Nascondersi.

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<<Ragazze vado un attimo a prendere le sigarette>> finse Clara raggiungendo il deposito dove Vanessa prima le aveva chiesto di incontrarsi.

Si avviò raggiungendo un viale pieno di erbacce. In lontananza vide Vanessa farle segno da lontano.

<<Ehi>> disse Clara appena arrivata, facendosi strada tra le tante cianfrusaglie che abitavano quel luogo da anni.

<<Perché sei corsa via prima?>> Chiese Vanessa diretta.

<<Ma no è che i ragazzi si stavano menando siamo dovute correre, solite pazzie tra Ines e Luca, ne avrai capito qualcosa ormai>> spiegò Clara sorridendo pensando all'assurdità dei suoi amici e, forse anche per il tono geloso ed infastidito di Vanessa.

<<Ah ecco>> rise la ragazza sollevata.

<<Perché? Dovevi dirmi qualcosa?>>

Vanessa attese qualche momento. Poi le prese la mano, piano la avvicinò a sè e la baciò.


Sabrina era invasa da emozioni contrastanti. Collera e rabbia si agitavano dentro di se dando vita a pensieri angoscianti e delusi. Non era accaduto nulla tra lei e Cristiano, eppure si sentiva tradita. Forse il peso delle parole era molto più potente di quello di un bacio o di qualunque contatto fisico. Due menti che si incastrano, due occhi che si guardano da lontano sentendosi ugualmente a un millimetro gli uni dagli altri prevalgono su tutto pensò.

Ma forse tutto ciò lo sentiva soltanto lei?  Eppure aveva sempre creduto ad un collegamento sottile, quasi invisibile delle menti; Era convinta di riuscire ad avvertire quando era nei pensieri di qualcuno se ciò avveniva intensamente e, viceversa, era convinta di poter trasmettere i suoi pensieri, come se tutto ciò fosse uno scambio, come se l'intensità delle cose non potesse restare indifferente ma fosse percepibile in qualche modo.

Perché Cristiano si era finto buono e diverso prima? Perché lei ci era cascata? Ma d'altronde di chi ci si può fidare se non ci si può fidare neanche di se stessi in quanto siamo tutti esseri vulnerabili. Lei stessa si era fidata del suo sentimento per Marco eppure qualcosa stava cambiando, qualcosa che non era ancora pronta a decifrare.

Tutti questi pensieri ronzavano nella testa di Sabrina, si sentiva scoppiare. Decise di raggiungere le ragazze per sfogarsi e dare forma ai suoi pensieri.

Cominciò a camminare non sapendo quel vialetto esattamente dove portasse, non ci passava da molto.

Proseguiva aspettando che le apparisse qualche riferimento familiare. Finché alla sua sinistra vide il deposito. Un posto abitato da una catasta di casse di legno coperte di polvere, e cianfrusaglie varie sparse per terra che erano lì da chissà quanto tempo. Ad un tratto sentì dei rumori provenire dal suo interno. Stranita dato il posto poco frequentato si avvicinò ad un muro con una fessura e sbirciò cercando di vederci qualcosa tra tutta quella robaccia.

C'erano due persone questo le era chiaro. Adocchiò delle scarpe familiari, poi le figure si spostarono più a destra e furono visibili per intero. Vide Clara e Vanessa in un bacio travolgente.

Sabrina si voltò di spalle al muro per non farsi vedere, con la bocca aperta dallo stupore. Dopo lo shock prevalse la confusione e la delusione: si domandò perché l'amica si stava nascondendo da tutte, sue compagne da una vita.


<<Volevo farlo da tempo>> disse Vanessa. Fu un bacio lento e intenso di chi si desiderava già da molto prima.

Clara silenziosa le strinse la mano.

<<A cosa pensi?>>

<<Non lo so.. io non..>> disse Clara trovando le parole. <<E' la prima volta>> concluse.

THE VILLAGEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora