7-O l'inizio di tutto?

415 17 4
                                    

La storia continua per cinque voti e due commenti.

Instagram: amyunicorno

Nel capitolo precedente...

La nostra protagonista inizia la giornata favolosamente, con l'arrivo del nuovo compagno di classe; Derek, il ragazzo che aveva sognato durante la notte, le ore passano velocemente ed è ora di andare a pranzare...

Buona lettura

• in mensa •

Usciamo dall'aula di scultura e Tiff mi afferra il braccio e inizia ad accellerare il passo -Dove andiamo- domando tenendo stretta la mia cartella nell'altra mano seguendo la mia amica in mezzo alle persone -Andiamo in mensa- mi dice fermandosi di colpo, entriamo nella grande sala dove ci solo tantissimi tavoli e un enorme buffet dove ci sono una massa di ragazzi per servirsi, -Andiamo a prendere il tavolo altrimenti mangiamo in piedi- mi avverte Tiff e mi trascina di nuovo con passo veloce al tavolo dai noi puntato, quando appoggiamo le nostre cartelle altri due zaini vengono appoggiati contemporaneamente

e indovinate? Sono di Edgar e Derek, peggio di così non può andare, penso tra me e me, -Possiamo restare ragazze?- domanda Derek con un so che di figaggine, io sbuffo e Tiff mi da una gomitata, mi volto per vedere che volesse e i suoi occhi emanano pucciositá misto tenerezza insieme, come se mi stesse pregando di dire si, e mi limitai ad annuire e Tiff -Certo- disse con felicità

Andiamo noi, voi rimanete qui- dice Tiff ai nostri compagni di classe, ci avviciniamo al buffet -Ti amo- mi dice Tiff prendendo il piatto -L'ho fatto solo per te- le rispondo prendendo anch'io un piatto, decidiamo entrambe di prendere della pasta bianca, torniamo al tavolo dai nostri "cavalieri", ci sediamo e quest'ultimi si alzano e vanno al buffet -Buon appetito- dico prima di fiondarmi sulla pasta -Grazie anche a te- contraccambia Tiff e iniziamo a mangiare.

...

in laboratorio

Devo stare calma, continuare il mio lavoro, anzi iniziare il mio lavoro, mo metto a posto il vestito e guardò in torno a me se riesco a trovare l'ispirazione e i miei occhi incontrano quelli di Derek, le mie guance si tingono di rosso per l'imbarazzo e lui mi fa l'occhiolino, mi rigiro e sento il cuore a mille come la prima volta che incontrai Edgar, scaccio via i miei pensieri e cerco di concentrarmi.

Non ce la faccio.

-Prof posso andare un secondo in segreteria?- chiedo al prof, lui mi squadra dalla testa ai piedi e poi risponde -Si vai-

mi alzo dalla mia postazione ed esco dall'aula, avevo bisogno di staccare, di allontanarmi da quel posto, decisi di andare in classe, stare da sola un po', entro e mi vado a sedere nel mio posto e osservo il paesaggio fuori dalla finestra.

Derek pov's

Devo portarla dalla mia parte, la sua amica pende dalle mie labbra,hobisognodilei, Edgar habisognodilei, e l'unico modo è andare da lei e parlarle, -Hey Tiff- bisbigliai per attirare l'attenzione di quella ragazza e lei si girò subito -Dimmi- mi risponde dolcemente -Dove può essere Rosaline?- e dal suo volto il sorriso scomparve -Forse in classe, l'unico posto che si ricorda la strada- mi dice freddamente e per farle tornare il sorriso mi avvicino a leo e la bacio sulla guancia come ringraziamento e riesco ad uscire dall'aula senza essere sgamato.

Inizio a vagare per la scuola, poi mi viene in mente che siamo al primo piano e non si sa come riesco ad arrivarci, noto la porta della nostra classe semichiusa così decisi di dare una sbirciatina, manco fosse lo spogliatoi femminile.

Rosaline pov's

Sto pensando, troppe cose frullino nella mia mente, Edgar, l'arrivo di Derek, loro due che si conoscono, sono coincidenze? Non riesco a capire, non riesco a trovare un filo logico tra i due.

Resto incantata dal paesaggio, il quale mi rilassa ma tutto ciò viene interrotto, la porta si apre e sul ciglio di essa c'é Derek con tutto il suo splendore, che mi osserva intensamente, abbasso lo sguardo e le mie guance si tingono di rosso,

-Posso unirmi a te?- mi chiede facendomi l'occhiolino ed io annuisco e così lui si avvicina al banco, sposta la sedia e si siede vicino a me, io non mi volto per guardarlo, non so cosa sta facendo lui, i suoi movimenti, io resto a fissare fuori, sono nel mio mondo, silenzio, nessuna parola viene pronunciata da nessuno dei due.

Mi prende il polso e mi fa girare in modo che lui mi riesca a vedere -Ti fidi di me?- domanda spezzando il silenzio ceh si era formato -Ti conosco solo da oggi, come posso fidarmi di te?- sputo rigirandomi a fissare fuori -Come sei scontrosa- ribatte ed io lo ignoro -Piccola, non puoi ignorarmi- mi dice e sento che si alza dalla sedia, che se vada via? Non credo.

Mi ritrovo il viso di Derek vicino al mio, sento il suo respiro sulla mia guancia, -Allora vieni con me?- continua insistente -Ok- dico per accontentarlo e lui mi prende per il polso e un brivido di dolore scorre in tutto il mio corpo -Fa male- dico tirando il braccio via dalla sua presa e massaggio il polso dolorante delicatamente, lui si avvicina a me e mi abbraccia, -Scusa non volevo- mi dice dandomi un bacio sulla testa -Non lo sapevi, è tutto ok- gli rispondo alzando il volto e gli sorrido. 

-Dai andiamo- mi dice staccandosi dal nostro abbraccio e si incammina verso la porta e io lo seguo innocentemente.

...

• tetto della scuola •

Mi ha portato sul tetto della scuola, perchè? Che ha in mente. Sinceramente mi aspetterie di tutto da uno come lui.

-Guarda che bello- mi dice Derek avvicinandosi alla grata ed io mi avvicino lentamente, mi affaccio -Oddio, che bello- dico osservando il magnifico paesaggio sotto di noi -Hai fatto bene a fidarti di me- dice ammiccando ed io distolho lo sguardo e continuo a guardare il paesaggio che c'é oltre la grata.

...

Ci stiamo avvicinando alla porta per rientrare nell'edificio, metto una mano sulla maniglia, faccio per aprire la porta che mi ritrovo con le spalle contro la porta, ma che diavolo?! Che ha intenzione ha?! I miei polsi, sono tra le sue mani, non sta stringendo troppo, non vuole farmi male. -Tranquilla-  mi dice avvicinando il suo viso al mio, -Tranquilla, non voglio farti del male- mi dice dolcemente ed io mi limito ad annuire ma l mio cuore dice il contrario, sta battendo troppo forte, non riesco a tranquillizzarmi, non riesco a pensare, non so cosa dire, è come se fossi paralizzata,

Derek si avvicina alle mie labbra e le mordicchia, lo lascio fare, le sue labbra sfiorano le mie e le mie le sue, un bacio che sembrava non arrivare mai, le nostre lingue si stanno sfiorando, un brivido di piacere attraversa la mia schiena, Derek lascia la presa dai miei polsi, mette le mie braccia intorno al suo collo e le sue le mette intorno alla mia vita.

Dio, che bacio, un bacio velenoso, vorrei che non finisca mai poi penso chi sto baciando, DEREK! Cazzo! Tiffani, a Tiffani piace Derek, presa dal panico lo allontano da me e lui mi guarda stranito -Cosa hai?- mi chiede -Non posso continuare- gli rispondo entrando nell'edificio la sciandolo da solo, sul tetto ed io scendo le scale per tornare al piano terra.

Ricordo:

la storia continua per cinque voti e due commenti.

Sindrome di StoccolmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora