Dubbi.

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Sabrina restò basita. Voleva esprimersi, cercare almeno di mostrare una finta contentezza ma non ci riuscì.

<<Dai a me le buste tesoro>> intervenne il padre vedendola sconvolta.

<<Amore?>> Disse confuso Marco.

<<Dì qualcosa tesoro, Marco è qui per te>> disse la mamma sorridendo cercando di trasmettere un indiretto rimprovero alla figlia.

<<Sí.. sono.. sorpresa, non me lo aspettavo>> rispose la ragazza accennando un debole sorriso.

<<Bene dai vi lasciamo un po' soli. Io e tuo padre scendiamo in spiaggia tesoro, aiuta a marco a sistemare le cose.>>

<<Sistemare le cose? Quando tempo resta?>>

<<Bhe il tempo che vorrà, che domande, la porta è sempre aperta.>> sorrise la donna gentilezza.

<<La ringrazio signora.>>

I genitori andarono in spiaggia e i ragazzi restarono soli.

<<Amore sei felice di vedermi? Ti vedo turbata.. a che pensi?>> Chiese il ragazzo preoccupato.

<<Certo che sono felice è solo che non ne avevo la minima idea, dato che nessuno mi ha detto niente..>> Rispose la ragazza non riuscendo a nascondere il fastidio che provava.

<<Mi dispiace se ti ha dato fastidio, doveva essere una piacevole sorpresa..>>

<<Tranquillo è solo che amo pianificare tutto, mi conosci.>> Finse la ragazza per dare una spiegazione al suo umore che non riusciva a soffocare.

<<Capisco.>>

Dominò il silenzio per qualche minuto.

<<Dove posso sistemare le cose?>> Chiese il ragazzo indicando la valigia.

Sabrina deglutì guardando la grande valigia che aveva l'aria di voler restare lì per un bel po'.

<<Si vieni ti faccio vedere>> disse Sabrina entrando in casa. <<Puoi sistemare tutto qui>> lo informò mostrandogli l'armadio nella sua stanza.

<<Perfetto>> disse Marco avvicinandosi, approfittando dell'assenza dei genitori.

Le accarezzò il collo e la baciò. Sabrina si sentiva morire ma non poteva non ricambiare quel bacio. Si sentì in una prigione, costretta a fingere per non far salire la verità a galla ma lì davanti a sé avrebbe voluto tutta un'altra persona.

<<Mi sei mancata>> le sussurrò all'orecchio.
Marco cominciò a scendere le mani lungo il corpo della ragazza, spinto dal desiderio che lo aveva divorato in quei giorni senza Sabrina.

<<Sabri ci sei?  Andiamo in spiaggia?>> Urlò una voce da fuori.

Sabrina balzò e dentro di sé ringraziò di averla salvata in quel momento.

<<È Anna!>> Urlò la ragazza recandosi in giardino. Marco la seguì.

<<Si adesso andiamo, ti presento Marco.>>

THE VILLAGEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora