2-Primo giorno a scuola

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Continuo la storia per cinque voti e due commenti.

Instagram: amyunicorno

Questo capitolo è "leggermente" più lungo rispetto ai precendenti.

Buona lettura! 

Passate a leggere:

Just sex|| Ashton Irwin di Nobody-Nora-

Mi trovo davanti all'enorme edificio bianco, la mia nuova scuola, il cuore batte troppo forte e ho paura che salti fuori da un momento all'altro, faccio un respiro profondo, prendo coraggio e varco l'enorme cancello della scuola trovandomi davanti all'enorme prato che circonda l'intero edificio e alcune panchine sparse qua e là, sembra di essere in paradiso, alberi secchi e senza foglie di ciliegio per tutto il prato, e un mucchio di ragazzi aspettano davanti al portone l'apertura della scuola, mi sento spaesata, è un posto troppo perfetto ed io mi sento il pezzo di troppo, che stona con tutto, sono agitata ma continuo a camminare per tutto il vialetto in ghiaia e arrivo vicino alla massa di studenti con la mia stessa divisa ma noto alcune ragazze con vestiti interi, gonne blu e ciacche nere ed altre con gonne verdi e giacche gialle, ma vai a capire il preside, forse permette alle ragazze di vestirsi come vogliono ma scegliendo tra varie divise.

• la campanella suona • 

Gli alunni iniziano a spintonare per entrare ed io mi metto in disparte per aspettare che le cose si calmino un po'e dopo un paio di minuti la maggior parte è entrata e così entro anch'io e mi ritrovo davanti a tre corridoi e non so quale prendere ma noto una bacheca dove c'è una mappa della scuola, forse per le persone che si perdono come me, tiro fuori dalla mia cartella l'orario ed oggi è Lunedì, alla prima ora ho italiano ma devo trovare la mia classe la 9-A al secondo piano, perfetto, rimetto il foglio nella cartella e con passo veloce salgo le scale e mi ritrovo davanti a un paio di macchinette del cibo e difanco un' altra bacheca, guardo dov'è la mia aula, è la prima a destra vicino ai bagni, sto morendo dall'agitazione, mi dirigo verso l'aula e una professoressa mi ferma -Tu sei la signorina Hot?- mi chiede con voce dolce -Si- mi limito a rispondere -Aspetteresti un secondo prima di entrare in classe?-  -Ma certamente- dico sorridendole -Metto in ordine gli alunni e deve arrivare un ragazzo nuovo come te- mi dice sorridendomi ed io mi limito ad annuire e mi appoggio alla colonna

quando un ragazzo alto, bruno, occhi grigi si avvicina a me e mi sorride maliziosamente squadrandomi ed io arrosisco, abbasso lo sguardo per poi rialzarlo e i nostri occhi si incontano, non ho miai visto degli occhi di quel colore, oddio sono stupendi -Che colore figo- mi dice il ragazzo avvicinandosi a me allungando la mano -Sono Edgar, piacere di conoscerti..?- -Emh, Rosaline ma chiamani Rose- dico stringendo la sua mano e lui la tira verso sè e tira sù il mio mento con il suo dito indice -Sono proprio belli, Rose- mi dice ed io arrosisco ancora di più -Grazie- riesco a dire e tolto il mio viso dalla sua presa e mi avvicino alla mia amata colonna -Sei nella 9-A?- mi chied ed io annuisco senza dire una parola -Bene, nuova compagna di classe- mi dice Edgar sorridendomi ed io deglutisco sconvolta dalla notizia e

la porta si apre e quasi la stavo per prendere in faccia ma Edgar mi prende per il braccio e mi sposta -Bene, vedo che voi due avete legato. Sedetevi nei banchi in fondo- ci dice la pfor ed io annuisco entrando in classe dopo quest'ultima e tutti i miei compagni mi stanno fissando, sono in ansia, agitata, potrei morire all'istante e Edgar è dietro di me che mi segue verso i nostri fututi posti e sento dei mormorii ma non su di me ma su Edgar, che sia popolare? Che abbia cambiato indirizzo perchè non si trovava bene? Ritorno alla realtà e mi siedo vicino al muro così nessuno mi può fissare più del dovuto ed Edgar butta il suo zaino vicino alla sedia, si siede ed io non sapendo se parlare o meno arrosisco come al solito -Bene, Edgar lo conoscete già, ha cambiato corso e poi c'è Rosaline, di cognome... Hot- e tutti in classe inizia a ridere ed io vorrei sotterrarmi, sparire, perchè ha detto il mio cognome? Sto morendo di vergogna ed Edgar non stava ridendo? Si avvicina al mio orecchio e mi sossurra -Bel cognome piccola Hot- ed io lo guardo male poi la ragazza davanti a noi si volta e mi sorride ed io contraccambio -Sono Tiffani, piacere di conoscerti Rossy- dice a testa bassa forse è per via del ragazzo difianco a me -Piacere mio Tiff- rispondo e lei alza il viso, i suoi occhi brillano, cosa ho fatto? -Tutto ok- chiedo alla ragazza -Sisi, nessuno mi aveva mai dato un soprannome, sono solo contenta Rossy- mi dice sorridendomi.

Sindrome di StoccolmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora