Prigioni.

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La sensazione di averlo perso per sempre le attraversò il corpo, manifestandosi con un vuoto nel petto, mischiato a una nostalgia e un'impotenza tremenda. Proprio adesso, che un ragazzo le aveva fatto provare qualcosa di reale, ma lei per una stupida avventura aveva distrutto ogni cosa.

<<Sandro io non...>>

<<Anna non darmi troppe spiegazioni, fatti la tua vacanza e io mi farò la mia ok? Basta così.>>

Lei rimase in silenzio con gli occhi spalancati.

Sandro emise una risata infastidita. <<Assurdo>> disse schivandola.

La ragazza non diede spiegazioni, non lo fermò, non disse una parola. Fece un passo indietro, si voltò ed uscì dall' acqua lasciando che alle spalle tutto si frantumasse. Aveva un espressione vuota, persa. Di chi ha appena perso l'unica cosa in cui cominciava a crederci davvero.

<<Ragazze ora è davvero troppo tardi>> affermò Ines.

<<O mio Dio! Mia madre si infurierà per la millesima volta>> rispose Rikky guardando l'orologio raggiungendo velocemente Anna.

<<Stai bene?>> Le sussurrò Luca.

<<Certo, perché?>> Chiese Ines preoccupata che lui avesse saputo di Alex.

<<Ti sento strana.>>

<<Sto bene, è solo tardi e devo andare a cenare, tutto qui. Ci vediamo dopo>> rispose concludendo con un veloce bacio a stampo.

<<A dopo.>> rispose lui voltandosi, con un atteggiamento chiaramente infastidito, ma che non provocò nessun tipo di reazione nella ragazza, che decise di non badargli.

Le ragazze dopo aver preso le borse e le asciugamani si avviarono nel tragitto di ritorno lungo la pineta.

Lungo la strada incontrarono Vanessa che dopo aver fatto un saluto generale si avvicinò a Clara, la quale rallentó per restare più indietro sola con lei.

<<Come stai?>> Chiese Vanessa un po' sulle sue.

<<Tutto bene grazie, tu?>> rispose stranita Clara.

<<Clara nella mia vita ho lottato tanto, anni interi, per una sola cosa, sai quale?>> Andò dritta al punto la ragazza.

Clara sconcertata fece cenno con la testa invitandola a continuare.

<<La libertà. Il mio orientamento sessuale è stato definito un problema da più persone, ho lottato, ho lottato tanto, perché nessuno sconfigge la mia persona, per me nessuno vale più di me stessa.
Tu sei stata una scoperta fantastica che voglio continuare ma accanto a te non mi sento libera di esprimermi, di mostrare i miei sentimenti.>>

<<Perché dici così..?>>

<<Hai detto a casa di noi?>>

Clara si bloccó qualche secondo. <<Si>> rispose.

<<Davvero?>> Rispose la ragazza sbalordita e rassicurata allo stesso momento, come se avesse attraversato un ostacolo che sembrava insuperabile.

<<Certo ne ho parlato, ovviamente spiegando che è ancora una frequentazione ma ne ho parlato di questa nuova fase della mia vita.>>

Vanessa emise un sorriso a trentasei denti. <<Sono felice. Vorrei che tu mi dessi più importanza nelle piccole cose ma ora mi sento molto meglio.>>
Le due cominciarono così a ridere e scherzare come sempre ed a raccontarsi delle novità oscene nel villaggio, che non sfuggivano mai a Vanessa che ne sapeva una più del diavolo.

THE VILLAGEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora