Era una donna bionda. La figura era distante, Rikky non riuscì a capire chi fosse, ma di sfuggita notò un tatuaggio insolito sul braccio destro. Era un tatuaggio di colore rosso abbastanza grande.
La ragazza non sapeva cosa pensare anche se quella scena non lasciava molte idee.
Sentí il cuore cambiare battito. Aveva bisogno di calmarsi, si sedette rapidamente su una panchina alla sua destra.
"Forse ho visto male" si disse, "forse non è come sembra", continuò nella sua mente ritenendo impossibile prendere in considerazione l'opzione di un tradimento, non da lui, non dal suo papà, che fin da piccola aveva considerato come modello di uomo ideale: dolce e fedele, che mostrava attenzioni e amore alla madre ogni giorno.
Aspettó almeno 10 minuti prima di ritornare a casa. Non poteva farsi vedere così sconvolta.
Pian piano riprese coraggio e continuò la strada verso casa.Arrivata a destinazione trovò il padre intento ad apparecchiare la tavola fuori al giardino dove erano soliti mangiare la sera. Fece per aiutarlo e, mentre entrambi apparecchiavano, Rikky attaccó a dialogare fingendo un'apparente disinvoltura.
<<Ehi papà tutto bene? Bello il mare oggi vero?>>
<<Stupendo tesoro, stamattina presto lo era ancora di più, dovresti svegliarti prima.>>
<<Già. siete rientrati da poco?>>
<<Oh no tesoro siamo qui dalle 17:00 circa, non amiamo stare fino a tardi al mare lo sai.>>
<<Strano mi era sembrato di vederti rientrare poco prima di me>> Disse Rikky mettendo alla prova il padre. Sperava con tutta se stessa che la sua risposta avrebbe corrisposto alla scena vista poco prima dando una spiegazione a tutto ció. Anche se, dall'espressione istintiva del padre al suono di quelle parole, le era già chiaro tutto.
<<Era al bar tesoro, doveva restituire l'apribottiglie a Charlie, quel ragazzo è un vero tesoro.>> Intervenne la mamma uscendo dalla cucina con i piatti alla mano.
<<Esatto.>> disse il padre facendo un sorriso.
Rikky rabbrividì a quella scena pietosa, consapevole ancor di più dell'incoscienza della madre la quale era chiaramente all'oscuro di tutto. In quel momento le apparí così ingenua e indifesa.
Avrebbe voluto urlare contro il padre.
<<Devo andare in bagno.>> disse correndo dentro casa.
Aprí velocemente l'acqua fredda e se la gettò in viso cercando di calmarsi.<<Fai in fretta, è pronto!>> Urló la madre.<<Ma cosa le è preso?>> disse voltandosi verso il marito.
<<Nulla tesoro sediamoci>> rispose il padre cercando di soffocare con un sorriso la sua agitazione.
Dopo qualche minuto Rikky si ricompose e tornó a tavola. Per calmarsi si disse che probabilmente sbagliava a darsi soluzioni affrettate, una parte dentro di se sperava ancora che tutto non era come sembrava.
Dopo cena tutte corsero a prepararsi cercando invano di fare in tempo per le 10.
Le ragazze si ritrovarono fuori il Paradise con mezz'ora di ritardo ma ancora in tempo per i balli di gruppo. Tutte tranne Rikky.<<Ma Rikky dov'è finita?>> Chiese Emma notando l'assenza dell'amica.
<<Uff è sempre più in ritardo delle altre.>> Seguí Clara.
<<In realtà mi sa che è in anticipo.>> Intervenne Ines facendo cenno verso il bancone dove Rikky si stava già scolando una birra.
Tutte si guardarono stranite. Si recarono verso la ragazza dall'aria pensierosa.
<<Ehi tesoro ci stai dando dentro.>> Disse Anna.
<<Va tutto bene Rikky?>> Chiese Sabrina preoccupata.
Rikky le guardò per qualche secondo una ad una. Poi fece un gran sorriso.
<<Perfettamente, sono solo più carica del solito.>> <<Charlie altre 5 per favore!>> Esclamó Rikky.
Era in un pallone, non sapeva cosa pensare, se non all' unico modo che aveva per distrarsi eaccantonare almeno per una sera quegli orribili pensieri che le ronzavano nella mente.
Il suo piano stava già funzionando.
<<Ecco a voi signorine.>> Disse Rikky porgendo le birre alle ragazze appena arrivate.
Alzò la birra in segno di brindisi. <<A noi ragazze, alle mie compagne di vita!>>.
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THE VILLAGE
RomanceUn'estate travolgente, fatta di amori, amicizie, dolori e pensieri adolescenziali. Un finale inaspettato e verità agghiaccianti che salgono a galla. Niente è come sembra ed ognuno, come sempre, ha la sua verità.