchiare <<Si vede>> posa la pentola sui fornelli spenti <<Però tu sei a casa, e io dovrò andare a scuola>>
Harry ringhia appena bloccandolo dai fianchi quando fa per andarsi a sedere dall’altra parte del tavolo <<Non puoi andare a scuola così Louis. L’effetto sparisce sempre quando sei in giro e non voglio ti succeda qualcosa>>
<<Starò attento. E poi tanto anche tu lavorerai no?>> gli ricorda appoggiando il gomito sul tavolo e Harry sbuffa <<Non riesco ad avere una conversazione seria se mi stai seduto addosso>>
Louis ride <<Ma hai fatto tutto tu!>>
L’Alpha guaisce borbottando qualcosa d’insensato prima di afferrargli le cosce saldamente e alzarlo di peso facendolo sedere sul tavolo. Louis trattiene un urlo a stento e viene subito zittito dalla bocca di Harry che velocemente gli abbassa i jeans e le mutande sfilandoglieli solo da una gamba, stracciando una delle poche scatole rimaste lì dato che Louis le ha buttate tutte a terra quando si è seduto. Veloce come un fulmine l’Alpha si abbassa i pantaloni della tuta rivelando di non avere nemmeno le mutande e gli entra dentro senza accorgersi che Louis non aveva nemmeno iniziato a lubrificare. L’Omega sobbalza al male ma bastano due spinte che già è fradicio e può rilassarsi.
<<Oh Dio, sì>> sospira Harry afferrandogli le cosce mentre Louis si regge al suo collo e con una mano all’indietro <<E’ stata una mattinata d’inferno senza di te piccolo>>
L’Omega sa che parli del sesso e del calore ma non si offende perché non ne ha le forze in quel momento e geme contro la sua bocca a una spinta più forte sentendosi percorrere di brividi mentre le loro pelli sbattono. Harry prova a baciarlo ma sta andando talmente forte e veloce che Louis è un continuo muoversi su e giù e riesce solo a far sfiorare le loro bocche.
<<Ha-Harry>> geme l’Omega stringendogli i ricci e l’Alpha gli ringhia contro eccitato riversandosi dentro di lui accortosi che Louis è già venuto senza nemmeno che qualcuno lo toccasse. Ma è così per Louis che funziona, è talmente abituato che da quel punto di vista è un vero adolescente appena sviluppato…
Harry lo stringe a sé baciandolo profondamente non uscendo nemmeno dentro di lui, giocando con la sua lingua e mordendogli le labbra e Louis ricambia con lo stesso ardore. E’ come se ogni volta che l’Alpha fa sesso con lui lo faccia anche con la sua mente fottendola in meno di due minuti. Quindi Louis non protesta quando Harry infila la mano sotto la sua maglietta alzandogliela sul petto spingendolo di schiena sul tavolo, facendo capitolare tutte le scatole rimaste, cambia profilattico e ricomincia piegandogli le gambe contro lo stomaco, spogliandolo del tutto.
<<Cazzo Louis,>> ringhia <<Tu non hai- idea->> parla fra gli ansimi <<Di quante seghe mi sia fatto in questi mesi ogni fottuta volta che tu ti presentavi col calore. E mi hai bagnato tutto il letto, dio! Il tuo odore!>> scuote il capo fuori di sé abbassandosi a mordergli i capezzoli succhiandoli generosamente e Louis urla a una stoccata più decisa, gli occhi lucidi e le parole spezzate dai gemiti.
<<Ho sempre voglia di te Omega, ogni minuto di ogni ora di ogni giorno>> sussurra al suo orecchio baciandogli la mascella salendo fino alle labbra <<E tu?>>
Louis si chiede come faccia Harry a parlare mentre lo fanno, lui si sente sconvolto e in un altro pianeta! Tutto quello che può fare è guardarlo perso nel piacere e gemere profondamente attaccando la bocca alla sua e tenendolo sopra di sé, sperando che il tavolo non si rompa.
Louis si stupisce della resistenza di un preservativo perché per come Harry va forte dovrebbe rompersi ma dato che a lui non fa per niente male forse non crea problemi nemmeno al lattice.
Di sicuro gli altri cinque preservativi, che Harry sporca cambiando posto ogni volta, resistono benissimo.
<<Devo fare i compiti>> sospira Louis, steso sul tappeto del salotto con sotto l’Alpha che lo coccola nella tipica fase maniacale post sesso.
Harry gli bacia il capo allungandosi per afferrare il suo zaino e porgerglielo. Louis ride divertito, consapevole che l’Alpha non lo vuole lontano, quindi si gira a pancia in giù e lo accontenta iniziando a fare i compiti anche se concentrarsi diventa difficile a ogni carezza lasciva che parte dalla sua schiena giungendo fino al sedere, continuando sulla coscia, a ogni baci mischiato con dei mormorati <<Sei così morbido>> e <<Sei bellissimo Louis>>.
<<Il mio bellissimo Omega>> sta mormorando Harry da un po’ mentre bacia la sua schiena e la sua spalla accarezzandogli la colonna vertebrale.
Louis rabbrividisce cercando di rispondere correttamente ai quesiti sfogliando le pagine per ricordare meglio cosa dire ma la matita gli cade letteralmente di mano e uno squittio gli esce dalla gola quando Harry, approfittando delle sue gambe aperte e dondolanti, scivola lentamente giù fino a trovarsi di fronte alla sua apertura rosea che lecca intensamente guardando compiaciuto come il primo flusso inizi a bagnarlo e colare tra le sue cosce.
Si china a raccoglierlo e Louis stringe il tappeto ansante e a occhi sgranati. Che sta facendo? Non hai mai- cosa-? Non riesce nemmeno a pensare perché è una sensazione nuova per lui e si contorce quando sente due dita scivolargli dentro. Non ha idea di quello che Harry stia facendo ma gli piace ed è di nuovo distratto e perso.
<<Non smettere>> lo prega quando sente la sua lingua spostarsi. L’Alpha sorride mordendogli una natica prima di stringerla e scostarla di lato per vederci meglio mentre con le dita arricciate cerca il punto magico di Louis.
E quando ci sfrega sopra i polpastrelli Louis sobbalza tappandosi la bocca con la mano, posando l’altra sul tappeto scioccato da tutto quel piacere improvviso <<O-O mio... A-Alpha>> singhiozza quando Harry riprende anche a leccare e succhiare.
<<Cosa senti?>> domanda poi e Louis ansima <<C-caldo e- sto…credo di- mhmm…>> viene ringhiando, stremato da tutti gli orgasmi e dalla nuova sensazione mentre Harry lo accompagna per tutta la durata accarezzando dentro di lui prima di sfilare le dita guardando il suo orifizio richiudersi intorno al nulla, bagnato fradicio.
<<Così bello>> mugola baciandolo e accarezzandogli il sedere mentre sente la sua erezione premere sullo stomaco.
Risale lungo la sua schiena con dei baci dolci, sfregando la sua entrata con il proprio membro e quando Louis guaisce stremato Harry si sporge a baciargli una guancia <<Non farò niente, rilassati>> mormora accarezzandogli la nuca col il naso prima di baciarlo sul collo e sulla spalla, tenendosi sui pugni mentre continua a usare il sedere di Louis come cuscinetto per venire, cosa che succede di lì a qualche minuto.
Louis sospira chiudendo gli occhi mentre l’Alpha lo ripulisce baciandolo ovunque accarezzandolo prima di voltarlo sotto di sé accarezzandogli una gamba. L’Omega lo osserva in attesa perché Harry lo sta guardando come se volesse dirgli qualcosa e nel mentre gli sfiora i capelli e la guancia dolcemente.
<<Lo sai che ti amo vero?>> domanda poi e Louis resta bloccato un attimo, perdendo il sorriso che poi cresce molto più grande di prima mentre si attacca al suo Alpha come un coala annuendo vivamente <<Sì>> mormora perché non l’hanno mai detto ma è quello che sentono e vedono entrambi.
Harry infila il naso nell’incavo del suo collo baciandolo <<Tu mi ami, sì?>>
Louis mugola <<Tanto>> e quando Harry lo solleva di peso mettendosi in piedi urla stringendosi a lui che sorridente sbotta <<Allora verrai a fare la doccia con me>>
E l’Omega farebbe questo e altro per il suo Alpha.
Ehilà eccomi qua!
Quanto sono carini insieme? Awww li amo troppo, perciò mi aspetto che li amiate anche voi!
Vi è piaciuto? A me rileggerlo e scriverlo molto😍
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My Beautifull Alpha
FanfictionNon sta succedendo davvero. Louis deglutisce guardandosi intorno nervoso mentre fa su e giù con la gamba peggiorando la situazione. Il sedile blu del pullman è scomodo e ringrazia ci sia poca gente. Louis sente i suoi umori macchiargli gli skinny n...